AMARE DAVVERO

Post N° 90


Vedere la fonte delle proprie emozioni“Quando sorge uno stato d’animo avverso o favorevole verso qualcuno, non proiettarlo sulla persona in questione, ma rimani centrato.”Se sorge dell’odio o dell’amore, che cosa facciamo? Lo proiettiamo sull’altra persona. Se provi dell’odio per un essere, nel tuo odio ti dimentichi completamente di te stesso: l’altro diventa il tuo oggetto. Se proietti il tuo amore o il tuo odio dimenticando completamente il tuo centro interiore l’altro diventa il centro!La tecnica consiste nel non proiettare sull’altra persona le proprie emozioni, ricordandosi che siamo noi la fonte di quell’emozione, o di quel sentimento.“Io ti amo. La sensazione ordinaria è che tu sia la fonte del mio amore. In realtà le cose non stanno così:io ne sono la fonte tu sei solo uno schermo sul quale io proietto il mio amore. Tu sei un semplice schermo, io proietto il mio amore su di te e dico che sei tu la fonte del mio amore. Questa è una finzione: sono io che raccolgo la mia energia d’amore e la proietto su di te. In quell’energia d’amore proiettata tu diventi degno d’amore, per qualcun altro potresti non esserlo, per qualcun altro potresti essere odioso.”L’essere umano proietta continuamente sugli altri i propri stati d’animo, la tecnica che qui proponiamo dice: “Quando sorge uno stato d’animo avverso a qualcuno o favorevole a qualcuno, non proiettarlo sulla persona in questione.”Il segreto è restare centrati: noi siamo la fonte, quindi non ha senso spostarsi verso l’altro, occorre dirigersi verso la fonte. Quando proviamo odio, non si dovrebbe andare verso l’oggetto ma verso il punto da cui l’odio sta affiorando – non andare verso la persona su cui l’odio si sta riversando, ma spostandosi verso il centro dal quale proviene – muoversi verso il centro, verso l’interno, usando l’odio, l’amore o qualsiasi altra emozione come un viaggio verso il proprio centro interiore, arrivando alla fonte.Qualcuno ti ha insultato e la tua rabbia esplode improvvisamente, si riversa sulla persona che ti ha offeso: subito proietti su di lei tutta la tua rabbia, ma quella persona non ha fatto nulla, con un comportamento ha solo aiutato la tua rabbia a manifestarsi…la rabbia è solo tua! Una stessa persona che non prova tale sentimento, posto davanti alla medesima situazione, non reagirà nello stesso modo. Se andassi da un Buddha o da Gesù ad insultarli non scateneresti in loro alcuna rabbia, quindi occorre precisare che – l’altro non è la fonte del nostro stato d’animo – la fonte è sempre dentro di noi. L’altro colpisce la fonte, ma se dentro di te non c’è rabbia non può manifestarsi. Se colpisci un Buddha ne uscirà solo compassione perché tutto il suo essere è pervaso da questo sentimento.