Quando mi trovo di fronte ad un'opera artistica, mi domando sempre se l'osservatore, può percepire i connotati dello stato mentale dell'artista, quindi viverne la condizione, per esempio attraverso un quadro, ma anche per qualsiasi manifestazione dell'umano pensiero.L'arte è espressione diretta dell'anima, e proprio per questo la sua natura è sfuggente dalle censure di un io culturalmente inquisitore e condizionatore.Io credo che la risposta sia positiva.Certo che più tecnica psicologica si possiede più balzano agli occhi le sfumature caratteriali , di personalità, fino a percepire se presente il disagio. L'arte è sia mezzo, sia fine delle nostre esternazioni, aldila di ciò che coscientemente intendiamo affermare con l'opera, quindi penso che sia solo una questione di ottica, di angolazione di visuale.Attraverso una nostra creazione, possiamo inquadrare le nostre emozioni in un ambito ben definito ma non sarà mai l'unica chiave di lettura, sia del mezzo che del fine.Mi piacerebbe essere erudito in psicologia e scienze affini, proprio per captare le relazioni di causa-effetto, delle nostre azioni.
