OLTRE LE BARRIERE

.... UNA MADRE


      IL FIGLIO DELLA LUNAuna fiction andata in onda a febbraio su rai unoquando l'amore di una madre non serve solo a darti vita, ma anche a permetterti di viverla...."Solo facendo parlare di lui gli daranno attenzione… a lui e a tutti gli altri nelle sue condizioni… chi sta bene si può stare zitto… chi ha bisogno dell'aiuto dello Stato, delle Istituzioni… deve gridare": a parlare è Lucia Frisone, la madre di Fulvio, affetto da tetraplegia spastica distonica dalla nascita, ora quarantenne fisico nucleare.Per studiare e disegnare (le sue altre passioni oltre alla Fisica, sono la poesia e la pittura) Fulvio adopera, con grandi sforzi, una sorta di casco dal quale pende un sottile braccio meccanico, un'evoluzione del primo, artigianale, costruitogli dal padre Carmelo. La madre Lucia, oltre alle tante battaglie per l'educazione, si è sempre mobilitata per la riapertura delle case chiuse, riuscendo intanto a far avere al figlio menomato anche una normale attività sessuale. Ed ha ottenuto dallo stato un'assistenza sociale di ventiquattro ore al giorno. Nessun politico alle spalle, nessun appoggio istituzionale, solo una grande attenzione dei mass media che hanno portato agli onori di cronaca il caso. E tutto ciò, grazie al coraggio, alla forza d'animo e alla tenacia di questa madre, la quale, a sua volta, grazie alle difficoltà del figlio, è cresciuta, ha imparato tante nuove cose, ha tanto viaggiato e ha vissuto esperienze che mai avrebbe immaginato.Le lotte per entrare nelle scuole pubbliche, le prime amicizie e i primi attestati di accettazione e rispetto da parte della società, fino all'attenzione della stampa e al riconoscimento di importanti diritti civili. Un film per ricordare e testimoniare che, a volte, la speranza e il coraggio riescono ad abbattere insuperabili barriere, architettoniche e non.per maggiori informazionihttp://www.raifiction.rai.it/raifiction2006fiction/0,,2183,00.htmlun grazie di cuore all'amico Maurizio senza il quale non avrei potuto pubblicare questo post.Grazie, caro amico....http://blog.libero.it/KalosUNA CARISSIMA AMICA MI HA INVIATO LA STORIA DI FULVIO, ED IO VE LA PUBBLICO:Fulvio Frisone - Tre giorni dopo che era nato, un sacerdote gli impartì l’estrema unzione: per quel bambino di Catania venuto alla luce con il forcipe e la ventosa, non c’era proprio nulla da fare. Al più sarebbe cresciuto come un vegetale, inchiodato alla sedia a rotelle. Il padre applicò sulla testa di Fulvio una sorta di casco con una asticella dalla quale fuoriusciva un pennello. E mentre a scuola nemmeno credettero che Fulvio potesse avere un qualunque futuro, da quel pennello uscirono via via lettere dell’alfabeto, fiori, oggetti, animali, paesaggi, numeri. L’asticella servì poi a battere i tastidi un "computer", a scrivere. Nacquero poesie e prose sino a giungere a formule matematiche, perché Fulvio lesse e studiò. Ora Fulvio partecipa a congressi internazionali, ne richiedono la presenza in Russia, come in Cina, negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi, per i suoi studi e le sue scoperte in materia di fusione nucleare fredda o per le ricerche sulla energia pulita, senza scorie radioattive.Non racconta un miracolo la storia di Fulvio Frisone, spastico affetto dalla terribile tetraparesi. E’ solo una parabola –per tantissimi che si arrendono- quanto mai seria, sofferta, concreta, di cosa possa fare la volontà, di quali traguardi possa raggiungere un giovane meridionale che, nelle enormi difficoltà del mondo esterno, ed in quelle, immani, delle sue condizioni fisiche personali, abbia voluto, fermamente voluto, insieme alla sua famiglia non cedere mai, non dichiararsi sconfitto, ma combattere e vincere.GRAZIE CARA AMICA...CESARE