Dialoghi musicali

PENSIERI PER 60 ANNI


Mi piacerebbe parlare di fatti musicali e nel contempo continuare a far sì che le cose possano andare meglio, prima di arrendermi del tutto e, seppur avanti con gli anni, allontanarmi magari anche fisicamente, da tutto.Ci sono degli individui che hanno fatto talmente disordine che non siamo più in grado di scoprire la convergenza dei nostri pensieri, delle nostre idee.A qualcuno piace e fa comodo che, come spesso fanno i tifosi del calcio, ci attacchiamo feticisticamente ed acriticamente ad una squadra e ad un emblema, incapaci di riconoscere il buon gioco in assoluto e al di sopra di tutto.Sono sicuro che le persone sagge, civili, desiderose di onestà intellettuale e morale, siano la stragrande maggioranza della popolazione italiana, e pugliese e, quindi, barese.Com'é, allora, che le cose non funzionano?Cos'è che sconvolge tutto?Vale la pena di porsi ancora certe domande o non sarebbe meglio infischiarsene e cercare di assecondare il balletto, imparando a muovere i passi giusti?Oggi compio 60 anni. Ho tanto desiderato di dirigere a tempo pieno le opere dei grandi sinfonisti, nella piena consapevolezza di esserne all'altezza.Mi ritrovo, invece, quotidianamente alle prese con situazioni dove la musica è posta all'ultimo gradino.Continuo a chiedermi come sia possibile che delle mezze figure, dei furbi matricolati, degli impostori, nemmeno bravi a nascondere la propria incompetenza (forse perché resi certi della propria intoccabilità), quelli che in una parola io definisco Re Nudi, riescano sempre a spuntarla e a continuare a governare barche che fanno acqua da tutte le parti.Possibile che non ci sia un sistema per cui tutti facciano quello e solo quello che sono davvero capaci di fare?Ma poi mi chiedo: chi mi assicura che io stesso non sia un Re Nudo?