INTRO
Dopo aver terminato con entusiasmo il suo primo ciclo di apprendimento il piccolo AL era pronto per la sua prima missione interstellare... doveva solo attendere l'arrivo della chiamata con il luogo di destinazione... Questa non tardò ad arrivare.
Nel pianeta terra un uomo e una donna hanno deciso di far nascere un nuovo essere umano.
L'uomo e la donna, pur non sapendo niente di astrologia e di meccanica celeste, programmarono il concepimento così che la nuova nascita avvenisse sotto il segno del toro, istintivamente sentivano che maggio era il mese giusto perchè il loro bambino vedesse per la prima volta la luce.
Non potevano sapere che tutto era già deciso e che niente sarebbe successo per caso.
Al era pronto in trepida attesa quando gli arrivò il messaggio dal centro di smistamento: destinazione pianeta terra.
Ecco che subito dopo che l'ovulo venne fecondato Al era già a destinazione. Si trovava all'interno di un essere umano e più precisamente nella prima cellula formatasi dopo il concepimento.
Come mai era stato mandato proprio lì e quale era la missione che avrebbe dovuto compiere? Al non si poneva nessuna di queste domande, lui sapeva che avrebbe fatto la cosa giusta al momento giusto, così gli era stato insegnato, per questo anche io non avanzerò per ora nessuna ipotesi ma rivivrò con lui e con voi questa avventura...
Con dei piccoli racconti attraverserò il percorso compiuto da Al e dall'umano che lo accompagna, dall'inizio sino al loro stato attuale. Cercando di descrivere metaforicamente quelli che sono stati i momenti cruciali da loro vissuti e in che modo gli hanno superati.
Ad ogni racconto seguirà una descrizione con il punto di vista da parte della scienza della mente e da parte della scienza dello spirito.
... solo alla fine...
scopriremo che Al è ancora dentro di me e dentro ognuno di voi.
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Post n°9 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da al.K5
Eccomi che ancora una volta ho preso il mio cavallo, la spada e la parte vichinga che c'è in me, quella che già altre volte è andata a muso duro a scontrarsi contro il "nemico". Ma questa volta è diverso: ho con me un amuleto, ho appeso al collo la mia Runa che mi da forza e coraggio e mi fa sentire invincibile. Avvicino la mano al petto e sento la mia Runa e sento il mio Cuore che mi dicono cosa fare: mi dicono che la spada non serve più che adesso ho a disposizione delle nuove armi più potenti e irresistibili. Con l'aiuto della mia runa dal mio cuore sento che partono gli ordini, controllo la battaglia e faccio pratica con il perdono, la comprensione e la gratitudine. Sento già di aver vinto. Grazie Al
nel carme, "La Canzone dell’Eccelso" Odino-uomo si trasforma in Odino-dio facendoci intravedere il percorso di autorealizzazione di un uomo votato alla Conoscenza e alla Coscienza attraverso il sacrificio, il digiuno, la solitudine e la morte, che è morte iniziatica. |
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