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IL VIAGGIO IN ASTRALE E LA BILOCAZIONE di Cerchio Firenze 77


IL VIAGGIO IN ASTRALE E LA BILOCAZIONE di Cerchio Firenze 77 
Esiste un centro magnetico attorno al quale gravitano le materie che formano il corpo fisico.Quando un individuo dotato della possibilità di far questo disgiunge o ritrae la coscienza dal piano fisico e compie quello che si dice un "viaggio in astrale"; quando poi voglia mostrarsi in modo percepibile sul piano fisico in luogo diverso da quello dove ha lasciato il suo corpo fisico; deve nuovamente formare un qualcosa che possa essere percepito.In effetti, è una materializzazione, che sarebbe molto complessa se non esistesse quello che noi abbiamo chiamato corpo eterico. Invece, con una materia del piano fisico, quale è la materia eterica, è molto più facile e meno lungo rivestire questa materia stessa, o renderla più densa, in modo che sia percepibile. Nei casi di bilocazione, o di materializzazione in questo senso, il corpo fisico vero e proprio dell'individuo viene lasciato momentaneamente abbandonato - in una sorta di trance, di sonno - non interrompendo quel legame che ne rende possibile la vita; e il corpo eterico dell'individuo stesso si crea lo scheletro di quella che sarà la materializzazione, cioè si addensano attorno a questo corpo eterico materie un poco più dense prese dall'aria, in modo che esso viene visto.Non è che il veicolo fisico abbia queste qualità: ma è l'individuo che ha queste possibilità. Ed occorre un certo allenamento da parte del veicolo fisico vero e proprio, nel senso di abituarsi a reagire a queste specie di trance.Nei casi di bilocazione, per esempio di padre Pio, si può parlare di varianti nel senso di una doppia storia vissuta dallo stesso sentire con la stessa consapevolezza? Si parla di variante - già sapete - quando c'è la possibilità di scegliere, cioè di seguire diverse versioni di un tratto della storia individuale. Nel caso della bilocazione non si può invece parlare di variante, perchè non vi è una scelta. Può esservi una bilocazione, infatti, al di là di una scelta consapevole: essa può essere, diciamo, costretta, obbligata per colui che deve ricevere la visita di chi è bilocato.E' interessante questo vivere simultaneamente, o perlomeno così sembra, due piccole storie completamente diverse.Certo, dicendo "vivere simultaneamente due storie completamente diverse" ammetto che l'essere, tu hai fatto l'esempio di padre Pio, le percepisca simultaneamente.Ma questo non è detto: prima di tutto, la simultaneità è qualcosa che si può osservare e verificare solo facendo riferimento a qualcos'altro, e può anche non esservi, cioè può essere vissuta in tempi diversi; poi è possibile che la figura bilocata sembri vista fisicamente mentre non è veramente e propriamente così perchè il corpo fisico rimane da tutt'altra parte, e questa figura può non essere sentita dalla consapevolezza dell'essere stesso che ha il dono della bilocazione. Cioè, il padre Pio dell'esempio può essere stato protagonista, mentre celebrava la messa, di un fenomeno di bilocazione nel senso di essere visto da qualcuno in tutt'altro luogo: ma non è detto che la sua consapevolezza percepisca il fatto che un altro lo vede in un luogo diverso da quello dove lui sta celebrando la messa. Può essere e può non essere così; può essere da lui percepito di trovarsi al capezzale di un moribondo, diciamo, e può anche non essere percepito nel senso che egli seguiti a celebrare la sua messa senza essere consapevole di essere simultaneamente protagonista di un fenomeno di bilocazione.I fenomeni di bilocazione dei santi avvengono, quasi per la totalità, al di fuori della loro consapevolezza, nel senso che essi non sanno che il loro doppio, diciamo così, viene duplicato e materializzato altrove.Solo nei maestri è abituale la possibilità di parlare, di seguire, di vedere simultaneamente una infinità di situazioni diverse.Vi chiederete, a questo punto, quando il santo recupera la consapevolezza dei suoi fenomeni di bilocazione, e se lo saprà mai. A livello profondo - diciamo dopo il trapasso e nel momento in cui egli rivede, come tutti, la sua vita appena trascorsa - allora egli diventa consapevole anche di quei fenomeni.Tratto da: MAESTRO PERCHE' - risposte dall'invisibile - Edizioni Mediterranee - di Cerchio Firenze 77