Giuseppe Catanzaro

IL MARE


Il mare, un grande giocattoloSono sto invitato a tenere una conferenza sul mare, spettatori una scolaresca. Avendo avuto esperienza con i ragazzi, quando ero molto giovane; ho esordito mostrando una foto con ragazzini in mutande e al mare perchè avevano marinato la scuola.Il mare è per tutti gli abitanti del mondo un grande giocattolo, da piccolissimi facciamo la gara con papà a chi fa andare la pietruzza più lontano e sistematicamente vinciamo noi, ma crescendo giocando al saltello delle pietre sull'acqua ecco che vince lui, perchè sa di doverci insegnare a perdere. Il gioco con il mare continua in un crescendo, impariamo a nuotare poi a subacquare, infine tutti gli sport possibili e imaginabili, dal serf a oofshore, dalla barchetta a vela al trimarano; una continua sfida con se stessi e con il mare.Il mare, da nostro amico giocattolo, è anche un nemico, un mezzo di lavoro e di nutrimento, ad esso dovremmo tanto rispetto, ma cosa facciamo?Con il nostro progresso, la rivoluzione industriale, la voglia di possedere sempre di più; abbiamo rovinato le coste e con l'erosione, ma sopratutto con l'inquinamento.Le piogge acide e gli scarichi industriali, hanno avvelenato le acque e con essi i pesci che accumulano nelle loro carni mercurio e piombo.L'effetto serra sta sciogliendo la banchisa e i ghiacciai, eppure facciamo molto poco per fermare tutto ciò.Il mio intervento è durato più di novanta minuti e i ragazzi attenti mi hanno rivolto tante domande, forse alcune semplici, ma altre no e mi sono lasciato trascinare dal fervore per dimostrare come non è giusto chiudere gli occhi.Tornerò presto da loro per la conclusione del loro progetto e per ricaricarmi della loro giovinezza.