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TRASMUTAZIONE E SUBLIMAZIONE DELLE ENERGIE SESSUALI di Roberto Assagioli - Seconda parte


TRASMUTAZIONE E SUBLIMAZIONE DELLE ENERGIE SESSUALI di Roberto Assagioli - Seconda Parte– tratto da Rassegna Medica «L’Economia Umana» –
    Se indaghiamo qual è la natura della sessualità, troviamo che essa ha tre aspetti principali: 1. sensuale: il piacere fisico prodotto dall’unione dei corpi;2. affettivo: l’unione di due personalità; 3. creativo: la concezione di un nuovo essere. Ognuno di questi tre aspetti può essere trasmutato o sublimato in modi consoni alla sua natura specifica. La trasformazione delle energie sessuali ed affettive può avvenire in due direzioni. La prima può essere detta «verticale». Quando l’espressione fisica dell’amore è impedita, le sue manifestazioni emotive possono essere accentuate ed elevate fino a raggiungere talvolta un alto livello di amore ideale «platonico». Ma anche indipendentemente dagli ostacoli alla libera e piena espressione dell’amore, una sua trasformazione avviene in modo normale e spontaneo fra i coniugi armonicamente uniti. Dapprima predominano per lo più le manifestazioni sessuali e passionali, ma nel corso degli anni e dei decenni questi aspetti si calmano e tendono a produrre o alimentare, sentimenti di tenero affetto, mutua comprensione, apprezzamento e comunione. Un tipo specifico di sublimazione «verticale» si trova nelle vite dei mistici di ogni tempo, luogo e religione. Le loro autobiografie offrono dati molto interessanti sulla natura di tale processo, delle sue crisi, e sulle vicissitudini e sofferenze che implica, così come sulle gioie che ne compensano gli strenui sforzi. Si può spesso notare i vari stadi attraverso cui il loro amore umano, viene gradatamente riorientato e trasmutato in amore per un Essere superiore, quale il Cristo, o per Dio medesimo. Alcuni usano ampiamente il simbolismo dell’amore umano e parlano di «fidanzamento», «nozze» ed unione spirituale. In termini psicologici si può esprimere ciò come il rapporto sempre più stretto, ed infine l’unione, la sintesi fra l’io o sé personale ed il Sé spirituale. Il primo rappresenta il polo femminile o negativo; il secondo il polo positivo, maschile. Ma prima di procedere dobbiamo soffermarci ad esaminare alcune confusioni ed incomprensioni che esistono su questo fatto. Mentre il processo di trasmutazione e sublimazione può essere spesso osservato, non è lecito dedurne che l’amore spirituale sia «semplicemente» prodotto dalla sublimazione, né che sia possibile «spiegare» una manifestazione psicologica o spirituale superiore rintracciandone le supposte origini biologiche o istintive. Non è giusto considerare il misticismo quale un prodotto od un sottoprodotto del sesso, come hanno tentato di fare alcuni studiosi. Da un lato troviamo molte persone, la cui normale vita sessuale è inibita, nelle quali non vi è alcun segno di misticismo; dall’altro vi sono esempi di persone che vivono una vita sessuale normale e si formano una famiglia, mentre allo stesso tempo hanno esperienze mistiche genuine. La vita e la coscienza spirituale appartengono ad uno specifico livello psicologico ed hanno una «qualità» loro propria e non derivata. Le energie trasmutate si elevano ad essa dal «basso» apportando un contributo di vitalità e di «calore», per così dire, ma non creano né spiegano la vita superiore. Il terzo aspetto della sessualità, quello creativo, può essere sublimato nella direzione «verticale» promovendo e favorendo il processo di rigenerazione, di auto-creazione (psicosintesi spirituale) nel quale consiste lo sviluppo, l’evoluzione psicospirituale dell’essere umano.La seconda specie di trasmutazione può essere detta «orizzontale» o estroversa. Anche questa si può attuare in tre modi. Il primo consiste nel trasferimento verso altri piaceri dei sensi, dal semplice godimento dei cibi, al gioioso contatto con la natura ed ai piaceri estetici, all’apprezzamento del bello mediante la vista e l’udito. Il secondo modo è un’estensione o allargamento del sentimento d’amore verso una sola persona fino ad includere un numero sempre più grande di esseri umani. Così l’amore si espande per circoli concentrici i quali includono gruppi sempre più vasti. Nel suo aspetto di compassione, si riversa sui sofferenti, poi procede ad una ulteriore trasmutazione e diviene un impulso ad attività sociali e umanitarie. Esso si manifesta anche come cameratismo ed amicizia verso coloro con i quali esista una comunanza di scopi e di attività. Infine, può raggiungere sfere sempre più ampie fino ad irradiarsi come amore fraterno verso tutti gli uomini e ancor più oltre, verso tutte le creature viventi. La terza specie di trasmutazione delle energie sessuali è quella che si compie come attività creativa di natura artistica o intellettuale. Il grande filosofo Arthur Schopenhauer ha così affermato questo fatto: «Nei giorni e nelle ore in cui la tendenza alla voluttà è più forte … appunto allora anche le più alte energie spirituali possono venire intensamente suscitate; esse restano inattive quando la coscienza ha ceduto alla bramosia; ma mediante un valido sforzo la loro direzione può essere mutata, e allora la coscienza invece che da quelle brame tormentose viene occupata dall’attività delle più alte energie intellettuali e spirituali». Sembra che vi sia una profonda somiglianza fra l’energia sessuale – il cui fine naturale è la creazione fisica – e le energie creative operanti ad altri livelli dell’essere umano. La creazione artistica è uno dei modi nei quali più facilmente e spontaneamente si attua la sublimazione. Possiamo trovarne numerosi esempi nelle biografie di grandi artisti, scrittori e musicisti. Ne citeremo soltanto uno, particolarmente significativo. Come è noto, Richard Wagner ebbe un appassionato amore per una donna maritata, Matilde Wesendonck, alla quale dava lezioni di musica e nella quale trovava una comprensione ed una devozione per il suo genio, che gli mancavano da parte della moglie Minna. Dopo breve tempo essi decisero di rinunciare a realizzare il loro amore, e Wagner lasciò Zurigo ed andò, o piuttosto fuggì, a Venezia. Dapprima era disperato ed aveva idee di suicidio, ma ben presto egli si mise a scrivere il testo e la musica del Tristano e Isotta, in una specie di frenesia creativa. Egli portò a termine l’opera entro pochi mesi, durante i quali scrisse molte lettere a Matilde ed anche un diario, dedicato a lei, che vennero pubblicati dopo la morte di lui. Leggendoli si può chiaramente notare il graduale raffreddamento della sua passione, via via che questa si estrinsecava nella poesia e nella musica dell’opera. Quando questa fu compiuta egli aveva talmente superato la passione che poté scrivere a Matilde in termini piuttosto tepidi e superficiali. In seguito egli le fece anche una breve visita puramente amichevole. Wagner fu cosciente di quel processo di sublimazione e lo promosse consapevolmente, come risulta da una lettera a Liszt: «Poiché nella mia vita non ho mai goduto la vera felicità dell’amore, voglio fare un monumento a questo bellissimo fra tutti i sogni, nel quale l’amore dovrà esser pienamente appagato, dal principio alla fine. Sto elaborando un "Tristano e Isotta"». La trasmutazione e sublimazione è quindi un processo che spesso si svolge spontaneamente, ma esso può venir promosso e favorito in modo consapevole e deliberato, mediante l’applicazione delle leggi scoperte dalla psicologia dinamica moderna e l’uso delle tecniche basate su queste leggi. Ecco alcuni dei metodi per raggiungere quello scopo : 1. Un saldo e cosciente dominio delle energie da trasmutare, evitando però ogni condanna e ogni timore riguardo ad esse, che potrebbero produrre la loro repressione nell’inconscio. Il non condannare gli impulsi istintivi, non vuol dire non riconoscere la propria responsabilità per le conseguenze individuali e sociali di uno sfogo non regolato. Il dominio e la trasmutazione (e questo vale anche per le energie combattive e gli impulsi aggressivi) possono esser favoriti da attività fisiche, come un’intensa attività muscolare, e da speciali esercizi di respirazione ritmica. Un mezzo più elevato ed efficace consiste nel considerare e riconoscere ogni essere umano quale un «Tu» da rispettare ed apprezzare, o meglio, da amare, e non un «oggetto» per l’appagamento dei nostri impulsi e desideri, un «qualcosa» da dominare, possedere o sfruttare. Questo giusto rapporto verso i nostri simili, questo rispetto della personalità umana è alla base di ogni coscienza spirituale ed è stato efficacemente riaffermato da Martin Buber nel suo libro «I and Thou». 2. L’evocazione, lo sviluppo e l’espressione di tutti gli aspetti dell’amore personale e spirituale – amore per il proprio compagno o compagna; amore per gli altri, dai prossimi ad una cerchia sempre più vasta; compassione verso gli infelici ed i sofferenti d’ogni genere (tutti quelli che sono negli ospedali, nei manicomi, nelle prigioni…); amore rivolto verso l’alto, verso Esseri superiori e verso Dio. Si deve promuovere soprattutto l’espressione dell’amore mediante dimostrazioni affettive e partecipazioni ad attività altruistiche ed umanitarie. 3. La decisa proiezione del proprio interesse, della propria aspirazione, del proprio entusiasmo in un’attività creativa che attiri ed assorba le nostre energie. A questo scopo possono servire varie tecniche espressive, quali il disegnare, lo scrivere, le movenze (danza, ecc.) ed ogni genere di attività inventive e costruttive, anche di carattere pratico e tecnico. 4. L’uso di simboli. Questi hanno un grande potere di attrazione su tutte le nostre energie, coscienti ed inconsce, e favoriscono in modo specifico il processo di trasmutazione. Jung ha affermato che «lo strumento psicologico che trasmuta l’energia è il simbolo» (Contributions to Analytical Psychology, 1928). Molti e vari sono i simboli che hanno un’azione anagogica (elevatrice). Fra i più efficaci «modelli» ideali umani, possono venire usati due tipi di essi, diversi, anzi in un certo senso opposti. Un uomo può visualizzare un eroe, un saggio, un santo o un essere umano-divino quale il Cristo, oppure l’immagine di una donna ideale quale la Beatrice dantesca o la Madonna. A sua volta una donna può prendere quale «modello» il più alto tipo di femminilità che possa immaginare, oppure l’immagine di un Uomo ideale. Il potere di tali immagini è espresso nel detto indiano: «Il Gange (fiume sacro) purifica quando sia visto e toccato, ma gli Esseri santi purificano col solo venir ricordati». Un simbolo efficace è la pianta di loto che trasmuta il fango e l’acqua dello stagno nella forma e nei colori del suo fiore, mediante la propria vitalità e l’azione dei raggi del sole. Il simbolo del moto di ascesa viene usato dal Desoille nel suo metodo del «Rêve éveillé». Il Kretschmer ha indicato varie tecniche immaginative per promuovere il processo di sublimazione. Altri simboli di trasformazione si producono nei sogni e nel disegno libero. Jung ed i suoi discepoli (specialmente E. Harding e F. Wickes) li hanno studiati ed applicati ampiamente. 5. La compagnia, in intima comunione, di persone o gruppi che abbiano attuato o cerchino di attuare la sublimazione. Come vi sono catalizzatori chimici, così vi sono i «catalizzatori umani», il cui influsso e irradiazione, e l’«atmosfera» spirituale che creano, promuovono o facilitano molto le trasformazioni psicologiche. L’importanza ed il valore delle trasmutazioni e della sublimazione dovrebbero venire sempre più riconosciuti e l’uso di esse favorito al massimo grado nell’educazione, nella psicoterapia ed in ogni disciplina di auto-formazione e di sviluppo spirituale. Quei processi possono venire paragonati alla regolazione delle acque di un grande fiume; col risultato di impedire disastrose inondazioni o la formazione di zone paludose malsane nel terreno circostante. Con adeguati incanalamenti e chiuse, sarà permesso ad una parte delle acque di raggiungere in sicurezza e non ostacolate la loro naturale destinazione, mentre una quantità sempre crescente verrà trasformata in elettricità per essere usata come forza motrice a scopi agricoli e industriali. In modo simili, le energie istintive, che, con le loro irruzioni, o con le loro attività celate nell’inconscio, producono incalcolabili sofferenze individuali e sconvolgimenti sociali, possono divenire fonti di grande valore umano e spirituale. Fonte: http://cosmosdream.it/cosmos/archives/5439