FIGLI DELL'ALER

CORRISPONDENTI SENZA TETTO


LE trasmissioni Telepobre, il canale dei senzatetto di Madrid. Un esperimento di comunicazione che dopo quattro mesi si stabilizza. Esclusivamente su Youtube, naturalmente.
Denunciare gli abusi a cui sono sottoposti dalle forze di polizia e dal personale di pulizia, che distrugge gli alloggi di fortuna di cartone che possono voler dire sopravvivere a una notte di gelo.Telepovera, nasce dall’inizitiva Pedro Cluster, un ex-senzatetto che si autodefinisce “l’indigente mediatico".Cluster, frequentando le postazioni Internet delle biblioteche pubbliche (collegamenti alta velocità gratuiti per tutti senza il ridicolo obbligo di registrazione dei documenti che vige qui, periferia della modernità e paradiso del controllo di polizia) aveva messo su il suo blog (www.sinhogar.es: Indigenza, storie reali di vita quotidiana degli indigenti di Madrid), senza bisogno di avere casa. Qui una sua intervista per Adntv su un raid della nettezza urbana madrilena.Telepobre su Youtube, appoggiandosi al computer di un albergo, che adesso prepara il salto di qualità con l’apertura di un canale dedicato sulla piattafroma di sharing.Cluster ha contattato una ong, la Fundación BIP-BIP, che si dedica a rendere accessibili le nuove tecnologie alle persone a rischio esclusione, che lo ha aiutato a trovare telefoni cellulari con telecamera per i corrispondenti di Telepobre (con postazioni più o meno fisse dai marciapiedi di Atocha, del Planetario, del Ministerio del Aire e della Plaza Mayor). E adesso ha girato la richiesta anche a fornitori di servizi di telefonia, perché oltre agli apparati mettano a disposizione tariffe favorevoli se non gratuite, certo che ne avranno in cambio un buon ritorno pubblicitario.Secondo una ricerca organizzata dal comune madrileno nello scorso gennaio, malgrado il gelo che si abbatteva sulla città, i senzatetto che restavano per strada senza andare a cercare rifugio nei dormitori erano circa 620.Il canale sarà attivo da novembre, ovunque voi siate, qualunque cosa facciate, guardate il web!