BENIN: LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DELLLE BAMBINE SCHIAVE
Le chiamano Vidomegon, in lingua fon “bambina presso qualcuno”...
In Africa, il mercato è un luogo di incontro, dove vendere e comprare, e anche tessere delle relazioni. È fatto di merci, ma soprattutto di persone. Il mercatoè il punto di contatto tra la tradizione e la modernità.È un crocevia di voci, rumori, gesti, sguardi. Una confusione di colori, aromi e sapori. Come tutti i mercati africani, anche il mercato Dantokpà di Cotonou, cuore economico del Benin, è un ambiente essenzialmente femminile: sono le donne a trasportare i prodotti, ad allestire le bancarelle, a gestire le negoziazioni.
Oggi però il mercato è anche teatro di una realtà drammatica, quella dello sfruttamento e del traffico di minori.Sono 14 mila i bambini che lavorano nel mercato Dantokpà, come venditori ambulanti o più spesso trasportando merci o ancora raccogliendo la spazzatura. Molte bambine proprio al mercato vengono vendute come manodopera domestica.
Le chiamano Vidomegon, in lingua fon “bambina presso qualcuno”. Infatti secondo una pratica tradizionale consolidata nelle zone rurali dell’Africa occidentale, molte famiglie sceglievano di affidare i propri figli a un tutore per garantire loro condizioni di vita migliori e l’accesso all’istruzione. A partire dagli anni ’80, però con il progressivo impoverimento delle famiglie, questa tradizione, ha perso la sua essenza di solidarietà ed è degenerata nel traffico di bambine, vendute come forza lavoro gratuita.
E se fosse proprio il mercato il punto di partenza per il cambiamento? È quello che hanno pensato le suore salesiane e i loro collaboratori, impegnati in un’importantissima attività di sensibilizzazione e di prevenzione che prende le mosse dalla zona più degradata del mercato Dantokpà, ironicamente ribattezzata la Belle Etoile, perché moltissime persone ne hanno fatto il proprio tetto sotto le stelle. Il mercato come chiave di volta per ripartire e offrire una nuova opportunità per queste bambine: questa è stata l'idea delle Suore di Don Bosco.
Nel 2002 hanno costruito una baracca. Fuori, la scritta “Vidomegon”. Qui le Figlie di Maria Ausiliatrice accolgono le bambine, le ascoltano, si fanno raccontare le loro vite. Hanno organizzato corsi base di alfabetizzazione, bricolage, cucito.
Le vidomegon vengono successivamente ospitate presso il Foyer Laura Vicuña. In questa grande casa famiglia che le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno creato a Zogbo, un quartiere di Cotonou, ogni anno vengono ospitate circa 400 bambine di età compresa tra i 6 e i 17 anni, sottratte al traffico dalla polizia dei minori oppure avvicinate al mercato dalle suore stesse o dagli educatori sociali che lavorano con loro.
L’arrivo alla casa famiglia segna per le bambine l’inizio di un percorso. Lì possono trovare il calore che non hanno mai preteso. Dopo la prima accoglienza, in attesa di essere reinserite nelle famiglie di origine possono rimanere nel foyer di permanenza e seguire corsi di alfabetizzazione, andare a scuola oppure imparare un mestiere, come quello di sarta o di pettinatrice, o ancora partecipare alle attività di giardinaggio, cucina e preparazione del sapone. Ricominciano a vivere e a sperare.
circa 3 settimane fa ·
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Franco Paolo Luigi Gambarelli ha creato il gruppo.
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