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OSCAR PISTORIUS Oscar Pistorius, 21 anni, nato il 22 novembre 1986 a Pretoria, in Sudafrica. Quando lo vedi correre sembra il perfetto sudafricano biondo, occhi azzurri, fisico atletico, bello, il busto in avanti, i muscoli della faccia che sfidano la velocità, la sincronia nel movimento delle braccia. E delle gambe, di carbonio. Quando arriva nel campo di atletica si siede sul prato, si stacca dalle ginocchia le gambe "normali", intese come le protesi normali rosa e rotonde, si incastra i ricambi, quelle due lame nere e molleggiate e comincia a correre. Se ne parla molto in questi giorni..... Pistorius, diversamente abile ritenuto TROPPO ABILE.... già, paradosso dei paradossi, è in discussione la sua partecipazione alle Olimpiadi 2008... Perchè? perchè le protesi che l'atleta "indossa" risulerebbero, a parer di qualcuno, un aiuto eccessivo tale da "agevolarlo" nei confronti dei colleghi "normodotati"..... Più che passi sembrano balzi, molleggiati, sempre uguali, fluidi, quasi animaleschi. Lo chiamano blade runner perchè le due barre di carbonio nero al posto delle gambe e dei piedi lo fanno sembrare uno che corre su delle lame. Ma lo chiamano anche the fastest thing on no legs, la cosa più veloce senza le gambe. Avrà la nona corsia, anche lui in gara nei 400 metri con quelli "normali", quelli con due gambe e due piedi. Pechino 2008 gli ha detto no, perchè Oscar Pistorius, 21 anni a novembre, è un atleta - come dire - tecnicamente modificato. lo seguiremo insieme verso la scalata del successo.... un limite, una mancanza,.... diventa la tua forza.... la possibilità di dimostrare che la forza, la vittoria, vengono dal desiderio di ottenerle.... dalla tua volontà..... GRANDE OSCAR |
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CIAO PAPÀ...
A mio Padre
sabato 21 luglio 2007
ore 13:15
Vincenzo Minucci
mio padre, ci ha lasciati...
33 anni,....
i miei....
33 anni,
i nostri, ...
tanti.....
ma pochi,
perchè non mi hanno dato
il tempo di dirti
Ti voglio bene...
ti prego, continua a consigliarmi
da lassù, continua ad indicarmi
la strada giusta da seguire...
ciao papà...
tuo figlio ed amico Cesare...
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Ho seguito con molto interesse la recente performance di Oscar Pistorius il 13 luglio scorso al Golden Gala di Roma ed ho gioito per lui. Ora, da ex atleta (a livello agonistico), non riesco a comprendere il "caso Pistorius" inerente alla sua partecipazione alla prossime Olimpiadi. Ho come l'impressione che sia stato montato ad hoc e che nasconda interessi che poco hanno a che fare con lo sport.
Dal punto di vista "umano" la risposta deve essere netta ed è Si; può anzi deve poter gareggiare con i "normodotati", sempre che raggiunga i limiti di partecipazione imposti dal Comitato Olimpico. Dal punto di vista sportivo il discorso cambia e la risposta è Ni. Un Ni superabile ... basta non omologare i suoi risultati a livello di differenti federazioni, quindi validi per il CPI (comitato paralimpico internazionale) non validi per il COI (comitato olimpico internazionale).
Questa non omologazione deve essere vista in funzione di sviluppi tecnologici futuri che potrebbero portare a performance non prevedibili.
Basti pensare che il Record mondiale di salto in lungo per disabili era, nel 2004, di metri 5,85 mentre oggi, a distanza di 3 anni, è di metri 7,00. Un incremento di metri 1,15 in soli tre anni ... lo stesso che è avvenuto tra i "normodotati" in ben 67 anni, dal 7,76 di R. Le Gendre del 1924 al mitico 8,95 di M. Powell del 1991. E voglio ancora ripetere: Tutto in funzione di progressi teconogici futuri che possono spostare di molto gli attuali limiti "umani". Certo è che il grande Oscar deve lavorare ancora molto e credo sarà difficile se non impossibile, superare i limiti imposti in previsione di una finale sui 400 metri con tempi inferiori ai 44 secondi netti; e protesi al carbonio o non, il suo 46'90, obiettivamente, è molto lontano dal farci sognare. Quello che più conta, invece, è la spinta a produrre teconologie avanzate sempre più funzionali che possano essere utilizzate da da tutti i disabili e non soltanto dagli atleti e dai "s/fortunati" ricchi.
Un caro abbraccio, Maurizio