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Sono d’accordo con quello che hai scritto e anche l’analisi da parte di psicologa e docente della comunicazione ha facilmente scoperto. Altri film sono sulla stessa linea quasi a dover demolire un modo di fare e forse anche di nascondere o evitare. Sono le soluzioni che adoperano questi film ad essere semplicistiche (lieto fine) ma non la partenza e comunque tutto svolgimento, ma per durata e ovviamente perché chiedo delle cose “impossibili” non è possibile fare un film come lo vorrei io. Alcune cose nella vita bisognerebbe evitarle ed altre strade si dovrebbero evitare, anche se ci sono prezzi da pagare, ma questo è una mia idea personale tratta da cose che ho visto nella vita ma non mi sento di dare consigli, anche se ripensi che avresti potuto darli, ma che poi ripensi che la vita è la propria e non sempre, anche se i consigli sono giusti, si può fare anche peggio. Sul discorso “E alla fine è arrivata Polly”, perché Polly è arrivata, dal solo fatto che è arrivata ed ha iniziato a fare parte della vita di una persona (alla fine conta quello)… alla fine delle mie domande è vero e mi sono arreso da un pezzo, i consigli, le parole, un semplice ciao, un semplice “ogni tanto ti vengo a trovare” non basta, non bastano anche le parole più vere, più giuste, più illuminanti, alla fine quello che conta e quello che si potrò fare è partecipare alla vita con un’altra persona… ed io che cercavo la risposta della saggezza… ma non esiste, esiste la risposta della presenza vera nella vita, solo così si riesce a cambiare strada. Il difficile è essere nella vita di una persona che vuole o chiede di cambiare strada, discorso molto più complesso e molto articolato, ma comunque devi essere presente e senza presenza molte volte la strada non cambia.
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