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Krishnamurti: IL PENSIERO, IL CAOS E LA ROUTINE


Krishnamurti: ORDINE E DISORDINENel caos l'uomo ricerca un leader, un capo, rimanendo inserito in una meccanica routine
 L'altro giorno, quando ci siamo incontrati qui, parlavamo della necessità di una rivoluzione totale - una rivoluzione che fosse insieme interiore ed esteriore. Dicevamo che l'ordine è essenziale per avere la pace nel mondo; ordine non solo esteriore ma soprattutto interiore. Tale ordine non è mera routine. L'ordine è una entità vivente che non può determinarsi mediante la mera intellezione, mediante le ideologie, con svariate forme di comportamento coercitivo. Dicevamo anche che il pensiero, che è stato il vecchio, non può funzionare senza il modello che ha instaurato nel passato. Il pensiero è sempre il vecchio. Il pensiero non può assolutamente fare ordine, perché l'ordine, come dicevamo, è una entità vivente. Ed è il pensiero che ha arrecato disordine nel mondo.L'abbiamo approfondito, credo, a sufficienza l'altro giorno. Dicevamo che dobbiamo considerare non che cosa è l'ordine, ma piuttosto che cosa arreca disordine. Perché nel momento in cui siamo in grado di capire che cos'è il disordine, di percepirlo davvero e di vedere, non solo intellettualmente ma effettivamente, l'intera struttura del disordine, allora, nella comprensione totale di quel disordine, verrà l'ordine.Penso sia importante comprendere questo punto. Poiché la maggior parte di noi ritiene che l'ordine possa essere determinato con la ripetizione e che, se potete recarvi in ufficio per i prossimi quarant'anni, essere un ingegnere o uno scienziato che opera nell'ambito di una routine, state apportando l'ordine. Ma la routine non è ordine: la routine ha generato il disordine. Abbiamo disordine sia esternamente sia internamente. Penso non ci siano dubbi al riguardo. C'è un caos generale, sia all'esterno, sia all'interno. L'uomo brancola nella ricerca di una via d'uscita da questo caos, chiedendo, domandando, ricercando nuovi capi; e se riesce a trovare un nuovo leader, politico o religioso lo seguirà. Vale a dire che l'uomo è disposto a seguire una routine instauratasi meccanicamente, uno scopo, un sistema. Conoscenza di sé e meditazione(Jiddu Krishnamurti)Tratto da: Verso la liberazione interiore (Guanda ed.)