PREPARIAMOCI

I GENITORI DI PARAMAHANSA YOGANANDA


I GENITORI DI PARAMAHANSA YOGANANDA 
 Mio padre Bhagabati Charan Ghosh era mite, grave, a volte severo. Matematico e logico di notevole statura, era guidato principalmente dall’intelletto. Mia madre, invece, era una vera regina di curi e ci educava solo con l’amore.. Dopo la sua morte, mio padre manifestò maggiormente la sua tenerezza nascosta. Mi accorgevo allora che il suo sguardo sembrava spesso trasformarsi in quello di mia madre.Le mansioni di mio padre erano quelle pari a un vicepresidente in una delle più grandi società indiane. Poiché il lavoro lo costringeva a viaggiare, da bambino ho abitato con la mia famiglia in diverse città.Mia madre era sempre generosa con i poveri. Una volta, per nutrire i poveri, mia madre spese in due settimane più di quanto mio padre guadagnasse in un mese.Mio padre aveva la tendenza a reagire con un no a qualsiasi nuova proposta. Questa riluttanza ad accettare immediatamente qualsiasi cosa onorava in realtà il principio di accordare la “debita riflessione” ad ogni iniziativa.Egli impose ai figli una severa disciplina sin dall’infanzia e verso se stesso aveva un comportamento veramente spartano. Non andava mai a teatro, ma cercava svago nelle pratiche Spirituali e nella lettura della Bhagavad Gita. Rifuggendo da ogni lusso portava sempre le stesse scarpe finchè non diventavano inservibili.Nei primi anni del loro matrimonio i miei genitori diventarono discepoli di un grande Maestro: Lahiri Mahasaya di Benares.Mio padre incontrò Lahiri Mahasaya grazie a Abinash Babu, un suo impiegato. Ecco il suo racconto:Molti anni fa, prima che Tu nascessi chiesi a Tuo padre, che era il mio superiore, di concedermi una settimana di permesso per recarmi a visitare Lahiri Mahasaya a Benares. Tuo padre si burlò di me: “Concentratevi sul lavoro d’ufficio, se volete far carriera…”“Quel giorno incontrai Tuo padre. Il sentiero che stavamo percorrendo ci condusse sul ciglio di un campo tranquillo. All’improvviso, nel campo, a pochi passi da noi, apparve la figura del grande guru.“Bhagabati, sei troppo severo col tuo dipendente”, poi scomparve, così misteriosamente com’era venuto…Tuo padre rimase qualche istante immobile per lo stupore, poi disse: “Abinash, non solo concedo a voi il permesso, ma lo concedo anche a me stesso e domani partiremo per Benares. Devo conoscere questo grande Lahiri Mahasaya che ha il potere di materializzarsi quando vuole.La sera seguente i Tuoi genitori e io partimmo per Benares. Vi arrivammo il giorno dopo. Entrando nel salottino ci inchinammo dinanzi al Maestro che sedeva nella Sua abituale posizione di loto. Egli socchiuse i Suoi occhi penetranti e li fissò su Tuo padre. “Bhagabati, sei troppo severo col tuo dipendente!” Erano le stesse parole che aveva pronunciato due giorni prima nel campo incolto. E aggiunse: “Sono lieto che tu abbia permesso ad Abinash di venirmi a trovare e che tu e tua moglie lo abbiate accompagnato”.Con loro grande gioia, egli inizio i Tuoi genitori alla tecnica Spirituale del Kriya Yoga. Lahiri Mahasaya si interessò particolarmente a Te, fin dalla Tua nascita. Di sicuro la Tua vita sarà legata alla Sua; la benedizione del Maestro non viene mai a meno. Stralci da: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda