AMSTEL

Mutazioni dell'albero


Sotto l'albero il mio primo pensiero inseguiva già il secondo, che non voleva manifestarsi. Io avevo paura. Presi il tuo polso e sentì i battiti... Il tuo polso era calmo, a confronto il mio era la grancassa di una band rock. Mi alzai, lasciandoti riposare, inseguendo il vento, mai troppo lontana mi tenne il tuo pensiero, mai troppo vicina mi tenne l'altro che immediatamente lo seguiva.  Un inseguimento che non ebbe fine, fino a quando davanti ai miei piedi nudi ricomparve il filo del ragno. Grazie cielo, sai far piovere quando meno me l'aspetto, cose meravigliose a cui non pensavo più. Tu dormivi io vegliavo i tuoi sogni. Io ti pensavo, sperando che tu mi sognassi. Se mi avvicinavo troppo ti saresti svegliato, ti pensavo da qui, con il mio sogno pronto a dare il cambio al tuo.