Creato da algori il 31/01/2007

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SEQUESTRATO

Post n°169 pubblicato il 02 Marzo 2012 da algori

Dal libro dei ricordi. 2007

 

Una mattina come tante altre al lavoro, durante il giro di controllo dei cantieri ricevo una telefonata dal capo il quale mi riferisce di essere stato chiamato dalla telecom. Dicono che si è verificata una interruzione delle linee telefoniche che passano all’interno di una nostra proprietà in un altro cantiere, e che tale disservizio se non immediatamente ripristinato può avere risvolti legali nei nostri confronti. Pensiamo a cosa può essere successo prima di muoverci… In quella proprietà c’è un vecchio capannone che va demolito, all’interno del quale nei mesi scorsi abbiamo subito diversi furti dei cavi in rame. Risolvi la questione, mi dice il capo, fa quanto necessario. Sebbene il cantiere sia lontano, mi dirigo immediatamente li, ma prima per precauzione passo alla vicina stazione dei carabinieri. Entro e subito mi fanno parlare con il maresciallo ‘ bip ‘, al quale spiego la questione, i diversi furti subiti, la possibilità che siano stati dei ladri ad interrompere la linea telefonica che passa sotto l’edificio, e la remota eventualità che siano ancora all’interno dell’edificio anche durante il giorno, ed il fatto che sia necessario un mio sopralluogo di verifica, mi spaventa non poco. Mi dicono di non preoccuparmi, che di sicuro a quest’ora non ci sono. Di andare tranquillo e di chiamarli soltanto nel caso trovi qualcuno all’interno dello stabile. Per nulla rassicurato vado in cantiere. Si tratta di un vecchio capannone industriale di oltre 20'000 mq diviso in vari settori e stanze. Entro e comincio a perlustrare tutti i locali per vedere se c’è qualcosa di anomalo. Nella parte più interna trovo in una stanza un’enorme groviglio di cavi elettrici filettati. Sembra non ci sia nessuno in giro, e cosi mi dirigo verso la zona mensa e spogliatoi. Attraverso una porta a vetro posso vedere l’interno dello spogliatoio, dove ci sono materassi a terra, vestiti sparsi, cibo su un tavolo, e la finestra aperta su una piazzetta interna chiusa e senza uscita. Provo ad aprire la porta ma è chiusa a chiave. Apro quindi la porta della stanza adiacente, esco dalla finestra e vado sulla piazzetta interna per guardare nello spogliatoio. Non c’è nessuno. Torno sui miei passi, rientro nella stanza da cui sono arrivato e… dalla porta a vetro vedo passare un’ombra. Mi fermo spaventato. Mi chiude la porta a chiave. Torno indietro di corsa, e scappo sul punto più nascosto della piazzetta. Non c’è via di uscita. Mi tengono sequestrato li dentro che faccio??. La prima cosa che mi viene in mente è chiamare l’ufficio. Suona… ma nessuno risponde… Ci riprovo… Risponde un collega ‘pronto chi è?’ gli rispondo ‘Sono io, ho bisogno urgente..’ mi interrompe e mi dice ‘scusa mi puoi richiamare sto facendo una cosa urgente per il capo’, e mette giù. Non posso crederci. Riprovo nuovamente. Risponde sempre lo stesso collega ‘pronto chi e?’. Gli rispondo ‘Sono sempre io, ho bisogno di…. ‘ Mi blocca nuovamente e mi dice ‘Aspetta che finisco di stampare questi disegni per il capo e poi ti richiamo.’ E mette giù. Incredibile, che faccio ora?. Decido di chiamare i carabinieri. ‘Pronto stazione dei carabinieri’. Buongiorno sono _________ posso parlare con il maresciallo ‘bip’?’. Me lo passano subito e mi dice ‘con chi parlo?Buongiorno maresciallo, sono il geom. ________ che è passato li da voi stamattina per il problema dei cavi telefonici’. ‘Si buongiorno a lei, che problemi ci sono?’. ‘Si ricorda quando le dissi che c’era la possibilità che i ladri fossero ancora all’interno dello stabile, e che in tal caso avrei dovuto chiamarla? Bhe ecco, non solo sono all’interno dello stabile ma ora mi tengono sequestrato in una parte dell’edificio dalla quale non posso più uscire.’ ‘Accidendi, stia calmo e fermo li. Chiamo subito la polizia perché vengano a liberarla. Arriviamo’. Per fortuna ho trovato aiuto. Mi nascondo in un’angolo e aspetto. Aspetto. Aspetto. Ma il tempo non sembra passare mai. Ho paura vengano a prendermi. Accidenti se sono in tanti, come farò a difendermi. Speriamo arrivi la polizia. Aspetto. Passa mezz’ora e non arriva nessuno. Che faccio. Provo a guardare dalla finestra nello spogliatoio e non c’è nessuno. Rientro nella stanza da dove sono arrivato, mi avvicino alla porta. Provo a girare la maniglia…. Hossignore.. è aperta. Apro piano mi guardo attorno e scappo fuori dall’edificio. Vado fuori in strada e mi chiama al cell la polizia per chiedermi informazioni su dove fosse l’edificio in cui mi trovavo. Gli rispondo ‘ma come, sono stato sequestrato per mezz’ora e adesso mi chiedete dov’è l’edificio?’. Come sequestrato? A noi avevano detto che non era in pericolo. Arriviamo subito.’ D’un tratto da lontano si sente accendersi la sirena e in un’attimo sono qui. Dopo aver spiegato loro l’accaduto decidiamo di entrare. Vada avanti lei che ha le chiavi ed è il proprietario, noi la seguiamo. Quindi io davanti ad aprire e loro dietro di me con pistole alla mano entriamo. Già non c’era più nessuno naturalmente. Fatta la denuncia di rito ce ne andiamo. Poche ore dopo, un vicino, visti alcuni movimenti nell’edificio, chiama i carabinieri che chiamano me per rientrare nell’edificio. Arrivo di corsa, e si ripete la scena. Stavolta io entro dall’entrata principale con 2 polizzioti armati dietro di me, mentre altri 2 entrano dall’entrata opposta. Sfondiamo alcune porte bloccate appositamente dai ladri ed entriamo di corsa. Ci dirigiamo subito nello spogliatoio ed ….. Eccoli li. 3 stranieri in pantaloni e senza maglietta. Uno di loro armato con un rotolo di mortadella su entrambe le mani…. Frastornati, sorpresi e spaventati. Braccia dietro la schiena. Ammanettati sono stati subito arrestati, e non li ho visti più. Che avventura però. Dite possa metterla all’interno del mio Curriculum Vitae? Chi può vantare nella propria esperienza professionale un’avventura simile?

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Commenti al Post:
LNSLMNT
LNSLMNT il 02/03/12 alle 17:09 via WEB
...davanti il "civile" in quanto proprietario, e dietro...le forze dell'ordine. Ci sarebbe da interrogarsi... Fatti prestare direttamente l'arma e le manette per la prossima avventura...:-) Ciao Francesco ^__^
 
Buiosudime
Buiosudime il 07/03/12 alle 19:26 via WEB
Avventura quasi fantozziana... uno spaccato di vita reale con tutte le problematiche del caso... interventi fuori tempo... rischi imponderabili... esasperazione degli eventi... siamo dunque ridotti così? Mai pronti ad una richiesta d'aiuto... superficiali nel rispondere al telefono... nel capire le richieste d'aiuto... presi dai nostri impegni... non si stacca mai la spina per quell'attimo necessario a vedere che il mondo a volte rotola lontano da noi... in un gioco di responsabilità e irresponsabilità... è emblematica la scena del panino sospeso in aria che perde la sua reale consistenza e appare come un'arma puntata contro le incomprensioni... come perdere la libertà per una fetta di mortadella...
 
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