Crispano a Destra

IL TEMPO DELLE SCELTE


Caro amico, ti ringrazio per aver accettato il mio invito certo che saprai cogliere nel mio intervento ulteriori elementi di discussione o di critica nei confronti di chi come me sta cercando una soluzione che vada oltre i partiti per risolvere i gravi problemi di cui soffre il nostro paese, all’indomani della gestione commissariale seguita allo scioglimento del Consiglio Comunale. Comprendo l’amarezza, comprendo un po’ meno le reazioni rabbiose, fuorvianti ed intolleranti di quanti non condividono tale mia scelta, per altro non definitiva, ed in un momento in cui nulla è stato deciso.A questi amici desidero ricordare che talvolta è doveroso sacrificare anche le amicizie più consolidate per fare dei i valori della verità, della giustizia e del bene comune , valori condivisi. A questi amici potrei ricordare di avere mille ed uno motivi per formulare sostanziali riserve sul comportamento politico di alcuni tra i maggiori responsabili dei partiti del centrodestra crispanese. Ma non mi ergo in cattedra per fustigare alcuno: è questa, una cultura che non mi appartiene, anche se pago , talvolta, un prezzo molto alto sia in termini politici che personali.. Se non mi comportassi cosi mancherei di rispetto non solo ai cittadini di Crispano , che da anni mi onorano della loro stima e del loro rispetto, ma anche al mio partito , che è e rimane Alleanza Nazionale : l’unico ( M.S.I.- D.N. - A.N. ) che, a Crispano, da circa quarant’anni è stato sempre , politicamente parlando, avversario duro e tenace ma anche corretto e leale dei partiti di sinistra e di centro-sinistra, anche quando essere e dichiarasi di destra non era facile per non dire pericoloso.Ricordo queste cose a tutti voi ed in particolare all’amico, credo di Forza Italia (intervento nr 78 ) , che ha raccontato in modo alquanto distorto, strumentale e fuorviante la storia politica di Crispano dal 1994 ad oggi. Bastava ch’ egli chiedesse notizie più precise e dettagliate all’amico Pasqualino Capasso, profondo conoscitore dei vizi e delle virtù della politica crispanese, per dare più credibilità al suo, per certi versi lacunoso, inacerbito ed arcano, racconto.Ma non credo sia questo il momento delle polemiche. Piuttosto, auspico la maturità e la capacità necessaria per indirizzare l’azione politica dei partiti del centrodestra verso obbiettivi condivisi : il ripristino della legalità nell’attività amministrativa e la soluzione dei problemi della gente. Ed è in tale ottica che invito il popolo del centrodestra a leggere il mio personale impegno per la formazione di una lista civica per la prossima legislatura, non avendo, al momento, elementi concreti e sufficienti per pensare che tali obbiettivi siano alla portata dei soli partiti di centrodestra. Né, sia ben chiaro, sono disponibile a sacrificare tali obbiettivi per calcoli politici personali.Alla luce di queste mie doverose precisazioni , forse, dal mio intervento fatto durante un convegno promosso dall’associazione culturale “ RADICI ” , possono emergere non solo auspicabili momenti di forte critica, ma anche momenti di necessaria riflessione. Penso alla nascita di una lista civica che si pone l’obbiettivo di contrastare, efficacemente e con buoni margini di successo, il ritorno al governo del paese di quella lobby politico-affaristica-clientelare rappresentata da alcuni tra gli ex diessini . Penso alla possibilità di governare bene il paese e nell’interesse di tutti i cittadini, insieme, non solo, a coloro che per la prima volta vorranno impegnarsi sul piano amministrativo per il proprio paese, ma anche insieme a quei politici “ datati e targati” che mostrano di aver chiuso, al di là di ogni ragionevole dubbio, con l’esperienza mortificante e fallimentare sul piano politico, morale ed amministrativo dell’ex giunta Esposito. Al riguardo mi chiedo e chiedo a voi : quali elementi certi abbiamo, oggi, noi del centrodestra per poter escludere a priori ed in modo tassativo, che nel centrosinistra ci possano essere persone con cui condividere un modo nuovo di far politica per il bene comune? E poi perché non provare a cogliere questa occasione, unica ed irripetibile, di una lista civica eterogenea nelle componenti ma omogenea negli obbiettivi, per allargare il consenso e l’interesse verso i partiti e la cultura di centrodestra, che a Crispano, comunque non è mai stata preminente?Penso infine alla responsabiltà di dare ai giovani crispanesi che desiderano impegnarsi in politica la possibilità di crescere e confrontarsi in un clima più sereno e più rispettoso delle idee altrui, mondato da quelle nefaste scorie di esasperati personalismi che avvelenano la politica crispanese ed i rapporti tra persone fin dagli anni sessanta .Forse è anche questo uno dei motivi che hanno allontanato i giovani dalla politica in tutti questi anni.Ma andiamo con ordine e leggiamo insieme alcuni passaggi del mio intervento corredato da doverose precisazioni :“ ….. desidero scuotere le acque della politica lanciando una proposta destinata a far discutere: una lista civica per riscattare e ricostruire un paese messo in ginocchio dal malgoverno di un centrosinistra che negli anni 90 condannò il Comune al dissesto finanziario e nel 2005 allo scioglimento del Consiglio Comunale.…Crispano non riesce più ad emozionarsi né a scandalizzarsi : non parla, balbetta; non si ribella, si dimena. Le hanno portato via la dignità e la coscienza di borgo rurale per farne un paese senz’anima, senza passato, senza futuro. Al suo capezzale : l’indifferenza di una classe dirigente egoista e timorosa e l’arroganza di una classe politica ingorda ed affarista. Chi può scappa, chi resta la sopporta, chi arriva non l’ama né la rispetta. Ed è cosi che anche i giovani crispanesi si sono arresi , ormai Crispano rischia di non essere più un paese.Sono queste riflessioni amare di un giovane che mettono sotto accusa la classe politica e dirigente crispanese , che , alfine, deve interrogarsi a dare risposte al giovane anonimo amico, cosi come deve interrogarsi sul perché la nostra festa del Giglio, da sacra qual’era è finita per diventare sui giornali , famigerata. Oppure perché è fallita la zona industriale.Saluto tutti i presenti e ringrazio l’associazione Radice che ha voluto questo convegno per promuove, superando l’appartenenza politica, un momento di riflessione, di discussione e di proposta per la soluzione dei non pochi problemi che interessano il nostro paese alla vigilia delle prossime elezioni amministrative e dopo l’esperienza di una gestione amministrativa commissariale resosi necessaria a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale.……siamo convinti che i problemi di cui soffre Crispano sono tanti e non di facile soluzione. Siamo convinti che alcuni di questi problemi non nascono solo nel recente passato ma hanno origini lontane. Siamo convinti che tentare d’individuarne, oggi, le cause e le responsabilità , per quanto importante, non sia qualcosa che si debba fare adesso. Oggi non c’è, nel paese e nei partiti la serenità necessaria per arrivare a spiegare i fatti in modo obbiettivo. Oggi molti tra di noi, convinti delle proprie ragioni, non sono disponibili a ceder sulle proprie convinzioni. Oggi , nessuno, neanche i principali responsabili vogliono assumersi la responsabilità morale di quanto è successo.Sia ben chiaro , Alleanza Nazionale non è disponibile a minimizzare i danni morali, culturali , sociali ed economici arrecati alla nostra comunità da quella cultura clientelare ed affaristica che ha caratterizzato l’attività amministrativa del centro sinistra in questi ultimi anni , ma , in questo momento, c’è una esigenza preminente ed inderogabile. Siamo e sono consapevole che prima di appartenere ad un partito sentiamo e sento di appartenere ad un paese, il nostro paese. Ed in questo momento il nostro paese è in ginocchio e ci chiede e mi chiede un alto senso di responsabilità, ci chiede e mi chiede di superare gli egoismi e le rivendicazioni personali e politiche, ci chiede e mi chiede un atto di umiltà e di coraggio per cercare di mettere insieme le forze sane presenti nel nostro paese per rispondere alla richiesta di riscatto da una gogna mediatica che non meritiamo, alla necessità di riappropriarci della nostra dignità di gente onesta e laboriosa, all’esigenza di riavvicinare i giovani alla politica, al dovere di perseguire la crescita sociale, culturale ed economica nel solco della legalità e della solidarietà e del bene comune.Siamo e sono , quindi, qui per metterci al servizio del nostro paese e lo vogliamo fare insieme a tutti coloro che sono disposti a battersi per la costruzione di un paese migliore per i nostri ragazzi , per i nostri figli, per le nostre famiglie.Impresa non facile, certamente, ma abbiamo ed ho il dovere di provarci fino a quando ci saranno condizioni e prospettive certe. Salvo poi riproporre, se necessario, la battaglia per gli obbiettivi e le finalità esposte da quelle posizioni politiche che da sempre ci appartengono e delle quali andiamo fieri.Ed affinché il mio intervento non sia inteso come una serie di enunciazioni astratte e banali, desidero ricordare che già da qualche settimana pubblicamente stiamo parlando alla gente del nostro programma e della nostra indisponibilità a fare alleanze con coloro i quali hanno la vocazione di fare della politica un mezzo per fare affari e rifocillare clientele. Abbiamo, infine, anche detto della nostra disponibilità per una lista civica perché, in questo particolare momento, la riteniamo essere una soluzione necessaria per cercare di voltare pagina sul modo di amministrare nell’interesse e per il bene comune: una sorta di patto di legislatura per riscattare il nostro paese.Lista civica, quindi, se possibile : con un programma credibile, una squadra fatta di persone capaci ed affidabili ed un sindaco capace di garantire il programma e di saper mediare tra le composite anime di una lista civica che dovrà operare in una realtà complessa per impedire il ritorno del malgoverno e per ricostruire un paese nel solco della legalità , della democrazia e della solidarietà.Questo è quanto noi auspichiamo a circa sette mesi dalle prossime elezioni amministrative . Questo è quanto, crediamo, il paese si aspettava di sentire da noi. Questo è quanto noi abbiamo sentito il dovere di dirvi, con chiarezza .Detto questo dico ai presenti di non tardare nel mostrare l’eventuale disponibilità per un percorso comune. Noi non possiamo aspettare, i problemi della gente non possono più aspettare. I nostri concittadini ci chiedono chiarezza di comportamenti, di proposte e di contenuti. Noi non abbiamo intenzione di deluderli……….”