TIME AFTER TIME

TANTI MOSTRI ... MENO UNO


Si può andare in Scozia e non vedere il Lock Ness? Si, evidentemente, ma noi abbiamo voluto essere per una volta uguali ai turisti e ci siamo andati. Prima cosa, piove, e pioverà tutto il giorno, da Frazenburgh ad Inverness fino a Drunmadrochit, cittadina dal nome impronunciabile a mezza via tra Inverness e Forth Williams (credo), giusto sul Loch Ness. Ed è proprio a Drunmadrochit che ci sono ben due (dicasi due) mostre sul mostro! Abbiamo la fortuna di infilarci in quella giusta, un po' più "seria" dell'altra: che era praticamente un negozio di souvenirs, mentre almeno in questa ci sono filmati, foto, ricostruzioni ... si tenta di rendere "appetibile" anche agli scettici la leggenda che ha reso questo lago, peraltro bellissimo, famoso in tutto il globo terraqueo.Tre incisi. Il pirmo è per Serena, la mia figlia più piccolina (quasi dieci anni), che a Inverness rimane affascinata dal suono dell'arpa celtica, colta dal vivo al Victoria Market.Il secondo per il campo di battaglia di Culloden, luogo simbolo della Scozia, pur rappresentando una sconfitta e, di fatto, la fine di un'epoca.Il terzo per l'incidente. Un camion prende una curva diciamo molto allegramente, perde una pesante cassetta che prende in pieno la nostra macchina. Per fortuna, le conseguenze (a parte quelle finanziarie, ma lo scopriremo solo alla fine) sono minime, il nostro mezzo non perde la capacità di continuare a scarrozzarci per le strade scozzesi.Sul Loch Ness, unica tappa non prenotata dall'Italia, ci troviamo benissimo. L'ufficio turistico di Inverness ci ha trovato, per la modica spese suppletiva di 4 pounds, una stanza in un B&B a quattro stelle, ma al prezzo di un due. E la cena, consumata in un pub a 50 metri scarsi dalla nostra camera, si rivela una delle migliori di tutto il tour: non spaventatevi, ma c'è pure la pizza, buona come non sempre si trova dalle nostre parti.