Innanzitutto benvenuto!
Che tu stia leggendo casualmente questo blog o che invece tu stia seguendo le indicazioni che ho lasciato nel mio precedente, poco importa. Sappi solo che dopo tre anni avevo deciso di fermarmi un po’.. o forse di farlo per sempre (ma cosa davvero è per sempre?) rimanendo una entità informe a vagare tra i blog, commentando ogni tanto qua e là, una sorta di anima in pena, un ectoplasma virtuale… ma le cose da dire sono sempre tante e la voglia di scrivere anche... rimaneva però l’esigenza di dare un taglio e cambiare qualcosa… una rinfrescata ai muri del mio locale… e qualche altra cosa ancora..
Ed ecco 2.0
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Questa mattina nel corso di una di quelle rassegne stampa radiofoniche con partecipazione attiva da parte del pubblico (lo so, al mattino ci sono sicuramente programmi più vivaci ma nel mio percorso giornaliero ascoltare questo tipo di trasmissioni mi rilassa) la conduttrice più volte si era soffermata sulla giustezza della riforma scolastica in particolar modo sul tema riguardante il maestro unico.
Con tono spesso sprezzante, paragonava chi non era d’accordo con lei con lei a quello stolto che invece di guardare la luna guardava il dito che la indicava.
Ora, a parte lo sgradevole epiteto che ricorda tanto i famosi “coglioni” che votano a sinistra detto poi da una che ha iniziato la carriera su Il Manifesto per poi passare alle riviste patinate di cotanto editore… ha avuto la brillante idea di citare alcuni pseudo sondaggi letti sulla stampa italiana… sondaggi che davano pressoché all’unanimità ragione alla giovane ministro (che si è laureata a Milano ma ha pensato bene di passare l’esame di abilitazione in quel di Reggio Calabria.. chissà perché, forse per l’aria di mare molto più salubre di quella della pianura padana).
A parte il grossolano errore di considerare le cose scritte sulla stampa italiana come esempio di correttezza e obiettività (ma fatto da un giornalista ci sta…) le successive cinque telefonate fatte dai radioascoltatori erano tutte, ma dico tutte, sfavorevoli al provvedimento.
So bene che cinque telefonate non rappresentano una popolazione statistica rilevante.. però fa pensare.. possibile che siamo tutti così stolti da continuare a guardare il dito?
Ricordo ancora lo stupore dei giornalisti sportivi durante le olimpiadi commentando le previsioni fatte dai loro colleghi di “Sport Illustrated” sulle medaglie italiane… previsione azzeccata quasi alla perfezione da professionisti seri e capaci… che creano stupore in dilettanti prezzolati da questo o quel padrone …
Infine.. io non so se sia meglio uno o più maestri… io ne ho avute due di cui ricordo ancora il nome.. Antonella e Nadia.. una per le materie umanistiche e l’altra per quelle scientifiche… evidentemente avere più di un punto di riferimento non ha rappresentato per me un problema.. ma detto questo.. a nessuno è venuto in mente di chiedere un parere scientifico a psicologi infantili o a pedagoghi ? Non sarebbe meglio chiedere a chi queste cose le sa? Non mi pare ci sia cenno alcuno nelle dichiarazioni dei favorevoli o dei contrari.. strano... evidentemente nessuno ha voluto approfondire davvero l'argomento, rimanendo sulla superficie della polemica politica di fine estate..
Eppure in questo Paese non si aspetta altro che creare commissioni di studio su commissioni di studio.. possibile che proprio quando ce n’era bisogno….
Non so.. ma a me puzza tanto di taglio del personale camuffato da riforma …
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