In un mondo che.....

La Legge di Murphy


Una delle sue massime dice in sintesi: "Se c'é una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo".Niente di più vero.Alle 14,15 di venerdi, tornato a casa e parcheggiato l'auto nel box, noto un'auto parcheggiata maldestramente davanti a casa creando così difficoltà per chi doveva percorrere la via.Mentre in ascensore raggiungevo il mio piano pensavo..... "il mio vicino di casa doveva essere di fretta per parcheggiare così". Entro in casa, tolgo la giacca, svuoto le tasche da sigarette, accendino, soldi, accendo il forno inserendovi una pizza (non avevo ancora mangiato) apro la portafinestra del terrazzo e mi affaccio sulla strada.Vedo i vigili arrivare. In quel momento, senza neppure pensarci due volte, arraffo il telefonino e, chiudendo la porta a chiave, scendo in strada pregando i vigili di non dare la multa perchè il proprietario è un signore anziano.I vigili, comprensivi, mi chiedono di avvertirlo per spostare l'auto.Prendo l'ascensore e corro al secondo piano lasciando la porta dell'ascensore aperta (tanto dovevo solo avvertirlo) per poi ritornare al mio piano.Suono il campanello, la moglie mi apre e le chiedo se l'auto parcheggiata fuori fosse del marito.Ovviamente non lo era.!A quel punto, sto per tornare in ascensore quando il mazzo di chiavi agganciato al passante della cintura dei pantaloni, si stacca e ...dove va a cadere???Ovviamente giù nella tromba dell'ascensore passando proprio in mezzo al piccolo spazio tra l'ascensore e il pianerottolo.Immediatamente realizzo la tragedia. Ero in camicia e cravatta, fuori casa, senza sigarette, senza soldi, senz'auto perchè anche la chiave del box era laggiù in fondo......ma avevo il telefonino.Ribusso alla porta della vicina raccontandole l'accaduto. Stava pranzando poveretta. Si offre di telefonare all'amministratore che ovviamente nn rispondeva al telefono. Mi lascia allora il numero e mi chiede se volevo entrare.La ringrazio ma preferisco uscire... e così esco dal condominio.Dovevo pensare al da farsi; avevo bisogno di una sigaretta ma ero senza soldi.Vado in fondo alla via dal tabaccaio che mi conosce. Gli spiego l'accaduto e gli chiedo di darmi le sigarette con un accendino. Ottenuto questo, ritorno verso casa e intanto ritelefono all'amministratore.Finalmente risponde e gli racconto l'avventura.Mi chiede di dirgli chi è il manutentore dell'ascensore per avvertirlo.Gli rispondo che non lo so e che mi sarei informato.Il portone del condominio che solitamente è solo accostato, questa volta era proprio chiuso.....Ovviamente.Citofono nuovamente alla signora del secondo piano che mi apre.Entro in ascensore, guardo la targhetta con i dati del manutentore e li comunico all'amministratore che mi dice di aspettare che mi avrebbe richiamato.Dopo circa 10 minuti mi richiama dicendomi che Ovviamente nessuno rispondeva e che perciò aveva lasciato un messaggio sull'accaduto, comunicandogli il mio numero di telefono cellulare.Esco dal condominio per fumarmi una sigaretta all'aperto, riparato sotto un balcone perchè naturalmente cominciava a piovere.Mi viene in mente che la signora (del 3° piano stavolta), è una signora arzilla ed è un pò la factotum del piccolo condominio, perciò decido di rivolgermi a lei.Le suono il citofono, mi apre, corro al suo appartamento e racconto di nuovo la mia disavventura.Mi risponde che il problema sarebbe presto risolto, di aspettare un momento... la guardo con aria interrogativa e, mentre aspetto, esce lei con un lungo bastone alla cui estremità vi era applicato un uncino.Mi spiega che questo fatto è già accaduto ad altri e mi prega di seguirla in ascensore.Andiamo giù a pianoterra, mi fa uscire dall'ascensore. Lei fa salire l'ascensore bloccandolo a mezza altezza, dopodichè apre la porta esterna e mi passa il bastone uncinato.Mi indica l'interruttore per illuminare la tromba dell'ascensore sottostante e...là erano le mie chiavi che finalmente riesco a recuperare.Infine, la ringrazio come se mi avesse salvato la vita e felice corro ad aprire la mia porta di casa dalla quale fuoriusciva un odore di bruciato.LA MIA PIZZA ERA UN CARBONCINO E IL MIO PANCINO PIU' VUOTO CHE MAI. IL CLASSICO GIORNO DA DIMENTICARE.