AL k5III

la mia Runa


Eccomi che ancora una volta ho preso il mio cavallo, la spada  e la parte vichinga che c'è in me, quella che già altre volte è andata a muso duro a scontrarsi  contro il "nemico". Ma questa volta è diverso: ho con me un amuleto, ho appeso al collo la mia Runa che mi da forza e coraggio e mi fa sentire invincibile.  Avvicino la mano al petto e sento la mia Runa e sento il mio Cuore che mi dicono cosa fare: mi dicono che la spada non serve più che adesso ho a disposizione delle nuove armi più potenti e irresistibili. Con l'aiuto della mia runa dal mio cuore sento che partono gli ordini,  controllo la battaglia e  faccio pratica con il perdono, la comprensione e la gratitudine. Sento già di aver vinto. Grazie Al
 Tratto dal poema VǪLUSPÁLA PROFEZIA DELLA VEGGENTEnel carme, "La Canzone dell’Eccelso"
"Io so che sono stato appeso al tronco scosso dal vento nove notti intere,da una lancia ferito e sacrificato a Odino,io a me stesso,su quell'Albero che nessuno sa da quali radici s'erga.Con pane non mi hanno saziato né con corni potori:in basso spiai guardando.Trassi le Rune, cantando le trassiE ricaddi di la'.Nove possenti incantesimi presi dall'illustre figlioDi Bolthorr, padre di Bestla...E presi a germogliare e divenni saggio..."Odino-uomo si trasforma in Odino-dio facendoci intravedere il percorso di autorealizzazione di un uomo votato alla Conoscenza e alla Coscienza attraverso il sacrificio, il digiuno, la solitudine e la morte, che è morte iniziatica.Al termine di questo Viaggio egli raccoglie i frutti: le Rune, che sono la chiave nord-europea dei misteri universali, strumenti sciamanici particolarmente adatti alla visione nordica del mondo.