Post n°59 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da cartolinanuova
La riapertura al culto della chiesa di Santo Stefano dopo i lavori di restauro, avvenuta il 19 marzo 2006, fu ricordata con una cartolina ed un annullo riproducenti lo stemma in pietra dell’omonima Arciconfraternita posto al di sopra dell’ingresso principale, ossia un’anfora con i lapilli del martirio che reca inciso il motto “Dulces et nomine digni” (Dolci e degni del nome). Più in basso l’iscrizione in latino apposta su una lapide (“Rinnovarono questo tempio unitamente ai sacerdoti i confratelli che con la guida di Stefano respingono in lotta le anime dannate. Nell’anno del Signore 1586”) commemora la ricostruzione della chiesa, notevolmente danneggiata in seguito al sacco di Molfetta dal 18 al 21 luglio 1529 per mano dei Francesi. |
Post n°58 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da cartolinanuova
Il dipinto raffigurato è “L’Orazione di Gesù nell’Orto” di Corrado Giaquinto, custodita nel Museo del Prado di Madrid. Giaquinto era, insieme a Giambattista Tiepolo, l’unico pittore italiano presente in un contesto filatelico di celebri maestri quali Pedro de Campanã, El Greco e Bartolomè Esteban Murillo. Disponendo le cartoline di questa serie secondo l’ordine precedentemente indicato, si compone al centro il volto del “Cristo alla colonna” recato in processione il Venerdì Santo. |
Post n°57 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da cartolinanuova
L’attuale statua di “Gesù nell’Orto”, di cui è riprodotto il particolare dell’angelo che regge il calice, ha sostituito in processione dal 1859 l’originale simulacro ligneo cinquecentesco irrimediabilmente deteriorato dal tarlo, di cui ripete lo stile e la postura. Secondo quando si tramanda venne realizzata a Napoli dallo scultore Gaetano Larocca; la spesa risultò di 200 ducati, corrispondenti all’epoca a 850 lire ossia a g. 246,77 di oro fino. Nell’imminenza del primo venerdì di Quaresima, della visita ai “Sepolcri” e della processione dei “Misteri”, la statua è adornata con folti rami d’olivo carichi di frutti maturi, provenienti da alberi selezionati in precedenza e indi protetti, che al termine del rito vengono suddivisi tra i confratelli e devotamente custoditi. |
Post n°56 pubblicato il 15 Dicembre 2009 da cartolinanuova
I simulacri di “Gesù nell’Orto” e di San Pietro, che aprono le processioni rispettivamente del Venerdì e del Sabato Santo, sono portati a spalla dagli iscritti alla Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo, il cui vestiario consta di camice e cappuccio bianchi, mozzetta bianco-crema decorata con fiorellini sparsi, cingolo e fiocco rosso-bruno e laccio al collo dello stesso colore da cui pende un medaglione argentato riproducente la Madonna Assunta in Cielo. La Confraternita sorse verso la fine del XVIII secolo presso la chiesa della SS. Trinità ad opera di devoti che ivi si riunivano per la recita serale del Rosario e l’esercizio delle funzioni religiose nei giorni festivi. Costituitasi formalmente il 10 giugno 1812 e riconosciuta giuridicamente il 22 marzo 1815, ha sede presso la parrocchia di San Gennaro; annovera tuttora tra gli iscritti una consistente rappresentanza di proprietari terrieri e coltivatori diretti. |
Post n°55 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da cartolinanuova
In occasione della Quaresima 2006 fu edita una serie numerata di quattro cartoline sul tema “I Cinque Misteri secondo gli artisti molfettesi” dedicata al simulacro di “Gesù nell’Orto”. La prima cartolina riproduce l’opera “L’apparizione 2006” di Michele Zaza; evidente è l’ispirazione alla statua anzidetta. All’affermato pittore concittadino è dedicato un ampio spazio nel terzo volume del noto manuale di Storia dell’Arte di Carlo Giulio Argan è il solo molfettese, oltre a Corrado Giaquinto, menzionato in questa prestigiosa pubblicazione. |
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