ALL'INCONTRARIO

Poco e povero latino...


Pochi sanno che di tutto il latino  che fu scritto noi conosciamo soltanto un misero 20 %: del rimanente sappiamo solo nomi di autori o nomi di opere. Eppure su questo misero 20% abbiamo costruito un sistema linguistico infarcito di regole, purtroppo anche se non addirittura soprattutto, di eccezioni, con le quali tormentiamo i ragazzi facendogli odiare il latino. Sull'argomento ho scritto un libro, intitolato  "La camorra delle regole”, non un saggio ma un racconto "fantafilologico" che l'editore "Osanna" di Venosa ha pubblicato. E' un giallo umoristico. Vorrei che si diffondesse non per i soldi che sono devoluti all'associazione per la lotta al cancro, ma perché vorrei che ci si decidesse ad usare quel poco latino che abbiamo per farlo gustare ai ragazzi senza ammorbarli con tutti i libri scolastici di latino  che esistono. E se si scoprisse miracolosamente tutto il resto del latino che non conosciamo, il rapporto fra le regole e le eccezioni potrebbe anche invertirsi? Che si farebbe? Butteremmo tutto al macero? E le case editrici che ne penserebbero? Qui c’è la piccola sorpresa finale del libro. Lo so che sembra che io voglia propagandare il testo, ma vi assicuro che mi interessano soltanto le vostre opinioni. Grazie.Antonio Portolano