Dialoghi musicali

MISERABILI


Per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, avevo deciso di scrivere un post breve. Poche righe, pensavo, sarebbero bastate per dire che bisogna, si deve, ricordare, e avrei concluso rimandando alla lettura del post che scrissi il 23 maggio scorso. Poi è sopraggiunto venerdì scorso lo scempio delle loro statue a Palermo, nella centralissima via Libertà. Una via che ho percorso tantissime volte, a due passi da piazza Politeama, nel cuore della magnifica, rutilante e martoriata Palermo. Che dire? Che la Mafia adesso ha forza per prendersela con statue di gesso? Che Falcone e Borsellino fanno paura e rabbia, seppure nella forma di un paio di statue di gesso? Ma qualcuno, col suo fare e non fare, ha armato le mani dei sicari di ieri e di oggi. Di quelli che ieri hanno colpito la carne e oggi le statue. Di miserabili. Miserabili che possono colpire la carne e le statue, ma non le idee. Miserabili che pensano di essere dalla parte della ragione, educati come sono al culto della violenza, all'ossequio del potere ottuso, privi di coscienza civile, felici di poter rispettare un tristo copione che li vede servi più servi dei servi.Miserabili!