Tace la ruspa , e dalla nuvola di polvere che lenta si dissolve , montagna di detriti al tuo posto appare.Addio, PALAZZO Vitale ,non eri ammalato, né ferito, né tanto meno morente,ma fino ad ieri tenevi il passo e tra i nostri palazzi eri uno dei più belli. Tutti hanno visto, non volevi morire,ma nessuna spese una parola per tecosì ché in un’impari lotta ti sei battutocontro braccia d’acciaio e colate di cemento. Nei nostri occhi….. l’immagine viva della tua antica fierezza, le tue alte pareti, il tuo cortile, gli archi , i casoni , il tuo giardino.Bello con la tua aria seria e borghese,solenne e dolce ci hai visto crescere. Mai invadente e mai arrogante, d’essere crispanesi ci hai riempiti d’orgoglio..Adesso che “la civiltà” con leggi, norme e cavilli,ti ha ridotto in polvere senza lasciar intendere quale fosse la tua colpa.Adesso che “ il progresso” ha divorato l’ennesima sua vittima ,sulle tue macerie non sorgerà un pari tuo in bellezza,ma un qualcosa che, fuggendo l’arte e l’armonia , creerà per pochi l’agognata ricchezza. Sia chiaro: il nostro non è un dito puntato ma un grido di dolore che sa di protesta. Il tuo destino e la tua fine hanno visto tanti far la loro parte.Che giusto o sbagliato sia stato, sarà la Storia a dirlo . Ma si sa la Storia fa giustizia alla memorianon a te né a noi, testimoni del momento. A sentenziar la tua fine è stata la politica che fa cronaca e mai Storia,che baratta la Bellezza con la ricchezza , che distrugge la Memoria per il profitto. A ridurti così la nostra indifferenza , la nostra avidità , i nostri silenzi , le nostre paure.E solo adesso che sgomenti guardiamo le tue macerie ci sentiamo come orfani, privati di un pezzo della Memoria e Storia nostra. Ci sia di lezione la tua fine, c’induca a preservar nostra Memoria, nostra Dignità e nostra Storia: La Politica faccia la Storia e non più cronaca, non baratti più la Bellezza con la ricchezza, non distrugga più la Memoria per il profitto. Van bene ruspe e betoniere , ma non per cancellare Storia e Memoria. Quelle di un Popolo: il nostro, quello Crispanese.. nu’ crispanese verace
“ADDIO, PALAZZO VITALE”
Tace la ruspa , e dalla nuvola di polvere che lenta si dissolve , montagna di detriti al tuo posto appare.Addio, PALAZZO Vitale ,non eri ammalato, né ferito, né tanto meno morente,ma fino ad ieri tenevi il passo e tra i nostri palazzi eri uno dei più belli. Tutti hanno visto, non volevi morire,ma nessuna spese una parola per tecosì ché in un’impari lotta ti sei battutocontro braccia d’acciaio e colate di cemento. Nei nostri occhi….. l’immagine viva della tua antica fierezza, le tue alte pareti, il tuo cortile, gli archi , i casoni , il tuo giardino.Bello con la tua aria seria e borghese,solenne e dolce ci hai visto crescere. Mai invadente e mai arrogante, d’essere crispanesi ci hai riempiti d’orgoglio..Adesso che “la civiltà” con leggi, norme e cavilli,ti ha ridotto in polvere senza lasciar intendere quale fosse la tua colpa.Adesso che “ il progresso” ha divorato l’ennesima sua vittima ,sulle tue macerie non sorgerà un pari tuo in bellezza,ma un qualcosa che, fuggendo l’arte e l’armonia , creerà per pochi l’agognata ricchezza. Sia chiaro: il nostro non è un dito puntato ma un grido di dolore che sa di protesta. Il tuo destino e la tua fine hanno visto tanti far la loro parte.Che giusto o sbagliato sia stato, sarà la Storia a dirlo . Ma si sa la Storia fa giustizia alla memorianon a te né a noi, testimoni del momento. A sentenziar la tua fine è stata la politica che fa cronaca e mai Storia,che baratta la Bellezza con la ricchezza , che distrugge la Memoria per il profitto. A ridurti così la nostra indifferenza , la nostra avidità , i nostri silenzi , le nostre paure.E solo adesso che sgomenti guardiamo le tue macerie ci sentiamo come orfani, privati di un pezzo della Memoria e Storia nostra. Ci sia di lezione la tua fine, c’induca a preservar nostra Memoria, nostra Dignità e nostra Storia: La Politica faccia la Storia e non più cronaca, non baratti più la Bellezza con la ricchezza, non distrugga più la Memoria per il profitto. Van bene ruspe e betoniere , ma non per cancellare Storia e Memoria. Quelle di un Popolo: il nostro, quello Crispanese.. nu’ crispanese verace