Creato da wolfalex662010_a il 14/01/2011
 

21.12.2012

THE DAY AFTER

 

 

I cavalieri dell'apocalisse stanno arrivando

Post n°1 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da wolfalex662010_a
Foto di wolfalex662010_a

Il Calendario Maya è basato su venticinque diversi cicli faraonici. Il ciclo maggiore, o Lungo computo, dura esattamente 1.872.000 giorni (circa 5.125 anni): il ciclo attuale ha avuto inizio nel 3114 a.C. e terminerà il 21 dicembre 2012. Il 22 dicembre inizierà un nuovo ciclo (l’equivalente 31 dicembre di fine millennio presente nel Calendario Giuliano). Quindi, secondo il Calndario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà il 21 – 12 – 2012. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con terrificanti sconvolgimenti ambientali. Secondo vari ricercatori “new age”, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta (teoria molto estrema e non scientificamente provata). Secondo questi studiosi, la Terra subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare, provocando scenari apocalittici. Le profezie che riguardano la fine dell’umanità sono innumerevoli: c’è chi prevede fiamme e fuoco dal cielo (eruzioni vulcaniche violentissime o forte attività solare), chi terremoti e catastrofi naturali, chi l’impatto di un meteorite, chi parla di guerre nucleari a cui la razza umana non sopravvivrà o quantomeno solo pochi meritevoli o “risvegliati”. Altri studi affermano che la prima civiltà – quella distrutta dall’Acqua – era Atlantide.Ma dove sono trascritte queste profezie e storie tramandate della cultura Maya? Esiste uan bibbia Maya?
Il Popol VuhW (”Libro della comunità”; Popol Wuj nella moderna trascrizione Quiché) è una raccolta di miti e leggende dei vari gruppi etnici che abitarono la terra Quiché (K’iche’), uno dei regni Maya in Guatemala. Il libro inizia con il mito della creazione Maya seguito dalle storie dei due eroi gemelli Hunahpu (Junajpu) e Xbalanque (Xb’alanke), figure salienti della mitologia Maya. Il libro prosegue con i dettagli della fondazione e della storia del regno Quiché, in cui si cerca di mostrare come il potere della famiglia reale provenga dagli dei. La raccolta di documenti scritti, divenuta proibita dopo la conquista spagnola del Guatemala, è stata scoperta nel 1702 da un frate domenicano di nome Francisco Ximénez, che si fece consegnare dagli indiani l’originale, lo trascrisse e lo tradusse poi in lingua castigliana (spagnolo). Il Popol Vuh è diviso in quattro parti, le prime tre dedicate alle vicende mitiche, il quarto alle vicende storiche Quiché. Quest’opera venne scritta circa nel 1550 da un ignoto o da ignoti autori come opera di salvataggio del prezioso documento della sua antica cultura. Si narra della nascita del mondo, degli avi, il Creatore (formatore) del mondo, madre e padre della vita, si parla della cultura maya e della sua visione del mondo; infatti è considerata come la bibbia maya.
Proprio nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge: “un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo… una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno”.

 
 
 
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