Delle Terre Rosse

ANTICA LEGGENDA


La Leggenda di Shiro
Questa leggenda risale al tempo dello shogunato Tokugawa (1603-1868)C'era una volta, tra le montagne della regione di Akita, un villaggio di cacciatori. In questo villaggio vivevano un cacciatoredi nome Sadaroku e il suo Akita bianco di nome Shiro.Sadaroku era il miglior cacciatore della zona e per questo il signore di Nambu, invitatolo un giorno al suo castello, gliconsegnò un rotolo che gli dava il permesso di cacciare nelle montagne della regione.Una mattina Sadaroku e Shiro andarono a caccia. Improvvisamente il cane si mise ad abbaiare: un grosso cinghiale si muovevatra gli alberi. Sadaroku prese la mira e sparò; il cinghiale, benchè ferito, fuggì. Shiro si gettòall'inseguimento e Sadarokugli andò dietro. La caccia durò tutta la notte finchè i due si accorsero di essere giunti in una forestasconosciuta sovrastatada un castello. Scrutarono tra gli alberi e videro il cinghiale, Sadaroku sparò di nuovo e questa volta lo uccise.Ma ad un tratto fu circondato da un gruppo di samurai; lo arrestarono poiché aveva osato sparare nei pressi del castellodiSannobe.Sadaroku cercò in tasca il lasciapassare ma non lo trovò, proprio quel giorno l'aveva dimenticato a casa. Cosìfu trascinatoal castello, condannato a morte e messo in prigione.Durante la notte Shiro riuscì ad arrivare sotto la grata della prigione e si mise a guaire.Il suo padrone lo udì e lo implorò di andare a prendere il rotolo pur non sperando che il cane avrebbe capito.Invece Shiro capì e partì di corsa. Corse e corse attraversando foreste valli e pianure e finalmente giunsea casa. Qui simise a guaire e ad abbaiare disperatamente davanti alla moglie del suo padrone, ma la donna non capiva ciò che luivoleva.Allora riprese la via del ritorno verso il suo padrone. Quando Sadaroku lo vide tornare senza il rotolo si disperòma poisi ricordò di averlo lasciato sopra il sacrario degli antenati; lo disse a Shiro il quale ripartì correndo aperdifiato. Giuntoa casa si mise ad abbaiare davanti al sacrario. La moglie vide il rotolo e questa volta, sbiancando in volto, capì.Detteil rotoloa Shiro che riprese la sua folle corsa verso il castello. All'alba Shiro stava ancora correndo ma era allo stremo delle forze.Nello stesso momento Sadaroku veniva portato sul luogo dell'esecuzione; chiese di poter rivedere per l'ultima volta il suocane ma gli fu negato. Fu così che, mentre urlava il nome di Shiro, gli venne tagliata la testa.Quando poco dopo il cane arrivò con il rotolo in bocca trovò il corpo del suo padrone ormai senza vita. Cominciòa nevicare,Shiro trascinò il corpo di Sadaroku nella foresta vicina al castello, scavò e lo seppellì. Poi cominciòad ululare verso ilcastello e ogni giorno e ogni notte ululava tutto il suo dolore. Il suo ululato giungeva anche al castello e gelava il sanguea quelli che lo abitavano.Shiro non lasciò più quella foresta che da allora è chiamata la "foresta ululante".