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I MAESTRI DEL KRIYA YOGA


I MAESTRI DEL KRIYA YOGA
GESU’ CRISTOGesù, Krishna, Kabir, Patanjali ed altri, sono stati Maestri  nell’uso del Kriya o di tecniche similari, attraverso i quali hanno provocato la materializzazione e smaterializzazione dei loro corpi a volontà.Gesù insegnava tecniche di respirazione e meditazione anche molto simili al Kriya Yoga se non il Kriya Yoga stesso…... SRI KRISHNAUn Avatar che visse in India molti secoli prima di dell’era cristiana. Uno dei significati della parola krsna, riportati nelle scritture induiste, è spirito onnisciente. Cosi Krsna come Cristo, è un appellativo spirituale che sta ad indicare la grandezza divina dell’avatara, la sua unità con Dio. Bhagavan significa “Signore. Quando pronunciò il discorso il discorso riportato nella Bhagavad gita, Krsna regnava nell’India settentrionale. Nei primi anni di vita, Krsna era un pastore che incantava i compagni con la musica del suo flauto. In questo ruolo Krsna rappresenta allegoricamente l’anima che suona il flauto della meditazione per guidare tutti i pensieri sperduti dell’ovile dell’onniscienza.MAHAVATAR BABAJIMahavatar ("Grande Avatar") Babaji è un essere immortale. Per secoli in India sono state raccontate storie di un santo immortale che mantiene il proprio corpo giovane per aiutare la graduale ascesa evolutiva della coscienza dell'umanità. Nel 1861 diede l'iniziazione al Kriya Yoga a Lahiri Mahasaya affinché fosse divulgata nel mondo questa antica tecnica di salvezza. "Il Kriya Yoga che attraverso te io do al mondo è la stessa scienza riesumata che Krishna diede ad Arjuna". Perennemente giovane, Egli ha vissuto per secoli nell'Himalaya, benedicendo continuamente il mondo. La Sua missione consiste nell'aiutare i profeti dell'umanità nello svolgimento di missioni specifiche. Viene chiamato Babaji, dal sanscrito "Baba" (Padre), più il suffisso "ji" in segno di rispetto.LAHIRI MAHASAYALahiri era il nome di famiglia di Shyama Charan Lahiri (1808-1895). Mahasaya è un titolo religioso sanscrito, che significa "di mente vasta". Lahiri Mahasaya fu discepolo di Mahavatar Babaji e fu il guru di Sri Yukteswar (guru di Paramahansa Yogananda). Fu un Maestro simile al Cristo, dotato di poteri miracolosi, ma nello stesso tempo fu un capofamiglia con responsabilità lavorative. La sua missione fu quella di rilevare un metodo adatto all'uomo moderno, nel quale la meditazione fosse combinata, in maniera equlibrata, con lo svolgimento corretto dei doveri nel mondo. Lahiri Mahasaya fu il discepolo per mezzo del quale Babaji divulgò nel mondo l'antica tecnica del Kriya Yoga, con il compito di dare l'iniziazione ad ogni ricercatore sincero. La vita di Lahiri Mahasaya è descritta nel libro "Autobiografia di uno Yogi".SRI YUKTESWARSwami Sri Yukteswar Giri (1855-1936), Jnanavatar o "Incarnazione di Saggezza" dell'India; fu guru di Paramahansa Yogananda e paramguru di tutti i membri kriyaban della Self-Realization Fellowship. Sri Yukteswar fu discepolo di Lahiri Mahasaya. Su ispirazione di Mahavatar Babaji, scrisse "La Scienza Sacra", un trattato sull'unità soggiacente alle Scritture sacre cristiane e induiste. Sri Yukteswar istruì Paramahansa Yogananda per svolgere la sua missione spirituale di portata mondiale: la diffusione del Kriya Yoga. Paramahansaji descrisse con amore la vita di Sri Yukteswar nella sua "Autobiografia di uno Yogi".PARAMAHANSA YOGANANDAParamhansa Yogananda (1893–1952) è conosciuto come l'autore del classico spirituale "Autobiografia di uno Yogi". Scritto nel 1946, questo libro è stato tradotto in diciannove lingue e ha trasformato la vita di milioni di persone. Le straordinarie storie di santi e di miracoli in esso contenute sono una prova sensazionale del fatto che tutti noi possiamo comunicare personalmente e direttamente con Dio. Nel 1920 Yogananda lasciò l’India con la missione di rivelare le antiche tecniche e gli insegnamenti della realizzazione del Sé; visse e insegnò in America per trentadue anni. I suoi sforzi hanno svolto un ruolo chiave nel rendere lo yoga e la meditazione ampiamente accettati e praticati in Occidente. Yogananda ha dato risalto ai principi eterni alla base di ogni religione. Il suo scopo era di aiutare i ricercatori sinceri della verità, indipendentemente dalla religione di appartenenza, a ottenere l’esperienza interiore e diretta di Dio.