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La casa crollaSe le cose vanno come sembra non sarà più il costo di affitti e acquisti, quello di cui i cittadini spagnoli dovranno lamentarsi.
La crisi del settore immobiliare spagnolo sembra peggio di quello che si immaginava. Malgrado Bbva continui a parlare di “atterraggio morbido” i dati fanno prevedere di peggio. Nel terzo trimestre del 2007 le transazioni immobiliari sono diminuite del 16% (dopo il -11,5% del secondo e il -8,9% del primo). I prezzi nel 2007 si allineeranno ad un incremento pari a quellodell’inflazione e ben lontano dal +9,1% del 2006 e dal+12,6% del 2005. Secondo Deutsche Bank, nel 2008 e’ previsto un calo delle valutazioni tra il 2 e l’8%. Male anche le costruzioni, che in Spagna occupano il 13% della forza lavoro e contribuiscono vigorosamente al Pil, che perderanno fra i 250mila e i 400 mila occupati da qui al 2009. .