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KM zero, la sglobalizzazione
Post n°62 pubblicato il 27 Marzo 2008 da onlyagricola
Coldiretti, funzionano i prodotti locali a 'chilometri zero'
Grande soddisfazione della Coldiretti per il successo che sta riscuotendo il progetto a “chilometri zero”. L’obiettivo è consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto che esaltino la qualità dei prodotti locali, garantiti per condizioni di freschezza e genuinità, ed allo stesso tempo contribuiscano all’abbassamento dei prezzi di acquisto e dei costi ambientali. Vendere a poca distanza da dove si produce presenta, infatti, numerosi vantaggi: riduzione dei costi di trasporto e delle emissioni inquinanti, minori problemi di conservazione, maggiori possibilità per quel numero crescente di consumatori che vogliono acquistare a prezzi competitivi prodotti naturali, del proprio territorio.
Dalla condivisione del progetto Coldiretti, il cui braccio operativo è rappresentato da Agri Granda, è nato e si sta velocemente sviluppando un rapporto di collaborazione con diverse amministrazioni locali che stanno aprendosi ad un concreto rapporto operativo che garantisca alle mense pubbliche il reperimento e l’utilizzo dei prodotti alimentari del territorio. Le stesse aziende fornitrici di servizi di ristorazione coinvolte nel progetto “chilometri zero” promuovono fortemente la scelta dei prodotti stagionali e legati al territorio, con scelte aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela.
Dopo l’adesione di molte mense scolastiche ed ospedaliere della Granda, anche nella provincia di Torino si è deciso di sperimentare la filiera corta: il 20 marzo è infatti partita la collaborazione con il Politecnico di Torino, che ha scelto il menù a chilometri zero per la mensa aziendale del proprio Ateneo. Il Rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, ha così commentato: “Il Politecnico di Torino è un ateneo internazionale ma radicato nel territorio. Riteniamo che essere parte attiva nella Regione significhi anche contribuire a valorizzare i prodotti del Territorio, che si tratti di formazione, di ricerca, di prodotti industriali o enogastronomici. Ben vengano dunque i prodotti di filiera corta nella nostra mensa”.
“Crediamo fortemente nella promozione dei prodotti di stagione e tipici del territorio - ha dichiarato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte - e questa nostra scelta è riassunta proprio nel progetto dei cibi a chilometro zero, dove si iniziano ad intravedere spazi sempre più concreti per migliorare la società e l’ambiente. Lo sviluppo di questa iniziativa sta dando grandi soddisfazioni, ancor più ora che ha incominciato a raccogliere consensi anche al di là dei confini regionali. E’ infatti partita la collaborazione con le amministrazioni locali di Albenga, Imperia e Savona”.
Dalla condivisione del progetto Coldiretti, il cui braccio operativo è rappresentato da Agri Granda, è nato e si sta velocemente sviluppando un rapporto di collaborazione con diverse amministrazioni locali che stanno aprendosi ad un concreto rapporto operativo che garantisca alle mense pubbliche il reperimento e l’utilizzo dei prodotti alimentari del territorio. Le stesse aziende fornitrici di servizi di ristorazione coinvolte nel progetto “chilometri zero” promuovono fortemente la scelta dei prodotti stagionali e legati al territorio, con scelte aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela.
Dopo l’adesione di molte mense scolastiche ed ospedaliere della Granda, anche nella provincia di Torino si è deciso di sperimentare la filiera corta: il 20 marzo è infatti partita la collaborazione con il Politecnico di Torino, che ha scelto il menù a chilometri zero per la mensa aziendale del proprio Ateneo. Il Rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, ha così commentato: “Il Politecnico di Torino è un ateneo internazionale ma radicato nel territorio. Riteniamo che essere parte attiva nella Regione significhi anche contribuire a valorizzare i prodotti del Territorio, che si tratti di formazione, di ricerca, di prodotti industriali o enogastronomici. Ben vengano dunque i prodotti di filiera corta nella nostra mensa”.
“Crediamo fortemente nella promozione dei prodotti di stagione e tipici del territorio - ha dichiarato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte - e questa nostra scelta è riassunta proprio nel progetto dei cibi a chilometro zero, dove si iniziano ad intravedere spazi sempre più concreti per migliorare la società e l’ambiente. Lo sviluppo di questa iniziativa sta dando grandi soddisfazioni, ancor più ora che ha incominciato a raccogliere consensi anche al di là dei confini regionali. E’ infatti partita la collaborazione con le amministrazioni locali di Albenga, Imperia e Savona”.
Fonte Coldiretti
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