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Autobiografia di un Yogi - SWAMI PRANABANANDA: IL SANTO DAI DUE CORPI


Autobiografia di un YogiSWAMI PRANABANANDA:  IL SANTO DAI DUE CORPI 
   Mio padre mi chiamò: “Ho un affare da proporre a un amico di Benares, Kedar Nath Babu. Purtroppo ho perduto il suo indirizzo, ma credo che riuscirai a consegnargli questa  lettera tramite swami Pranabananda, nostro comune amico. Lo swami, anche lui discepolo di Lahiri Mahasaya, è un uomo di grande levatura Spirituale; la Sua compagnia ti sarà di beneficio. Questa seconda lettera ti servirà di presentazione.”Arrivato a Benares, mi affrettai a raggiungere la dimora dello swami.“Siete swami Pranabananda?” Egli annuì.“E Tu sei il figlio di Bhagabati?” Queste parole furono pronunciate prima che io avessi avuto il tempo di estrarre dalla tasca la lettera di mio padre.“Certo che troverò per Te Kedar Nath Babu”.  Il santo mi colpì di nuovo per la Sua chiaroveggenza.“Sai che dispongo di due pensioni? Una mi è stata accordata per intercessione di Tuo padre, con il quale lavorai un tempo nella compagnia ferroviaria, e l’altra per intercessione del padre Celeste, per il quale ho portato coscienziosamente  a termine i miei doveri terreni in questa vita”.“Che genere di pensione ricevete dal Padre Celeste? Vi fa cadere in grembo il denaro?”.Egli rise. “Mi riferisco a una pensione di Pace inesauribile, la ricompensa per molti anni trascorsi in profonda meditazione. Non desidero più il denaro, ormai. Le semplici esigenze materiali sono ampiamente soddisfatte. Più tardi capireai il significato di questa seconda pensione”.  (Paramahansa Yogananda era ancora un ragazzino)Il santo si raccolse in una solenne immobilità, avvolto da un’aura misteriosa. Dapprima i Suoi occhi brillarono come se osservassero qualcosa di interessante, poi si offuscarono. Fui sconcertato dal Suo improvviso silenzio; non mi aveva ancora detto come avrei potuto incontrare l’amico di mio padre.“Giovane signore, non preoccuparti. La persona che desideri incontrare sarà qui tra mezz’ora “…Si immerse di nuovo in un silenzio imperscrutabile. Quando il mio orlogio mi informò che erano passati 30 minuti, lo swami si alzò.“Credo che Kedar si stia avvicinando alla porta”, disse.Udii qualcuno salire le scale. Fui colto dallo stupore più profondo: “Com’è possibile che l’amico di mio padre sia stato attirato qui senza aver ricevuto nessun messaggio? Lo swami non ha parlato che con me, da quando sono arrivato!“Siete Kedar Nath Babu?“Si. Tu sei il figlio di Bhagabati, e mi stavi aspettando?”“Signore, come mai siete qui?” Provavo un senso di smarrimento per la sua inspiegabile presenza.“Oggi tutto è misterioso! Meno di un’ora fa, avevo appena finito di fare le mie abluzioni nel Gange, quando mi ha raggiunto swami Pranabananda. Non ho proprio idea di come facesse a sapere che mi trovavo lì in quel momento.“Il figlio di Bhagabati vi sta aspettando a casa mia”, mi ha detto. “Volete venire con me? Ho accettato con piacere il Suo invito. Ci siamo avviati tenendoci per mano…“Quanto tempo impiegherete per raggiungermi a casa?” D’un tratto Pranabananda si è fermato per rivolgermi questa domanda.“Circa mezz’ora”.“Ho qualcos’altro da fare in questo momento. Vi devo lasciare. Mi troverete a casa dove vi aspetterò in compagnia del figlio di Bhagabati”.Questa spiegazione non fece che aumentare il mio sbalordimento. “Non posso credere alle mie orecchie? Vi è apparso in una visione o lo avete vist in carne e ossa, avete toccato la Sua mano e udito i Suoi passi?”“Non vedo dove vuoi arrivare!” esclamò irritato. “Non ti sto mentendo! Ma non capisci che solo dallo swami avrei potuto sapere che Tu mi aspettavi qui?”“Ma io non ho perso di vista swami Pranabananda neanche per un attimo da quando sono arrivato…” e gli raccontai tutta la storia, ripetendo parola per parola, la nostra conversazione.I suoi occhi si spalancarono…”Stiamo vivendo in questo mondo materiale o stiamo sognando? Non avrei mai creduto di assistere nella mi vita a un simile miracolo! Pensavo che lo swami fosse un uomo comune e ora scopro che  può materializzare un altro corpo e agire per mezzo suo… Stralci da: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda