ALCOR, LA STELLA

NAPOLI: BASTA PRENDERCI IN GIRO !!!!


IERVOLINO: PRODI AVVISATO UN ANNO FAIl sindaco di Napoli: «La situazione rifiuti fu prospettata al premier nel gennaio 2007»NAPOLI - L'emergenza rifiuti a Napoli e in Campania resta al centro del dibattito politico. Mentre si attendono le decisioni del governo dopo il summit a Palazzo Chigi, il sindaco del capoluogo campano, Rosa Russo Iervolino, si toglie qualche sassolino dalla scarpa e risponde alle accuse che le sono state rivolte da più parti. Dopo aver ammesso che «vedere la città così ridotta fa veramente pena»., il primo cittadino - in un'intervista a SkyTg24 - aggiunge che «se tutti dessimo maggiore solidarietà e facessimo meno proclami forse faremmo di più l'interesse dei cittadini». La Iervolino non ci sta a prendere su di sé tutte le responsabilità e ricorda che altri sapevano, ma non si è agito in tempo. «Sento di essere rispettosa istituzionalmente, ma al presidente del Consiglio Romano Prodi la possibilità di giungere a una situazione del genere era stata prospettata addirittura l'11 gennaio del 2007 in una riunione fatta a Castel dell'Ovo dopo una lunga e particolareggiata relazione del commissario governativo di allora, Guido Bertolaso. Stranamente questa riunione non ha avuto ricadute». «Dopodiché - prosegue la Iervolino - c'è stato un decreto legge del Governo, convertito in legge, che individuava alcuni siti che stranamente non sono stati aperti. Non voglio dire che ho fatto tutto in modo perfetto, ma la responsabilità è legata ai poteri che si hanno. Non posso essere responsabile di cose - conclude il sindaco - per la quali non ho mai avuto il potere, né io, né prima di me Riccardo Marone, né Bassolino».DI PIETRO - Una ricostruzione che evidentemente non convince Antonio Di Pietro. Per il ministro delle Infrastrutture, «servono le dimissioni di tutti coloro che hanno sbagliato a partire dal presidente della Regione Bassolino e via via della filiera». L'ex pm torna a chiedere le dimissioni del governatore della Campania ribadendo che oggi i consiglieri regionali dell'Italia dei Valori presenteranno una mozione di sfiducia proprio a Bassolino. «A Napoli in molti non hanno fatto bene il loro lavoro» spiega il ministro. E la colpa, secondo Di Pietro, è anche di quel partito che definisce del «non fare». «A Napoli tutti hanno detto no e sono rimasti con la 'monnezza' sotto casa. Se avessero fatto gli inceneritori, almeno uno, questo non sarebbe successo».PROTESTA VIA SMS - E proprio il presidente della Regione Campania è stato oggetto di una protesta organizzata via sms. Sacchetti colmi di spazzatura con allegati manifesti contro le istituzioni locali sono stati depositati, già a partire dalla tarda serata di domenica dentro e fuori i cassonetti ubicati a pochi metri dall'ingresso della sua abitazione. L'iniziativa di protesta è stata attuata dal movimento «Noi Consumatori.it» che ha promosso la speciale raccolta di rifiuti attraverso una catena di Sant'Antonio via sms. Secondo gli organizzatori della protesta sarebbero alcune decine i sacchetti di spazzatura depositati dinanzi casa Bassolino. «Gli unici sacchetti che vengono raccolti sono quelli lasciati di fronte casa del governatore - recitava il 'messagginòo' inviato in un migliaio di copie dagli aderenti al movimento -. Se vuoi che anche il tuo lo sia, depositalo dinanzi casa di Bassolino». «Se Bassolino e Iervolino non si dimettono - afferma Angelo Pisani, leader del movimento che gravita nell'area del centrodestra - facciamo a Napoli il prossimo V-Day del 25 aprile». VELTRONI - Al fianco di Bassolino e della Iervolino si schiera invece il leader del Partito Democratico, Walter Veltroni. Il sindaco di Roma definisce «sbagliata e strumentale» la polemica del centrodestra contro il Governatore campano e il sindaco di Napoli .Veltroni chiede quindi di «mettere in campo grandi strategie nazionali e locali, moderne e responsabili, di soluzione al problema del ciclo dei rifiuti, come avviene nel resto dell'Europa».