Innanzitutto benvenuto!
Che tu stia leggendo casualmente questo blog o che invece tu stia seguendo le indicazioni che ho lasciato nel mio precedente, poco importa. Sappi solo che dopo tre anni avevo deciso di fermarmi un po’.. o forse di farlo per sempre (ma cosa davvero è per sempre?) rimanendo una entità informe a vagare tra i blog, commentando ogni tanto qua e là, una sorta di anima in pena, un ectoplasma virtuale… ma le cose da dire sono sempre tante e la voglia di scrivere anche... rimaneva però l’esigenza di dare un taglio e cambiare qualcosa… una rinfrescata ai muri del mio locale… e qualche altra cosa ancora..
Ed ecco 2.0
Ieri sono entrato in uno dei negozi di abbigliamento più chic della città. Avevo visto un bel vestito in vetrina e nonostante la cifra esorbitante, mi sono comunque deciso, bando alle ciance, crepi l’avarizia, si vivi una sola volta, e così via per un quarto d’ora buono, tanto per auto convincermi del fatto che non stessi facendo il passo più lungo della gamba (a proposito di frasi fatte…). Una luce ovattata e una musica rilassante in sottofondo mi accolgono, insieme al sorriso di una commessa filiforme e sorridente. Mi chiedo cosa avesse da sorridere su quei trampoli che evidentemente le procuravano un fastidioso gonfiore alle caviglie, ma tant’è… Le chiedo del vestito in vetrina, lei molto professionalmente mi indica la taglia indovinando al millimetro la mia … + una taglia! Ho come la sensazione che le facciano allenare ad individuare le misure al volo con l’accortezza di dichiarare sempre almeno una taglia in meno rispetto alla reale.. un modo come un altro per addolcire il cliente. Mi porta il vestito, sempre sorridendo e sempre sorridendo mi indica la dressing room …( fa più fine chiamarli così anziché camerini o spogliatoi.. ) . Giuro che se non l’avessi sentita parlare giurerei che in realtà quel sorriso altro non è che una paresi facciale! Esco dalla cabina e di fronte a me uno specchio inclinato verso il basso.. serve a snellire la figura, ogni particolare è davvero curatissimo qui dentro. Bello, mi sta proprio bene! E mentre sono li che contemplo la mia figura riflessa nello specchio, con la coda dell’occhio noto un’altra meraviglia. Una cravatta semplicemente stupenda, una regimental tono su tono che vedo benissimo con questo vestito e una camicia bianca.. si, la voglio! Chiedo alla filiforme della cravatta e lei furbissima mi porta anche un paio di scarpe, chiedendomi di provarle (questa volta la misura del piede l’aveva centrata in pieno) Morbidissime davvero!! Soddisfatto rientro nella cabina e ritorno ad indossare i miei abiti. Mentre abbottono la camicia faccio due conti… 800 il vestito… 75 la cravatta…. 350 le scarpe… ipotizzo almeno altri 120 euro per la camicia bianca… beh, certo è una bella cifra!! Esco e porgo tutto alla filiforme che mi fissa come per dire..”allora… hai deciso che è quasi ora di chiusura e io non ca la faccio più a tenere la bocca a forma di sorriso e le caviglie dentro i trampoli???” La guardo.. e le faccio un cenno… “ok prendo tutto ma…” … e mi fermo ad osservarla meglio.. niente da fare, non cede, sempre quel sorriso stampato.. neanche di fronte ad un imprevisto, neanche davanti l’incognita di quel mio ma, lei cede… “ma… mi può fare una cortesia?” “certo, mi dica…” “potrebbe prendere tutta questa roba e mettermela da parte?” “certo, non c’è problema.. torna domani a prendere tutto?” “no.. cioè si tornerò a prendere tutto.. ma non domani…” Noto un leggero tremolio sul vertice destro della curva che le labbra disegnano sorridendo Finalmente inizia a cedere!!! “vede… io lavoro per una compagnia aerea francese.. mi hanno detto che adesso in Italia gli acquisti si fanno così… si fa finta di comprare a prezzo pieno.. e poi si aspetta che lo stesso prezzo si dimezzi… e quindi si conclude l’affare! Per piacere, mi tenga tutto da parte .. tornerò a prendere il vestito, la camicia, le scarpe e la cravatta fra un paio di anni quando tutto mi costerà massimo un terzo...“ Mi guarda attonita adesso la filiforme, senza più quel sorriso immobile, quasi imbarazzata… ma si desta subito, ricollegando le mie parole… “Compagnia aerea francese ha detto? Allora non c’è problema!!! Venga pure quando vorrà… le tengo tutto da parte... tanto, noi siamo qui!” Sorrido al suo ritrovato sorriso, saluto e me ne vado…
|
“Gli ho dato fuoco.. è vero.. ma volevo solo bruciargli l’auto” Risultato, un trentacinquenne in prognosi riservata per le ustioni riportate durante una lite per futili motivi, come si dice in questi casi. Il fatto è successo sabato in questa città.. uno sguardo storto non digerito et voilà, ecco spuntare una tanica di benzina (che poi, con quel che costa…che spreco!!) e un accendino. L’idea era quella di versare il tutto sull’auto dove era posizionata la vittima… ma caso vuole che non essendo, come un po’ tutti sappiamo, l’auto a tenuta stagna, parte del combustibile sia finito dentro e il povero conducente, sia finito arrosto! Il tutto per uno sguardo riuscito male, per una futile lite da giardino, per una precedenza non data o per un’occhiata furtiva alla propria compagna… uno vale l’altro! Come attenuante la volontà di incendiare solo il mezzo..e non la persona… in fondo.. chi nella sua vita non ha mai non solo pensato di dar fuoco all’auto del vicino fastidioso ma anche proceduto al gesto insano.. e chi di noi normali cittadini non ha mai pensato di dar fuoco al vicino, insieme alla sua auto??? Normale direi… chi di noi non ha un coltellino in tasca? Chi di noi non ha nel baule dell’auto una mazza da baseball.. sport nazionale per eccellenza, si sa.. Sempre pronti a menar le mani per difendere il nostro orgoglio, la nostra reputazione, il nostro piccolo giardinetto fatto di ovvietà e presunzione.. L’altro giorno.. in coda al semaforo mi sento apostrofare per una futilità da un energumeno che ha sfogato verso la mia persona chissà quale rabbia repressa… in auto con altri quattro.. un banale litigio da semaforo… per tre metri non guadagnati in coda.. o la signora che si lamenta perché decido di non bruciare il giallo e passare con il rosso… aveva fretta probabilmente, una vita da salvare, un organo che stava trasportando pronto per il trapianto ho pensato.. ma poi non ho scorto nessuna sirena, nessuna scritta di quelle che leggi solo allo specchietto retrovisore.. nulla di nulla.. aveva solo fretta da passare per chissà quale motivo.. mi chiedo in questi casi.. è solo rabbia da stress o poca educazione? E’ solo frutto della moderna vita quotidiana o ci stanno avvelenando gli alieni così da sterminarci tra di noi rendendo più semplice la loro invasione? Una sola cosa mi consola.. non gioco a baseball e ho smesso di fumare.. potrei usare l’accendino dell’auto però… J |
Questa mattina nel corso di una di quelle rassegne stampa radiofoniche con partecipazione attiva da parte del pubblico (lo so, al mattino ci sono sicuramente programmi più vivaci ma nel mio percorso giornaliero ascoltare questo tipo di trasmissioni mi rilassa) la conduttrice più volte si era soffermata sulla giustezza della riforma scolastica in particolar modo sul tema riguardante il maestro unico. Non so.. ma a me puzza tanto di taglio del personale camuffato da riforma … |
Le donne in settembre sono decisamente nel loro periodo migliore dell’anno. Non è una semplice sensazione la mia.. è oggettivamente riscontrabile, non ho alcun dubbio in merito!
E poi il clima ancora mite tanto da riuscire a mettere in mostra il loro corpo, la loro pelle ambrata ..e poi quel sorriso.. sereno, allegro.. sembra che tutte sia li pronte a sfidarti… “guardami come sono in forma, bella e serena…guardatemi tutti!! “ Persino la mia collega non sembra lei… oggi un vestitino bianco che le profila magnificamente il corpo ma non è neanche questo… è l’atteggiamento spavaldo e sicuro che la rende così! Lo stesso atteggiamento spavaldo e sicuro che si incontra per strada durante la pausa pranzo o nelle mie passeggiate mattutine o serali prima o dopo l’ufficio. E poi ancora al supermercato.. ieri sera, una coppia.. tutti e due abbronzati, riposati, tranquilli... lui con la faccia da funerale.. lei bella, solare, allegra dentro.... lui a seguirla come un cagnolino.. lei a condurre il gioco con la sua gonna leggera e i tacchi non proprio corti... lui in polo verdina e pantaloni cachi... lei rosso fuoco! |