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Aivanhov: COME MEDITARE


Nella foto, Aivanhov giovane in meditazione
 Io non credo che la meditazione sia un esercizio così semplice come si crede. Bisogna essere molto avanzati per meditare e soprattutto occorre avere un amore straordinario per ciò che è divino. A quel punto, senza che facciate alcuno sforzo, il vostro pensiero è già concentrato, e anche vostro malgrado voi meditate: il vostro pensiero è talmente sgombro che, quasi indipendentemente da voi, se ne va a svolgere il suo lavoro.Per poter meditare è necessario conoscere la natura del lavoro psichico. Occorre anche sapere che non si deve mai esigere dal cervello che si concentri bruscamente su un soggetto, poiché a quel punto si violentano le cellule nervose e il cervello si difende. La prima cosa da fare è quindi rilassarsi e rimanere passivi - per così dire - pur sorvegliando, come uno spettatore calmo e tranquillo, la pacificazione di tutte le cellule. Certo, senza allenamento non si riuscirà così velocemente, ma alla lunga basteranno solo pochi secondi. Occorre dunque lavorare per prima cosa con la dolcezza, la pace, l'Amore, e soprattutto non forzare. Ecco il segreto di una buona meditazione.Tratto da Da Conosci te stesso  Jnana yoga, Opera Omnia, vol. 18, cap. VI: «Concentrazione - Meditazione - Contemplazione - Identificazione» di Omraam Mikhaël Aïvanhov