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Messaggi di Aprile 2022

David Bowie in una canalizzazione con la medium Sonia Benassi ispira “Talk to me” a Boris Mayer

Post n°1459 pubblicato il 28 Aprile 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

Questo brano, a quanto pare, sembra sia stato ispirato da David Bowie attraverso una canalizzazione.

Non so se sia vero o no....ma il brano è molto interessante

 

bowie

 

BORIS MAYER è il musicista che ha creato il brano su ispirazione della moglie SONIA BENASSI che pare abbia avuto dei contatti con l'aldilà anche con DAVID BOWIE.

Il video è tratto da un'intervista di RED RONNIE

SONIA BENASSI dice di contattare le anime dei defunti e, a quanto pare, in questi contatti i parenti trovano sempre dei riscontri che non poteva sapere...

 
 
 

Star Trek: la serie classica - recensioni stagione 1 (1966-67) – EP 4

Post n°1458 pubblicato il 25 Aprile 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E04, Al di là del tempo

Postato il 20/12/2018 di Sam Simon 

 

 

STAR TREK EP4

 

 

Ed eccoci al quarto episodio di TOS, e che episodio! Ci troviamo sia un sacco di interessanti espedienti narrativi, sia un bel po' di assurdità che al giorno d'oggi sono purtroppo materiale per ridicoli meme...

In Al di là del tempo (The Naked Time è il titolo originale) l'USS Enterprise arriva, ma guarda un po', presso un pianeta disabitato e pure a punto di collassare (Psi 2000) per controllare che un gruppo di scienziati che vi lavora stia bene e per assistere all'imminente distruzione del pianeta dalla sua orbita. Spock e l'ennesima red shirt, in questo caso il tenente Joe Tormolen, scendono sul pianeta ma non possono far altro che constatare la morte degli scienziati avvenuta peraltro in circostanze assurde, come se fossero tutti impazziti. Il buon Tormolen è un po' sprovveduto e stupidamente si lascia contagiare da una sostanza aliena che all'inizio sembra solo provocargli un forte prurito, ma che ben presto lo fa comportare in maniera insensata e poi, poco dopo, lo porta alla morte.

 

Ma la cosa non finisce qui perché Sulu e il suo collega Riley, che avevano avuto un confronto fisico con Tormolen, cominciano pure loro a dare segni di instabilità mentale. Sulu va in giro per la nave a torso nudo facendo lo spadaccino, e Riley riesce addirittura a sabotare l'Enterprise (cantando una canzone folk fino alla nausea) in un momento particolarmente delicato: se Kirk e compagni non riescono ad andarsene dall'orbita di Psi 2000, faranno la stessa tragica fine del pianeta!

Quindi è un episodio ridicolo, mi direte voi! Invece no: in tutto questo, anche altri membri dell'equipaggio vengono contagiati dalla sostanza aliena, tra cui pure Spock. E qui Leonard Nimoy dimostra la sua bravura nell'attuare come una persona che quando perde il controllo è in balia delle sue emozioni che normalmente riesce a tenere a bada. Ho visto parecchio Star Trek, ma nessuno come Nimoy è mai riuscito ad interpretare così bene un vulcaniano!

E poi un altro punto di interesse è la technobabble con cui Kirk e proprio Spock riescono a salvare la situazione. Non tanto per la tecnobaggianata in sé, ma per le implicazioni della stessa: i nostri eroi apprendono ad usare il motore a curvatura per viaggiare nel tempo, e questo trucco verrà usato moltissime volte da qui in avanti (per esempio, nello splendido Star Trek IV: The Voyage Home)!

Ed infine, ecco la signora Roddenberry in persona: Majel Barrett, qui nei panni dell'infermiera Christine Chapel che confessa il suo amore al nostro vulcaniano preferito! Majel la rivedremo non poche volte, naturalmente: è la voce del computer dell'Enterprise D e pure la madre di Deanna Troi, Lwaxana! Ma questa è un'altra storia... ciao!

PS: come notato dal buon Giuseppe nei commenti qui sotto, questa trama fu ripresa nel terzo episodio di The Next Generation nell'episodio Contaminazione (il titolo inglese giustamente riprende il titolo originale: The Naked Now, invece di The Naked Time). Me lo sono appena riguardato e.... ricordavo solo la storia "romantica" tra Tasha Yar e Data!

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Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 6.5

Interessante la reazione al virus che fa perdere il controllo delle emozioni di Spock e del cap. Kirk, le due personalità più forti

 

 

Episodio successivo:Il duplicato 

Fonte:

https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/12/20/star-trek-tos-s01e04-al-di-la-del-tempo/

 
 
 

Star Trek: la serie classica - recensioni prima stagione (1966-67) – EPISODIO 3

Post n°1457 pubblicato il 21 Aprile 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E03, Oltre la galassia

Postato il 16/12/2018 di Sam Simon 

 

STAR TREK EP3

 

 

Siamo al terzo episodio della prima stagione: Oltre la galassia (titolo originale: Where No Man Has Gone Before)! Ed è uno strano terzo episodio, visto che in realtà fu concepito come primo episodio della serie. E si nota! Ci sono molte scene fatte per presentare i membri dell'equipaggio come Scotty e Sulu. D'altra parte, mancano McCoy e Uhura, e Spock ha un colore giallino abbastanza orrendo, meno male decisero di non mantenerlo così!

La trama si basa su un altro concetto che già mi era familiare perché ripreso in TNG, in questo caso nell'episodio All'ennesima potenza (S04E19) in cui Barclay aquisisce dei poteri incredibili grazie a una sonda aliena. In questo caso, è Gary Mitchell (interpretato da Gary Lockwood), un vecchio amico di Kirk e allo stesso tempo uno degli ufficiali di plancia dell'USS Enterprise, ad aquisire dei poteri sovrumani e a perdere la testa. Mitchell sviluppa dei poteri ESP (di nuovo! Come nel secondo episodio!) e comincia a sentirsi come un Dio, quindi Kirk dietro consiglio di Spock decide di abbandonarlo sul pianeta disabitato Delta Vega (nota en passant: sono bellissimi i matte painting del pianeta e delle sue strutture minerarie). Successivamente, anche la dottoressa Elizabeth Dehner (Sally Kellerman) subisce un simile cambiamento.

 

L'episodio è molto bello ed è quasi più horror che fantascienza. Gli occhi argentei di Mitchell sono tremendi (tra l'altro ho letto che le lenti usate per crearli erano pure pericolose e il povero Lockwood non era molto contento di doverle usare), e la tensione creata dal fatto che l'intera Enterprise sia nelle mani di un superuomo arrogante e in continuo cambiamento è palpabile. Poi il tutto finisce in una classica scazzottata in stile Star Trek, e forse bisogna essere grati alla cosa perché pare che fu proprio il finale a convincere gli studios a dare l'OK alla produzione della serie.

Notevole il comparto sonoro dell'episodio, con gli effetti delle macchine dell'infermeria quando nessuno capisce cosa sta succedendo a Mitchell che ricordano lo score di John Carpenter's The Thing (1982) e rendono la scena molto inquietante. Per il resto, la colonna sonora orchestrale è degna di un film: perfetta in ogni scena, e piacevole da ascoltare.

Che altro dire? Anche qui non manca una "bella" battuta sessista contro la dottoressa Elizabeth Dehner colpevole di non accettare le avance del tenente Gary Mitchell e che per questo viene definita una walking freezer unit (un congelatore con le gambe)... E finalmente ecco Scotty, con James Doohan che fa del suo meglio per imitare un accento scozzese che proprio non è nelle sue corde (d'altronde era canadese)!

Insomma, avanti tutta, warp factor 1! Ciao!

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Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 7.5

Fa riflettere su come potrebbe reagire un essere umano che acquisisce poteri sempre più crescenti fino a sentirsi un dio fino farsi  prendere dalla mania di onnipotenza.

Morale: chi riceve un dono, dovrebbe usarlo per il bene degli altri e di tutto ciò che esiste e non per accrescere il suo potere sugli altri

 

 

Episodio successivo: Al di là del tempo 

Fonte:

https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/12/16/star-trek-tos-s01e03-oltre-la-galassia/

 
 
 

Buona Pasqua e lasciamo vivere gli agnelli

Post n°1456 pubblicato il 15 Aprile 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

La Pasqua è una festa di rinascita e quindi si festeggia la vita

Come possiamo festeggiare la vita con la morte?

agnello-bambina

 

Come si può uccidere agnelli innocenti di pochi mesi di vita in nome della vita e della rinascita?

Agnelli che hanno sentimenti come i bambini...

Riflettiamo su questo...

 

Buona Pasqua a Tutti, che sia nel nome dell'Amore

Un abbraccio cosmico

Alf

 
 
 

COME E' NATA LA SERIE DI STAR TREK

Post n°1455 pubblicato il 06 Aprile 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

STAR TREK - LA  STORIA

La serie debuttò l'8 settembre 1966 e durò tre stagioni, anche se gli ascolti con il tempo calarono e dopo la terza stagione la serie venne cancellata. Nel 1970, la Paramount propose a Roddenberry di acquistare lui tutti i diritti di Star Trek, tuttavia Roddenberry non poteva permettersi il prezzo di 150 000 dollari, cifra considerevole all'epoca (quasi un milione di dollari nel XXI secolo). Roddenberry aveva una visione ottimistica del futuro, e come disse anche in seguito Brannon Braga, co-produttore di Star Trek assieme a Rick Berman dopo la morte di Roddenberry, sosteneva che, come l'umanità si era creata i propri problemi, usando l'intelligenza in futuro li avrebbe risolti, con il passare dei secoli. 

 

RODDENBERRY

 

Dopo l'apparente iniziale insuccesso della serie originale Roddenberry ebbe qualche difficoltà, in parte anche a questioni economiche legate al divorzio dalla moglie avvenuto nel 1969. Tuttavia nonostante la cancellazione il mondo futuro di Star Trek aveva preso piede tra diversi gruppi di fan, chiamati trekker, che negli anni settanta iniziarono a riunirsi in convegni di appassionati. Roddenberry assieme alla Paramount sviluppò così una serie animata nella prima metà degli anni settanta che ottenne un discreto successo. Successivamente si pensò ad una seconda serie dal titolo Star Trek: Phase II, tuttavia la Paramount decise che, visto il successo al cinema di Star Wars, sarebbe stato meglio produrre un film, uscito poi nel 1979, Star Trek: The Motion Picture. Nonostante la critica fosse stata tiepida, il film fu un successo al botteghino e, considerando l'inflazione, è stato il secondo film di Star Trek che ha più incassato tra quelli usciti fino al 2014, dopo il film del 2009 di J. J. Abrams.

Roddenberry produsse altri quattro film, mentre ideava negli anni ottanta la seconda e fortunata serie, Star Trek: The Next Generation. Egli smise tuttavia di scrivere storie della Next Generation dopo la terza stagione, anche per l'aggravarsi della sua malattia cardiovascolare. Il richiamo del suo nome per i fan della serie era tuttavia notevole e la Paramount occultò la notizia che Roddenberry non era più coinvolto con la produzione della serie, che peraltro andrà in onda in prima tv per altri tre anni dopo la sua morte, datata 1991,  aveva  70 anni.

RODDENBERRY

 

Roddenberry ideò Star Trek nel 1964 pensando a una combinazione delle due serie di fantascienza Buck Rogers e Flash Gordon con il nome inizialmente di "Wagon Train to the Stars". La fantascienza all'epoca era soprattutto prodotta per bambini, mentre Roddenberry invece pensò a una serie adatta anche ad un pubblico adulto. Anche se lui era sicuro del successo della serie, la sua visione dell'umanità futura, pacifica e unita, dava parecchi dubbi ai network televisivi sulle possibilità di successo.La serie fu offerta alla CBS, che però non l'accettò per favorire la loro serie Lost In Space.

Il primo episodio pilota, "The Cage", non raccolse l'approvazione da parte della NBC, che richiese diverse modifiche per mandare in onda altri episodi, come togliere la donna come Primo Ufficiale e il "ragazzo con le orecchie" (Spock). Tuttavia Roddenberry lottò strenuamente per mantenere il personaggio di Spock, che fu poi proposto come Primo Ufficiale del Capitano Kirk. La NBC, in una scelta senza precedenti finanziò comunque un secondo pilota.

Nel 1964 Roddenberry propose la serie di Star Trek alla NBC con il titolo "Wagon Train to the Stars", ispirandosi alla serie western di successo in onda in quel periodo Carovane verso il West (Wagon Trains). I produttori però non approvarono il primo episodio pilota, The Cage, nel quale Jeffrey Hunter interpretava il Capitano dell'Enterprise Christopher Pike. L'episodio venne ritenuto poco avventuroso e troppo filosofico dal network televisivo, tuttavia, i dirigenti della NBC, impressionati dal concetto innovativo di Roddenberry, presero l'insolita decisione di commissionare un secondo episodio pilota, dal titolo Where No Man Has Gone Before (Oltre la galassia nella versione italiana), che seguendo le indicazioni della NBC sarebbe risultato più avventuroso e ricco d'azione rispetto al precedente pilot.

Il malinconico Capitano Pike fu così sostituito dall'energico e guascone Capitano Kirk, mentre la parte del "primo ufficiale", una donna nel primo pilota, fu assegnata al vulcaniano Spock. Dopo un discreto successo iniziale, gli ascolti calarono e già nella seconda stagione la serie rischiò di venire cancellata. Solo una grande protesta dei già numerosi fan convinse la NBC a produrre una terza e ultima stagione, prima della cancellazione definitiva nel 1969.

Nonostante la cancellazione, la popolarità di Star Trek continuò a crescere negli anni successivi, soprattutto dopo l'acquisizione dei diritti da parte della Paramount Television, che diede la serie in sindacazione ad altre emittenti, le quali la misero in onda a orari più favorevoli di quelli della NBC. Tra il 1969 e il 1970 la serie fu replicata su 150 emittenti statunitensi e commercializzata in oltre 60 paesi nel mondo, diventando sempre più popolare tra gli appassionati del genere fantascientifico.

All'inizio degli anni settanta si erano già costituiti i primi gruppi di "trekker" o "trekkie", i fan della serie, e nel 1972 fu organizzato a New York il primo convegno.

Visto il ritrovato successo, la Paramount e la Filmation produssero una serie animata di due stagioni che andò in onda nel 1973 e 1974 il sabato mattina negli Stati Uniti. Nonostante gli episodi durassero solo mezz'ora, la serie fu premiata con il Daytime Emmy Award nel 1975 per la categoria "migliore serie per ragazzi" (Best Children's Series). Roddenberry e la Paramount iniziarono a elaborare una nuova serie, Star Trek: Phase II, tuttavia, visti i successi cinematografici di film come Guerre stellari e Incontri ravvicinati del terzo tipo, la Paramount decise di investire nella produzione di una pellicola cinematografica. L'omonimo film di Star Trek uscì nel 1979 e, nonostante alcune critiche per via del ritmo lento e dell'atmosfera piuttosto lontana da quella che caratterizzava la serie originale, il riscontro ai botteghini fu discreto. Ciò convinse i produttori a sviluppare un secondo film. In Star Trek II - L'ira di Khan del 1982 ricompaiono i temi classici della serie originale e viene ripreso, come antagonista, un nemico storico del capitano Kirk della vecchia serie.

Seguirono poi altri quattro film fino al 1991: di particolare successo fu Rotta verso la Terra del 1986, il quarto della serie, diretto da Leonard Nimoy (l'attore che interpretava Spock). Roddenberry nel frattempo sviluppò una seconda serie TV, che sarebbe andata in onda oltre vent'anni dopo la serie originale del 1966. Star Trek: The Next Generation (TNG) si rivelò un successo assoluto e fu trasmessa per sette stagioni, a partire dal 1987. La serie ricevette ben 59 candidature ai Premi Emmy, vincendone 32.

 

Alla morte di Roddenberry, avvenuta nel 1991, il produttore esecutivo divenne Rick Berman, che visto il successo di TNG, sviluppò uno spin-off, Star Trek: Deep Space Nine (DS9), che andò in onda a partire dal 1993, nello stesso momento in cui veniva trasmessa la sesta stagione di TNG.

Gli anni novanta furono i più prolifici per le produzioni su Star Trek: dopo i sei film con i protagonisti della serie classica, nel 1994 esce il settimo film, Generazioni, che segna il passaggio di consegne dalla serie classica a TNG, con i capitani Picard e Kirk in azione contro il nemico comune. Nel gennaio 1995, pochi mesi dopo la conclusione di TNG, la Paramount mandò in onda la quarta serie TV, Star Trek: Voyager, che come DS9 ottenne un discreto successo, anche se non paragonabile a quello di TNG.

All'inizio del XXI secolo, la UPN (United Paramount) produsse il prequel Star Trek: Enterprise, serie che non raggiunse comunque il successo dei predecessori, venendo cancellata alla fine della quarta stagione.

La cancellazione prematura della serie, unita allo scarso successo dei film Star Trek - L'insurrezione e Star Trek - La nemesi, gettò ombre sul futuro di Star Trek. La Paramount rimosse Berman dal ruolo di produttore esecutivo, togliendogli di fatto il controllo del franchise.

Nel corso degli anni duemila, la Paramount rifiutò diverse proposte per il rilancio televisivo di Star Trek, tra cui anche quelle degli attori Jonathan Frakes e William Shatner, puntando invece a un nuovo team di produzione, composto da J. J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci, per sviluppare un nuovo film. Nel 2009 uscì al cinema Star Trek, un prequel ambientato in una linea temporale alternativa in cui compaiono nuovi attori raffiguranti l'equipaggio originale della prima serie. Il successo ottenuto dal film di Abrams spinse la Paramount a scritturare lo stesso cast di attori per due successivi film: Into Darkness - Star Trek, uscito nel 2013, e  Star Trek Beyond, uscito nel 2016 in occasione del cinquantenario della nascita della serie.

Una nuova serie televisiva di Star Trek, Star Trek: Discovery, ha debuttato nell'ottobre 2017 su CBS All Access negli Stati Uniti e, nel resto del mondo, dal giorno seguente su Netflix. Nel gennaio 2020, esordisce Star Trek: Picard, serie incentrata sul celebre capitano Jean-Luc Picard, distribuita anch'essa negli Stati Uniti da CBS e in Italia da Amazon Prime Video.

 

Fonte:  https://startrekfansitalia.wixsite.com/editor/about

 
 
 
 
 

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