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LA LINGUA SANSCRITA


LA LINGUA SANSCRITA   
  In India, più che in qualsiasi altro paese, i poteri del suono e di “vac”, la voce umana, sono stati oggetto di studio approfondito. La vibrazione dell’Aum, che risuona in tutto l’universo ( la Parola, o la Voce di molte acque di cui parla la Bibbia) ha tre manifestazioni: la creazione, la conservazione e la distruzione. Ogni volta che un essere umano pronuncia una parola fa agire una delle tre qualità dell’Aum. Questa è la ragione per cui tutte le scritture ingiungono di dire sempre la Verità.L’alfabeto sanscrito ha una composizione perfetta, è dotato di 50 lettere, ognuna  delle quali ha una pronuncia definita e invariabile. L’uso di 50 lettere evita ogni pronuncia errata.George Bernard Shaw ha scritto un saggio intelligente, e ovviamente anche arguto, sull’inadeguatezza  fonetica dell’alfabeto inglese (basato su quello latino) in cui 26 lettere tentano invano di assolvere il gravoso compito di trasmettere tanti fonemi diversi.Sanscrito: “levigato, completo”. Il suo alfabeto scritto è chiamato “devanagari”, letteralmente “Divina dimora”.Il sanscrito, afferma William Jones, fondatore della Società Asiatica, a qualsiasi  epoca risalga, ha una struttura meravigliosa; è più perfetto del greco, più ricco del latino e più squisitamente raffinato di entrambi. Alcune grandi città indiane, portate recentemente alla luce nel corso degli scavi   di Mohenjo-Daro e di Harappa testimoniano l’esistenza di una civiltà avanzata che deve aver avuto una storia antichissima sul suolo dell’India, e ci riporta a un’epoca che possiamo solo vagamente immaginare.Se fondata la teoria indiana secondo la quale l’esistenza dell’uomo civilizzato sul nostro pianeta sarebbe estremamente remota, allora è possibile spiegare perché la lingua più antica del mondo, il sanscrito, sia anche la più perfetta. Stralci dalle note di: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda