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Messaggi di Dicembre 2024
Post n°1636 pubblicato il 09 Dicembre 2024 da alf.cosmos
Star Trek: TOS - S02E01, Il duello Postato il 06/08/2019 di Sam Simon
E si parte con la seconda stagione! Dopo una splendida prima stagione piena zeppa di storie fantastiche, Roddenberry con questo primo episodio scritto da Theodore Sturgeon (autore anche del precedente Licenza di sbarco) sembra voler dire: non ho intenzione di decelerare, Star Trek continuerà ad offrire fantascienza di prima qualità senza tentare di guadagnare un pubblico di famiglie con storie più abbordabili. E quindi ecco che andiamo su Vulcano a conoscere le belle tradizioni locali come il kal-if-fee, il pon-farr e il plak-tow e dove vengono introdotti anche dei pregevoli artefatti del posto come la lirpa e l'ahn'woon!
Andando con ordine, sono due le novità evidenti sin dall'inizio di questo episodio intitolato Amok Time, in italiano Il duello: finalmente si riconosce il ruolo di personaggio principale a DeForest Kelley e al suo dottor McCoy (nella prima stagione soltanto a Shatner e a Nimoy era stato concesso di avere i propri nomi nella sigla iniziale), ed arriva il mitico Pavel Chekov (Walter Koenig), al timone insieme al fido Hikaru Sulu (George Takei). Quindi da una parte si consolida il cast che così bene ha funzionato il primo anno, e dall'altra si incrementa la diversità dell'equipaggio introducendo un russo, cosa non banale visto che nel 1968 imperversava la Guerra Fredda (e a pensarci bene non sarebbe banale nemmeno oggi, date le relazioni tutt'altro che idilliache tra Stati Uniti e Russia). Volendo, c'è una terza novità: lo scrittore dell'episodio adesso appare nei titoli di testa e non in quelli di coda.
Ed entrando più nel dettaglio de Il duello, qui andiamo sul familiare terreno dell'esplorazione delle conseguenze nefaste legate alla negazione delle emozioni da parte dei vulcaniani. Scopriamo infatti che ogni x anni i vulcaniani come i salmoni devono tornare a casa e sottoporsi ad un rito che li porti o ad accoppiarsi o a morire. Kirk arriva a disobbedire agli ordini dell'ammiraglio Komack (Byron Morrow) pur di salvare l'amico Spock, anche se poi si troverà a doverlo sconfiggere in un combattimento mortale per colpa della bellissima quanto freddissima T'pring (Arlene Martel) che a Spock preferisce il bietolone Stonn (Lawrence Montagne).
Il duello è un perfetto inizio di stagione dove si consolidano i rapporti tra Kirk, Spock e McCoy e dove si continua ad arricchire la mitologia di Star Trek, stavolta con un focus sui vulcaniani, le loro tradizioni e la loro struttura di potere. Tra l'altro tutto è ben lungi dall'essere banale, perché anche se al principio sembra essere una società maschilista in cui le donne sono meri premi da ottenere in duello, in realtà il personaggio più poderoso che conosciamo è T'pau (Celia Lovsky), una donna che in passato aveva addirittura rifiutato un posto nel Consiglio della Federazione. Sono certo che Leonard Nimoy si sia divertito non poco a girare Il duello dato che ha potuto mostrare un po' di emozioni come la rabbia e la felicità (il suo sorriso abbracciando Kirk nel finale è impagabile!), cosa normalmente impossibile per lui data la natura vulcaniana del suo personaggio. E qui ha un ruolo importante anche Majel Barrett, la futura moglie di Roddenberry (si sposarono nel 1969) nel suo ruolo ricorrente dell'infermiera Christine Chapel che sappiamo da tempo (si veda The Naked Time, Al di là del tempo) essere innamorata di Spock. Gentilmente, lui le permetterà di preparargli la cena dopo averla mandata al diavolo poco prima.
Insomma, si riparte con un episodio col piede sull'acceleratore della nerdezza che fa ben sperare per il resto della stagione. Sì, forse la prima parte in cui Spock non vuole rivelare cosa gli sta succedendo è un po' lenta, ma per me funziona ottimamente per caratterizzare il difficilissimo rapporto dei vulcaniani con istinti ed emozioni. E la seconda parte è Star Trek classico con un combattimento da manuale tra controfigure (ah, la magia del Bluray!). Ciao! Episodio successivo: Dominati da Apollo Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/08/06/star-trek-tos-s02e01-il-duello/ Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 6.5 Quel che stupisce è che una società così evoluta come quella vulcaniana mantenga certe tradizioni......
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Post n°1635 pubblicato il 02 Dicembre 2024 da alf.cosmos
LA GATTA NERA, LA SUA ANIMA E IL COMPAGNO UMANO
Narra una leggenda che vi fosse una gatta nera che il suo padrone portava con sé ovunque. Passeggiava con lei, condivideva il suo cibo con lei, dormiva accanto a lei, le parlava, stavano sempre insieme e lei lo adorava.Tutto era perfetto nella vita della gatta, fino a quando, un giorno, il suo padrone decise di andare per mare. Chiese quindi a sua madre di prendersi cura dell'animale fino al suo ritorno. L'anziana donna rinchiuse la gatta nel fienile perché non seguisse il figlio fino al porto.La povera bestiola miagolò intere settimane aspettando il suo padrone fino a quando, una mattina, un vicino portò una triste notizia alla madre: durante una tempesta, un'onda aveva inghiottito suo figlio. La donna scoppiò in lacrime e la gatta, spaventata, scappò di casa. Corse fino alla spiaggia, ma non trovò il suo padrone. Allora iniziò a camminare lungo la costa alla sua ricerca. Passò molto tempo; la gatta era magra e stanca e non riusciva più a proseguire. Arrivò al nord del paese, si affacciò sulla scogliera e disse all'oceano:"Portami da lui in fondo al tuo abisso, ti regalo la mia anima perché senza di lui, non c'è posto per me in questo mondo".Un'onda gigantesca emerse portando con sé l'animale che chiuse gli occhi e si lasciò trascinare dall'oceano.Si risvegliò tra le braccia di un uomo che la stava asciugando teneramente. La gatta aprì i suoi occhi enormi e lo guardò. Osservando quegli occhi, all'uomo tornarono in mente molti ricordi."Mia vecchia amica, sei venuta per me.. non ricordavo più nulla finché non ho visto la mia vita nei tuoi grandi occhi gialli. Che ci facevi in mare? So che sei tu, ma il tuo pelo è diverso, eri nera come la notte."Una voce profonda dall'oceano gli disse: "Mi ha offerto la sua anima per poter tornare con te, ma non posso privare il mondo di un'anima così nobile. In cambio porterà nel suo pelo il mio ricordo, la spuma del mare e d'ora in poi, lei e i suoi discendenti, porteranno armonia e allegria in ogni casa in cui abiteranno."Da allora esistono i gatti bianchi e neri perché portano l'eredità degli occhi gialli e il dono di portare armonia e gioia a coloro che condividono la loro vita. |
Inviato da: Vince198
il 10/12/2024 alle 16:30
Inviato da: elyrav
il 10/12/2024 alle 08:05
Inviato da: elyrav
il 10/12/2024 alle 08:05
Inviato da: monellaccio19
il 09/12/2024 alle 17:58
Inviato da: alf.cosmos
il 09/12/2024 alle 17:06