QUESTO SONO IO

A TE


La prima cosa che avevo notato era il tuo sguardo,I tuoi occhi così attesi,Per un momento in cui si incrociavano i significati più forti,Più profondi, più inaspettati e controversi,Erano mille i significati, mille i prologhi, milioni le parole che le potevano accompagnare ed illustrareMa nulla di quelle erano, nessuna si palesava né chiedevaCerto che avrebbe potuto essere qualsiasi cosa quel momento, non mancava ogni aspetto alla presenza della mia mente...... mi spiace solo che mai saprai quel che era davvero il mio pensiero, e solo parole stupide e infantili, malignità di falliti e di invidiosi, saranno tra di noi, s’insinueranno nella bellezza di quella volta stellata perduta per sempre.La verità e la falsità, il forte e il debole, la libertà e la costrizione, il massimo della fiducia e il massimo della precauzione... Infiniti erano i pesi che si incrociavano in quell’istante come un’uragano,  E le possibilità, del male innominate, e di quel bene a lungo sognato come una chimera, come l’utopia nei sogni più lontani... Mai immaginerai il significato di quella mano tesa,Che sa chiuderne la porta della scelta, con la grazia nel laccio, nello spazio dell’impossibile e dell’eterno,E voltare i piedi da un sentiero a cui non si può ritornare, con la leggerezza con cui vi erano iniziati, per un cammino a senso unico, come la vita stessa, del resto.Sono solo due parole, quelle dei milioni, che non potranno dire nulla, perdute nel cielo anonimo,Solo, vorrei che tu sapessi, vorrei dirti, se potessi, avrei voluto rimanere nel tuo abbraccio, e grazie, era così dolce e bellissimo, nella sua semplicità, così inaspettato per me, da infiniti anni, avrei voluto rimanervi, ma mi sciolsi e ne sfuggii solo perché un timore aveva attraversato la mia mente.