Creato da azimut_1 il 10/11/2009

ANGELO DELLA NOTTE

SENZA PAURA

 

 

SEGNALI DI FUMO

Post n°73 pubblicato il 31 Agosto 2010 da pensiero_stupendo00
Foto di azimut_1

SEGNALI DI FUMO

Erano loro gli americani
gli incas magnifici,i fieri indiani,
ma come è noto,furon fottuti
dai potentissimi nuovi venuti

che comportandosi da veri duri
battero i record presenti e futuri,
e in due ,tre secoli di vessazioni
ne sistemarono novanta milioni.

Nulla poterono l'archi e le frecce,
gli scotennavano pure le trecce
che un tanto a scalpo ben riceveva
chi ad un indiano la festa faceva.

E non contenti di tali affronti
pur li lasciavano senza bisonti
che li accoppava quell' incivil
lo sparafulmini,Buffalo Bill.

Il loro numero a ben ridurre
altro non pensano le Giacche Azzurre.
E quando fallano financo quelli,
a finir servono i Lunghi Coltelli.

Battuti in campo,ma che disdetta,
però pensarono alla vendetta.
L'indiano vinto che triste giace,
finge col bianco di far la pace,

ed ogni dubbio di lui dissipa,
sigla il trattato con la sua pipa.
Ma quei massacri vuol vendicare
che al suo nemico insegna a fumare.

Gli sarà ,pensa, la sorte ria
quando gli venga un'ischemia.
Oh cancro,amico delle mie genti,
accoppa,accoppa 'sti prepotenti.

Di nicotina dolce veleno,
se non mi salvi,fregalo,almeno,
che con codesto furbo intrallazzo
fia vendicato Cavallo Pazzo.

Solo col fumo vi butti giù
il Grande Spirito di Manitoù.
Lo pregheremo di ciò tutti insiem
con lo stregone e il Grande Sakem.

Del prode indiano sia la riscossa,
offerta all'anima di Nuvola Rossa.
Paghi il suo fio il bianco sgherro,
Sia pace al capo Camicia di Ferro.

Se non  pubblicizzano,ma che disdetta,
nessuna marca di sigaretta,
sarete uccisi in modo anonimo:
vola la freccia del buon Geronimo.

Il bianco lurido giammai non vinca,
vi fotte pure l'amico Inca.
Da noi tabacco,da lui la coca,
la vostra fiaccola vacilla fioca.

Molto non manca chè crollerà
codesta orribile inciviltà.
Voi salterete come pop-corn:
e ricordatevi di Little Big Horn.

Vi ammazzeremo a cento a cento
fino a raggiungere l'annientamento.
Incauti posteri questo è il saluto,
è la vendetta di Toro Seduto.

 

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neve vicino al mare

Post n°71 pubblicato il 20 Agosto 2010 da azimut_1

 
 
 

FIUME DELL'INFANZIA

Post n°69 pubblicato il 23 Aprile 2010 da azimut_1





Ho vissuto la mia fame di avventura fin da bambino, sulle rive del grande fiume italiano; a stretto contatto con la natura, sia pure nell'ambiente rurale della bassa padana, ho scoperto la curiosità, la capacità di sognare. Nella mia fantasia i sabbioni del Po diventavano deserti, i pioppeti grandi foreste, e la linea azzurrina delle Prealpi Bresciane sull'orizzonte lontano, irraggiungibile, rappresentava per me il tetto del mondo. Un tronco portato dalla corrente diventava una nave per viaggiare e scoprire mari sconosciuti. Materializzavo nella realtà quotidiana, con la fantasia, le suggestioni di cui mi nutrivo leggendo quelli che consideravo i miei “vangeli”: le straordinarie avventure di Jack London, Melville, e tutti i grandi viaggiatori, esploratori e avventurieri della letteratura. La mia prima, grande avventura è stata attraversare a nuoto il Po, che ai miei occhi di ragazzino pareva un'impresa titanica. Poco importava se la riva emiliana e quella lombarda erano assolutamente identiche; tra loro c'era l'ostacolo e il pericolo, rappresentati dalla corrente, e in gioco la paura da vincere e l'apparentemente impossibile da superare. Sono state queste le premesse della mia vita”.
                                         Walter Bonatti

ricordo.

il profumo denso dell' argilla che dal naso scendeva fino allo stomaco
come se fosse qualcosa da mangiare
la sabbia fatta di pagliuzze d'oro
dove noi bambini affondavamo le mani
in un silenzioso gioco
il lento fluire dell'acqua il suo moto uniforme
senza litigi ne' gorgoglii
le misteriose chiatte  che procedevano sicure
verso le loro colonne d'ercole

ricordo

I "baracchini" sulla riva dura e compatta
con tavoli e lunghe panche di legno
qui si riunivano le famiglie per il pranzo:
gnocchi di semola, amboline fritte, salame ed un bicchiere
di buon lambrusco per i grandi
sopra di noi ritagli di cielo si facevano largo
tra il baluginio giocoso delle foglie di pioppo
pizzicate da un venticello impertinente

ricordo

un sentierino quasi sul bordo
offriva alla vista  quelle buffe tonde reti da pesca
che si protendevano sull'acqua
e i casottini  verdi di legno dipinto tra salici ed arbusti
 dei pochi pescatori   rimasti
che ti salutavano con malinconico orgoglio

....solo ricordi



 
 
 

iuguri

Post n°68 pubblicato il 21 Aprile 2010 da azimut_1

Questa etnia sta subendo violenze e repressioni dal governo cinese



L'altro Tibet di Pechino
FRANCESCO MOSCATELLI
Quali sono le cause delle violenze nello Xinjiang?
Lo Xinjiang, 20 milioni di abitanti e una superficie pari a cinque volte l’Italia, è una regione autonoma situata nel nord ovest della Repubblica Popolare cinese. È ricca di petrolio e gas naturale e già nel XIX secolo è stata al centro del «Great Game», la lotta fra la Russia, la Gran Bretagna e il moribondo Impero cinese per il controllo dell’Asia centrale. L’instabilità odierna deriva dai contrasti fra gli uiguri, nativi della regione, che vorrebbero l’indipendenza, e il governo di Pechino, interessato a mantenerne il controllo in chiave strategico-militare e come riserva di materie prime. Lo stesso nome Xinjiang, che in mandarino significa «Nuova frontiera», è ritenuto offensivo dagli uiguri che preferiscono chiamare il loro territorio Turkestan orientale.

Chi sono gli uiguri? Perché vogliono l’indipendenza?
Gli uiguri sono una minoranza di religione musulmana e turcofona che da secoli abita nello Xinjiang vivendo di pastorizia e di commercio lungo l’antica Via della Seta. Oggi rappresentano la maggioranza relativa della popolazione, il 46%, mentre il resto degli abitanti della regione sono cinesi di etnia Han (39%) e kazaki.





 
 
 

GLI HAZDA E IL LORO EDEN

Post n°67 pubblicato il 19 Aprile 2010 da azimut_1





Il 21 maggio la polizia della Tanzania arrestò Richard Baalow, un portavoce Hazda ed attivista che stava tentando di aiutare le comunità ad esprimere la propria opposizione alla vendita di terra ad una famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti per utilizzare la terra Hazda come “territorio personale di caccia”. Philip Marmo, un burocrate Tanzaniano, affermò che una vicina area di caccia della famiglia reale utilizzata insieme ai familiari sarebbe diventata “troppo popolata” e che un membro della famiglia reale Abu Dhabi “indicò che era sconveniente” e richiese questa parcella per uso proprio. Marmo chiamò “retrograda”la gente Hazda e disse che beneficerà della scuola, delle strade e d’altri progetti che gli EAU hanno offerto come compensazione. “Vogliamo che vanno a scuola”, disse Marmo. “Vogliamo che si vestano. Vogliamo che sono decenti”. Un simile contratto con un’altra compagnia finì con dozzine d’uomini Hazda arrestati per avere cacciato nella propria terra. Tre degli uomini morirono di malattia in prigione e tre altri poco dopo la liberazione.
Mentre per migliaia d’anni sono sopravvissuti all’arrivo dell’agricoltura, del metallo, dei fucili, delle malattie, delle missioni, dei bracconieri, degli antropologi e studenti, dei giornalisti cretini, delle case in lamiera e delle irruzioni di tribù pastorali che spesso li imitarono per farsi pagare dai turisti, la gente Hazda, tenace come il legno che tuttora accendono con i bastoncini, teme che l’affare dei Safari sarà la loro fine. “Se arrivano da queste parti, periremo tutti definitivamente”, disse Kaunda, un uomo Hazda che tuttora caccia con frecce avvelenate fatte a mano. “Morirà la nostra storia e la gente Hazda sarà cancellata dalla faccia della terra. Siamo molto in ansia”.

La gente Hazda è molto mobile e vive in remoti insediamenti di due o tre famiglie disperse nella vallata. Non hanno gerarchie o capi, sopravvivendo come buon’indicazione delle possibilità della vita paleolitica e per future applicazioni primitive. Nella sua descrizione del domicilio della gente Hazda, Adam Levin dice, “Molti decenni or sono, questo Giardino dell’Eden era pieno di selvaggina. Immagino che la gente Hazda che vi viveva, aveva poche difficoltà per condurre uno stile di vita invidiabile cacciando, raccogliendo, condividendo, facendo baldoria e dei bei viaggi psiconautici, e chiacchierando in Clickout, il loro linguaggio basato sugli schiocchi. La loro dispensa era riccamente fornita. Ed i tediosi concetti di tempo, d’economia monteria, di nucleo famigliare e d’etica vittoriana del lavoro non fecero che complicare la delizia della loro semplice esistenza. Che era come quella d’Adamo ed Eva, penso. Prima della mela”. “Quale bisogno c’è del tempo?” chiese Kaunda. “Ti svegli, ti prendi il miele. A che cosa ti serve il tempo?”

Gente Indiana


 
 
 

.

Post n°66 pubblicato il 12 Aprile 2010 da azimut_1




-

sale le scale in punta di piedi..
percorre il corridio danzando
tu non te ne accorgi
non ci pensi
lei avanza delicata
apre la porta
ed il suo passo si fa greve
siede insieme a te sul divano
muta
e' solo uno sguardo
sguardo fisso nel tuo
potente,  persuasivo, penetrante
e' lo sguardo gelido della

NAUSEA

 
 
 

DERVISCI

Post n°65 pubblicato il 09 Aprile 2010 da azimut_1




IL SUFISMO E' UN' IMPORTANTE CORRENTE DELLA MISTICA ISLAMICA. SI PROPONE DI RECUPERARE LO SPIRITO ORIGINARIO DELL' INSEGNAMENTO DI MAOMETTO, OCCULTATO O ADDIRITTURA TRADITO DALLE FRANGE MUSULMANE PIU' ISTITUZIONALI. SI E' DIFFUSO OVUNQUE L' ISLAMISMO ABBIA LASCIATO TRACCE:
INDIA SPAGNA TURCHIA ARABIA IRAN...
ESSI DEPLORANO L'ESTERIORITA', L' OSSEQUIO PURAMENTE FORMALE AI DOGMI RELIGIOSI, E SI PREOCCUPANO DI ATTINGERE AD UN' ALTRA DIMENSIONE, SPECIFICAMENTE INTERIORE ED UTILIZZANO ANCHE CONCETTI DERIVATI DA FONTI GRECHE, PERSIANE ED INDU'..
I SUFI RESTANO, COMUNQUE MUSULMANI, SIA PURE DO UN TIPO SPECIALE. L' INGIUNZIONE MUSULMANA PER ESEMPIO, DI COMBATTERE LA
"  GUERRA SANTA",
VIENE ACCOLTA DA LORO COME UN' ESORTAZIONE A SEDARE I CONFLITTI INTERIORI, PSICOLOGICI CHE IMPEDISCONO ALL' INDIVIDUO DI ACCEDERE AL DIVINO. E' FACILE CAPIRE CHE , CON SIMILI PRESUPPOSTI  IL RAPPORTO DEI SUFI CON LE AUTORITA' ISLAMICHE FU MOLTO PROBLEMATICO. ESSI FURONO PERSEGUITATI, INCARCERATI, E PERFINO UCCISI OGNI QUAL VOLTA ESERCITAVANO UNA FUNZIONE CRITICA NEI CONFRONTI DELL' ESTERIORIZZAZIONE DELLA DOTTRINA, AVVERTENDO CHE IL MESSAGGIO DEL PROFETA VENIVA TRAVISATO.
ESSI ACCENTUANO LA PRESENZA DI DIO IN OGNI AMBITO DELLA REALTA' ESALTANDO IL CARATTERE UNITARIO DELL' ESISTENZA. DA CIO' IL TENTATIVO DI "UNIRSI" ALLA DIVINITA' , ATTRAVERSO LE TECNICHE PIU' DISPARATE COME
LA MUSICA O LA DANZA
                               L. ARENA
PURTROPPO TALVOLTA QUESTE MANIFESTAZIONI MISTICHE VENGONO USATE COME ATTRAZIONI TURISTICHE E PRIVATE COSI' DEL LORO SIGNIFICATO ORIGINARIO






 
 
 

DANNAZIONE

Post n°64 pubblicato il 08 Aprile 2010 da GUANOT

Guanot

 
 
 

IL DONO

Post n°62 pubblicato il 06 Aprile 2010 da azimut_1

un dono
   
un sorriso..nuvole di illusioni
colorate..
il volo leggiadro
di farfalle splendenti al giorno
foriere di magnifiche promesse
nella notte..
musica soave
del vento..
che improvvisa intorno
la sua vivace ed avvolgente
danza

Questo ricevo dalla Vita
e da coloro che amo
Sapro' ricambiare?



 
 
 

AL DI LA' DEL BENE E DEL MALE

Post n°60 pubblicato il 02 Aprile 2010 da azimut_1






Chi nel frequentare gli uomini non si e' cambiato secondo le circostanze in tutti i colori della pena, verde e grigio di nausea , fastidio, compassione, tetraggine, squallidezza, non e' certo un uomo di gusto superiore ma...

Se egli non prende volontariamente su di se' tutti questi pesi e questo tedio, se li elude perpetuamente e resta tacitamente e superbamente annidato nella sua rocca, 

una cosa e' certa:

Costui non e' fatto ne' predestinato alla conoscenza

Fredrich  Nietzsche

 
 
 

SOLITUDINE

Post n°59 pubblicato il 01 Aprile 2010 da azimut_1



Gli uomini si riuniscono in origine per bisogno, vinto il bisogno , per la noia : Senza l'uno e l'altra probabilmente ognuno rimarrebbe solo, non foss'altro  perche'... soltanto nella solitudine l' ambiente corrisponde all'esclusiva importanza anzi all'unicita' che ciascuno ha ai pripri occhi e che il lavorio del mondo...riduce a niente poiche' qui ad ogni passo riceve una dolorosa smentita .

In questo senso la solitudine e' lo stato naturale di ognuno. essa lo ricolloca come primo Adamo nella felicita' originaria, adeguata alla sua natura.

Pero' Adamo non aveva ne' padre ne' madre ! Ed e' per questo che in un altro senso la solitudine non e' naturale all'uomo, in quanto egli entrando non mondo non si e' trovato solo...

Per conseguenza l' amore della solitudine non puo' essere una tendenza originaria, ma puo' soltanto sorgere...in seguito..all'esperienza ed alla riflessione:

Arthur Schopenhauer

 
 
 
 
 
 
 

LIBERAZIONE

Post n°56 pubblicato il 23 Marzo 2010 da azimut_1

CAPITA DI PENSARE CHE FORSE SIAMO COME AVVOLTI DA POLVERE ...CHE FORSE...CON UN PICCOLO SFORZO ...POTREMMO TOGLIERE I VELI  DEI NOSTRI PRECONCETTI...LIBERARE LA MENTE...RENDERE LIMPIDO LO SGUARDO..E A TESTA ALTA PERCORRERE....IL CAMMINO DELLA 

VITA

 
 
 
 
 

IL PENSIERO

Post n°54 pubblicato il 21 Marzo 2010 da azimut_1

GUARDARE FUORI DI NOI,  ANALIZZARE,  SCRUTARE., RIFLETTERE PERCHE' CIO' CHE CI CIRCONDA FACCIA DI NOI ..NON PASSIVI ESECUTORI MA ESSERI VIVENTI CAPACI DI CONOSCERE, AGIRE, MERAVIGLIARSI E SOPRATUTTO...VIVERE

CONSAPEVOLI DI CIO' CHE STA FUORI E COSI' PIU' RICCHI DENTRO 


 

 
 
 

PER TE.

Post n°53 pubblicato il 21 Marzo 2010 da GUANOT

053

 
 
 

FLAMENCO

Post n°52 pubblicato il 21 Marzo 2010 da GUANOT

052

 
 
 

Sexy Fantasy

Post n°51 pubblicato il 21 Marzo 2010 da GUANOT

Guanot

 
 
 
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1986208i6jzbtfzkb.gif hada de luna image by xilita

 

 

 

 

 

STRGA AL ROGO

 

LE STREGHE DI SALEM ERANO COSI' DEFINITE E MESSE AL ROGO  PERCHE' PER FARE IL PANE USAVANO LA SEGALE CORNUTA IGNORANDONE GLI EFFETTI ALLUCINOGENI

 

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