SCUSA SE MI INCAZZO

Un'altra genialata.


 Le classi ....."differenziate"!Geniale, non c'è che dire ...in effetti questi stranieri danno abbastanza noia !!!!!Sono le 15.30, è un pomeriggio qualunque, 21 creature in classe .Lezione di inglese......where are you from? Nella mia classe c'è un vario e validissimo assortimento di nazionalità di origine e in tutta la scuola siamo quelli che ne possono vantare meno.I'm from...... Marocco, Algeria, Albania, Cina, Tunisia, Bangladesh. Facciamo il giro di domande e risposte .... arriviamo a lei ... è uno scricciolo, minuta, bionda, capelli lisci lunghissimi, due occhi enormi e un visino angelico, è proprio una bella bambina.In realtà, citando gli articolo31 (
 certoooo ...ascolto solo musica colta  
) SEMBRA ACQUA, MA E' GRAPPA.....E' UN LITRO DI NITRO CON LA MICCIA CORTA.Le viene rivolta la domanda ....esita un attimo....un suo compagno in un impeto di solidarietà, per toglierla dall'impiccio le suggerisce la risposta “I'm from Italy” e lei ... seria seria...sbuffando precisa “Ma quando mai ???? Io sono di Pompei !”Aperta e chiusa la parentesi ironica. Nelle nostre classi convivono serenamente una miriade di culture ed è verissimo che per le insegnanti, l'arrivo di un bambino straniero ex novo, rappresenta una mole di lavoro aggiuntivo, ma, mai al mondo potrei desiderare di avere classi passate al setaccio circondate dal filo spinato.Mai potrei rinunciare agli scleri che mi ha fatto fare Kebir, sradicato dal Marocco e inserito in corso d'anno, ai tempi in cui le vocali per lui erano solo uno scarabocchio illegibile su un foglio. Mai potrei rinunciare alla voglia di togliersi le scarpe di Romi&Milcia, le due gemelline rom che tentavano di baciarmi la mano ogni volta che entravo in classe.Mai potrei rinunciare alle treccine di Fatu che mi mostra le foto dei nonni rimasti in Camerun con gli occhi lucidi, allo sguardo luminoso di Asshia che mi mostra con orgoglio i disegni sulle mani fatti con l'hennè, al sorriso di Ahiten mentre mi insegna a dire “ti voglio bene” in turco. E altri mille esempi potrei tirar fuori dalla scatola dei ricordi.Mai potrei rinunciare all'idea di vederli crescere insieme, rispettandosi e aiutandosi gli uni con gli altri.Nella scuola in cui lavoro da 3 anni, la percentuale di stranieri rasenta il 70% e io ringrazio il cielo per questo. Ho imparato tanto da loro e non ce la faccio a pensarli relegati in una classe “differenziata” . Giuro ....non ce la faccio!!!!!