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I folletti

Il folletto è un personaggio fantastico della tradizione popolare che vive nelle fiabe e nelle leggende. E' una minuscola creatura magica del folklore, mediterraneo, europeo e nordico. Il termine deriva per sincretismo linguistico tra i volgari  folle, e forse folata, e l'arabo farfar.
Si presenta come un essere buffo, veloce e sfuggente, piccolo e agile, ma anche come un turbine di vento, un misterioso burlone.
Ha un viso da fanciullo, capigliatura lunga e ricciuta, coperta da un berrettino a sonagli. Indossa un saio scarlatto e scarpe di cristallo.
Abita in tane, nei boschi di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Non ci tiene a farsi vedere ed è bravissimo a nascondersi e sa rendersi invisibile. Ha un carattere terribilmente dispettoso e si offende con facilità. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti, in quanto ama giocare scherzi alle bestie delle stalle, come intrecciare le criniere ai cavalli, poi scompigliare i capelli delle belle donne, strappare le coperte a chi dorme, disordinare gli utensili e gli oggetti delle case e molestare le persone povere di spirito. Ama gli animali e si diverte a cavalcare le rane.

 
Creato da: amigdala.t il 28/04/2008
UNA FIABA PER OGNI BIMBO

 

 
Il sole e la luna... un ... »

Riflettere sulla diversità: il brutto anatroccolo

Post n°2 pubblicato il 28 Aprile 2008 da amigdala.t

La fiaba del brutto anatroccolo è fra le mie preferite.
Offre un insieme di spunti educativi e occasioni di riflessioni multiple per i nostri piccoli. E' da sempre considerata una metafora delle difficoltà e può essere raccontata ai bambini per rinforzare l'autostima, far accettare eventuali momenti difficili, o differenze che li dividono dal gruppo, accogliere qualcuno diverso, educandolo alla tolleranza e alla convivenza, insegnando addirittura ad essere orgogliosi di tali aspetti, considerandoli come un vero dono.

Aspetti rilevanti della storia
L'anatroccolo è grigio, grande e goffo. Il suo corpo è irregolare, non armonioso e sgraziato. Il piccolo è decisamente "fuori luogo" nel gruppo di appartenenza.
Dunque a livello sociale è perseguitato e insultato da tutti, per cui decide di scappare via. 
L'anatroccolo vaga senza meta e non trova nessuno che lo voglia. Psicologicamente è debole e non riesce a riscattarsi, ma si lascia sopraffare dal gruppo.
Nella prima parte della storia appare "sconfitto", in realtà la sua inferiorità è solo apparente, inoltre è di carattere "buono" e quindi anche quando diventerà un cigno bellissimo non si mostrerà superbo e vendicativo, ma resterà se stesso nell'animo.

Questo viaggio triste nella differenza ha comunque un valore positivo, perchè riporta l'anatroccolo a riappropriarsi della propria identità, riprendendosi il diritto di essere venuto al mondo.
Sentirsi diversi non è mai piacevole per nessuno. Fortunatamente ci sono persone tolleranti, intelligenti ed accoglienti che danno sostegno a chi, per qualsiasi motivo, si sente diverso o in difficoltà.

Il messaggio più profondo della storia è ovviamente quello del valore rilevante di ciascuno di noi, che spesso, a causa delle condizioni e del contesto di vita, non può emergere ed essere "riconosciuto".
Riflettiamo ed educhiamo i nostri bimbi alla tolleranza, al rispetto dell'altro, all'amore per se stessi a prescindere dalle eventuali diversità, perchè dentro ciascuno, anche se spesso non si vede, c'è sempre e comunque uno splendido cigno.

 
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Commenti al Post:
pulce967
pulce967 il 29/04/08 alle 21:03 via WEB
La diversità esiste perchè la creiamo noi, perchè viviamo in un mondo in cui si preferisce distinguersi da chi ci sta accanto, piuttosto che stargli vicino. Se la diversità lambisse il nostro cuore e s’innamorarasse di noi, ci insegnerebbe il valore dell’uguaglianza come fa un maestro, facendoci capire che non sussistono diversità nel regno dell’amore.
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amigdala.t
amigdala.t il 29/04/08 alle 23:50 via WEB
Certo, bisognerebbe sempre e comunque aver ben saldo il valore dell'uguaglianza nel rispetto della "diversità".
(Rispondi)
 
damiro0
damiro0 il 05/05/08 alle 09:28 via WEB
ciao:) buongiorno e buon inizio settimana:) Finalmente e' arrivato il caldo che bello si va al mare(anche se io gia' ci vado sempre) Complimenti per il blog. E vero cio' che dici sull uguaglianza ma nella nostra realta' non e' cosi . un abbraccio e tanti sorrisi ^_____________^
(Rispondi)
 
damiro0
damiro0 il 28/06/08 alle 10:29 via WEB
Ciao Buongiorno)))) Passa da me nel mio blog C e' un premio per te con tanto piacere. buon fine settimana abbracci e sorrisi ^________________^
(Rispondi)
 
Keith_Gabri
Keith_Gabri il 25/07/08 alle 23:29 via WEB
buonasera! il bello delle favole come questa è che vanno benissimo anche per gli adulti, per molti adulti! non so se può considerarsi una favola ma quella che preferisco è il piccolo principe ^^. se ti passa a fare una visita al mio blog..di favole non ce ne sono però :D
(Rispondi)
 
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BAMBINI PER UN MONDO MIGLIORE

Se il bambino vive nella critica, impara a condannare.

Se vive nell'ostilità, impara a litigare.

Se vive nella paura, impara ad essere apprensivo.

Se vive nel ridicolo, impara la timidezza.

Se vive nei capricci, impara l'intolleranza.

Se vive nella superficialità, impara l'indifferenza.

Se vive nella lealtà, impara la correttezza.

Se vive nella condivisione, impara la generosità.

Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.

Se vive nella tolleranza, impara la pazienza.

Se vive nell'onestà, impara la giustizia.

Se vive nell'amore, impara ad amare

e a costruire per tutti un mondo migliore.

(Dorothy L. Nolte)

 

Gli gnomi


Gli gnomi sono creature benevole e sagge, simili a uomini minuscoli. Sono baffuti e barbuti, vecchi e burberi, alti poco più di un palmo e vivono a lungo. Sono piccoli e tozzi con una forza ben 7 volte superiore a quella dell'uomo. Corrono molto veloce e i loro salti sono enormi. Indossano caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano. Dimorano nei boschi, in miniere, grotte cristalline, nei  tronchi degli alberi e nelle caverne, vivono sotto terra e custodiscono tesori.
Come quasi  tutti gli abitanti del piccolo popolo, gli gnomi hanno un legame molto intenso con la natura che li circonda, tanto da arrivare a vivere in simbiosi con essa. Nutrono un profondo rispetto per la flora e la fauna e intervengono in suo aiuto quando se ne presenta l’occasione.
Il loro nome deriva dalla radice greca gnosis cioè “conoscenza”: essi conoscono e comprendono il linguaggio degli animali, si dedicano a curare gli animali della foresta, conoscono gli usi medicinali delle erbe, allevano capre e preparano biscotti. L’attività lavorativa degli gnomi è principalmente legata al mondo dell’artigianato. Ogni gnomo ama costruire con le proprie mani tutto ciò che gli serve: dagli utensili più minuti a strumenti più elaborati.

La compagnia, la birra ed il raccontarsi storie sono spesso accompagnate da un’usanza definita dagli gnomi “rilassante”, quella di fumare la pipa. Ogni gnomo ha una pipa personale ricavata dalla lavorazione di un tronchetto di noce o di faggio.

 

 

 

 

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