Dialoghi musicali

vox clamans in deserto... ossia appello (probabilmente) a vuoto


Vista la scarsa affluenza di lettori del mio blog, figuriamoci se i gestori di Libero leggeranno questo post...A mio sommesso parere Facebook è un luogo dove si possono esternare anche riflessioni serie, ma rimane, per la sua fisiologia, una piazza; e in una piazza, si sa, c'è ressa, gente che trascorre velocemente, capannelli, saltimbanchi, mercanti che offrono loro merce, bottegucce e bar dove, ai tavolini, siede gente che guarda tutto questo magari sorseggiando un buon caffè.il blog, invece, per i più, vuole essere un salotto dove c'è chi parla, chi ascolta, chi controbatte, il tutto, in un clima che, fatto salvo si possa anche parlare "leggero", implica una concreta partecipazione. A chi possegga un minimo senso delle cose, non sarà sfuggito che anche un "timido", su Facebook si ritrovi circondato da centinaia di "amici". Qui, invece, tutto si riduce e, prendete me per esempio, il numero di amici è di gran lunga inferiore (ne ho avuti centinaia su Facebook (tra i quali tanti miei studenti ed ex studenti).Tutto questo preambolo per significare che se vado a leggere un  vostro post lascio un commento, oppure leggo e, magari con dispiacere, non mi soffermo oltre per mancanza di tempo. Premere il bottoncino per significare che mi piaccia, lo trovo superficiale, ma, ancor più, pettegolo e cialtronesco poiché i nostri salotti si trasformano in quei salotti (sic) dove si ostenta e sciorina coram populo tutto e di tutto, alla faccia della discrezione e, senza usare tanti giri di parole, in pieno clima di ineducazione.Non so se, alla fine, questa forma di ingerenza sarà il motivo per cui chiuderò il mio salotto.