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La regione toscana tenta ma.............


La Regione Toscana tenta di contrastare il governo centrale, ma con scarsi risultatiAbbiamo letto un po' di tempo fa Regione al lavoro contro i tagli della legge BrunettaLa Toscana sta lavorando a una proposta che possa essere condivisa anche da tutti gli altri governi regionali e quindi essere fatta propria come testo del decreto di attuazione della legge 133 (cioè della legge che contiene le misure del ministro Brunetta sulla pubblica amministrazione), in modo da scongiurare le conseguenze più negative di quella legge, in particolare per quanto riguarda l'occupazione. Questo quanto rende noto il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, in relazione anche al presidio di oggi pomeriggio dei lavoratori delle agenzie regionali. Lavoratori che rischiano di vedere vanificati gli accordi sulle stabilizzazioni, in relazione ai tetti di spesa fissati dalla stessa legge per quando riguarda le amministrazioni regionali e rimandati proprio a un decreto per quanto riguarda le agenzie. «Con questo percorso confidiamo di poter sventare quanto si sta profilando soprattutto per enti di ricerca come l'Ars e l'Irpet, che non potranno mai entrare nei parametri fissati dal governo per le regioni – spiega Gelli – E non si tratta solo di una speranza, ma di un percorso che abbiamo già dimostrato di portare fino in fondo portando all'approvazione unanime delle altre regioni un testo con interpretazioni più estensive della legge 133 per quanto riguarda numerosi aspetti. E il decreto di cui ora si sta parlando non potrà essere imposto dal governo contro la volontà delle Regioni, ma solo di intesa con le Regioni. Questo pretende la riforma federalista delle nostre istituzioni e questo noi pretenderemo che sia attuato. In alternativa, di fronte a un decreto che non accolga le richieste delle Regioni, la Toscana non potrà che fare ricorso alla Corte costituzionale». (ottobre 2008)È invece di pochi giorni fa questa notiziaImmigrati: Martini, questione di umanita' legge toscana assistenza clandestini ma anche per tutelare salute di tutti i cittadiniFirenze, 21 mag. - (Adnkronos) - La legge toscana sull'immigrazione, in corso di discussione al Consiglio regionale, che prevede anche l'assistenza socio-sanitaria ai clandestini, e' nata per questioni di ''umanita''', ma anche per ''evitare i rischi per la salute di tutti i cittadini''. Lo afferma Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, spiegando i contenuti della legge in un video diffuso su YouTube.        ''La legge ha come obbiettivo dare certezza e stabilita' di diritti a tutti gli immigrati regolari presenti sul nostro territorio, e facilitare la convivenza con tutta la popolazione della Toscana - spiega Martini -. Si tratta di una legge di grande civilta', che vuole affrontare un tema sicuramente difficile e vuole farlo con una mentalita' aperta e positiva''.  ''La prossima settimana - assicura il governatore - saremo impegnati ad approvare questo progetto di legge perche' puo' rappresentare un passo in avanti per tutta la regione Toscana: sia per gli immigrati sia per i toscani''. La discussione in Consiglio regionale e' slittata alla prossima seduta, dopo l'ostruzionismo di ieri in aula da parte dell'opposizione di centrodestra