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L'INCERTO SALVADOR MUNDI (CRISTO) DI LEONARDO PAGATO 450 MILIONI DI DOLLARI


L'INCERTO SALVADOR MUNDI (CRISTO) DI LEONARDO PAGATO 450 MILIONI DI DOLLARIAggiudicato per la cifra più alta di sempre il dipinto attribuito al genio vinciano. Ma per molti esperti lui non sarebbe l'autoredi Jeanne Perego 
 NEW YORK. Il dipinto Salvator Mundi (olio su tavola, 46 per 66 centimetri) attribuito a Leonardo da Vinci è stato venduto all'asta a New York da Christie's per 450 milioni di dollari. L'aggiudicazione più alta in tutta la storia delle vendite di opere d'arte. Una cifra che supera di gran lunga i 179 milioni di dollari sborsati nel 2015, sempre da Christie's da un anonimo collezionista per il quadro di Picasso "Donne di Algeri" e anche i 300 milioni di dollari con i quali, in una transazione privata, "Interchange" di Willem de Kooning, sarebbe passato due anni fa dalla raccolta dell'impresario del disco David Geffen al Ceo di Citadel Kenneth Griffin. O, per tornare alle aste pubbliche, i 170 milioni di dollari pagati, sempre nel 2015, per "Nu couché" di Modigliani.Il Salvator Mundi sarebbe stato dipinto da Leonardo intorno al 1500. È una delle sole 20 opere pittoriche del genio toscano che sono arrivate sino a noi, molto rovinato e più volte oggetto di restauro. L'opera rappresenta Cristo con una mano benedicente e con l'altra che sostiene un globo trasparente. Leonardo dovrebbe averlo dipinto prima di lasciare Milano, alcuni studi preparatori sono conservati nella biblioteca di Windsor. Christie's ha preparato il terreno per la vendita del quadro consegnato dal miliardario russo Dmitry Rybolovlev (che l'aveva comprato nel 2013 per 127 milioni di dollari) con una campagna di marketing mai vista in precedenza: ha ingaggiato una agenzia di comunicazione e ha portato il dipinto in tournée a Hong Kong, a San Francisco e a Londra, prima di esporlo a New York.Il leit motiv era "la Gioconda al maschile", cui si aggiungeva l'etichetta "la più grande scoperta del XXI secolo". Posti prenotati in grande anticipo per l'asta. Ad assistere all'aggiudicazione dell'opera c'era un parterre straordinario: le sedie in sala al Rockfeller Center erano occupate da collezionisti miliardari del calibro dello svizzero Uli Sigg (raccolta d'arte cinese da 200 milioni di dollari), Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani (sorella dell'emiro del Qatar e presidente dei musei dell'Emirato), Dasha Zhukova (moglie dell'imprenditore russo Roman Abramovic), i collezionisti brasiliani Hecilda e Sergio Fadel, e il cinoindonesiano Budi Tek, imprenditore, filantropo, collezionista e fondatore del museo di arte contemporanea Yuz a Shanghai. A combattere per portarsi a casa il quadro anche numerosi collezionisti non presenti in sala, ma collegati telefonicamente attraverso prestigiosi intermediari. E proprio a un offerente via telefono è stato aggiudicato il quadro, partito da una base d'asta di 100 milioni di dollari, cifra offerta da un collezionista prima dell'inizio dell'asta. La guerra di offerte è durata 19 minuti. Verso la fine sono rimasti a contendersi il dipinto due anonimi collezionisti rappresentati in sala da due dirigenti della casa d'aste. Il colpo di martelletto finale è arrivato sull'offerta di 400 milioni di dollari, che con i diritti d'asta diventano circa 450 (pari a circa 382 milioni di euro).Chi sia l'acquirente del Salvator Mundi per ora non si sa. La casa d'aste protegge con rigore l'identità di chi ha fatto l'offerta stratosferica, qualche voce vuole che sia un collezionista asiatico (e questo giustificherebbe la puntata a Hong Kong del quadro prima della vendita), altre lo vogliono sulla via di Abu Dhabi, dove è appena stata inaugurata la nuova "città museo" voluta dagli Emirati Arabi Uniti che raccoglierà capolavori provenienti dalle civiltà di tutto il mondo. I soldi, in entrambi i casi, ci sono, anche per pagare un dipinto sulla cui autenticità ci sono molte riserve. Gli esperti di Leonardo, infatti, si dividono tra quelli che non hanno dubbi sulla mano del grande maestro nell'opera, e quelli che pensano che a crearla sia stato un allievo dell'artista con, tutt'al più, qualche pennellata del genio per migliorare il quadro. Fonte:http://iltirreno.gelocal.it/regione/2017/11/17/news/l-incerto-leonardo-da-450-milioni-di-dollari-1.16130493