ANGET Sez. Ancona

Post N° 13


                                                        Castelfidardo, 15 giugno 2008  Lettera Aperta al Signor Sindaco di Castelfidardo Carissimo Sindaco,                 permetta di rivolgerci a Lei come degno rappresentante delle istituzioni.Constatiamo con profonda amarezza, la dilagante indifferenza della gente per tutti quegli argomenti o attività che interessano la Patria. Le ricorrenze del 25 Aprile, del 2 Giugno, del 4 Novembre e per ultimo il 7 Gennaio, festa del Tricolore, istituita recentemente dal nostro ex Presidente Carlo Azeglio Ciampi, vengono regolarmente dimenticate dalla maggioranza della popolazione. Anzi, diremo di più: abbiamo visto in numerosi giovani, e purtroppo anche in molti anziani l’ignoranza completa sulle suddette ricorrenze.                   Il Patriottismo per la gente ha lo stesso significato di esaltato, paranoico, se non addirittura spostato. Ricordare i nostri connazionali che hanno donato o perso la vita per creare questa Italia libera, unita e democratica non fa più parte dei nostri interessi e della nostra cultura; ormai dicono: "Sono fatti lontani nel tempo, che ci interessa? Che ce ne importa?".Ed ancora, ricordare le vittime più recenti registrate nelle numerose missioni di pace internazionali, sono fatti, anzi tragedie che appena appena scalfiscono la nostra cruda razionalità giustificando il tutto con battute come: "Che c'è andato a fare? Chi gliel'ha fatto fare?", che denotano una scarsa emotività ed una, mancanza di interessi nazionali.                   Oggi la gente, presa dall’apparire, dal successo, dal denaro, dal sesso fa passare in secondo piano tutti quei sentimenti che nascono dal cuore e dallo spirito.Tutti o quasi ci siamo resi conto di quanto questa nostra società si sia incrudita e imbarbarita. Gli esperti ormai sono tutti concordi sulla necessità di una svolta radicale, di una “evangelizzazione”, una nuova educazione civica, che metta al centro l’Identità Nazionale, che inglobi l’accettazione e il rispetto per il diverso, disposto ad inserirsi nella cultura italiana, accettando la nostra Costituzione.                    La scuola e la famiglia rivestono un ruolo basilare nell’educazione civica dell’individuo. La scuola non può e non deve snobbare per prima queste ricorrenze; ci riferiamo in particolare alle scuola superiori, completamente assenti. In esse si parla di tutto, dalla droga al sesso, dalla moda al successo alla trasgressione, ma mai una sola parola sull’Amor di Patrio.Gli addetti ai lavori, sollecitati in tal senso, dicono che questi ragazzi hanno altre cose per la testa, sfuggendo così alla propria responsabilità nell’educare ai valori, accettando nuove religioni giovanili che stanno devastando le promesse del futuro trascinandole verso il baratro.I giovani impostano nel tutto e subito la loro esistenza, ridicolizzando valori come la modestia, la mansuetudine, la riflessione, l’impegno, il garbo e soprattutto il sacrificio, uniche basi, unici mattoni su cui costruire l’Italia del domani.              Carissimo Signor Sindaco, voglia scusare il nostro sfogo nato durante quest’ultimo 2 Giugno, festa della Repubblica. Passando per le nostre vie ci saremmo aspettati un’esplosione di bandiere italiche, invece abbiamo costato la mancanza quasi assoluta del tricolore, a favore di altre bandiere che, pur rispettosissime non sono espressione dell’Identità Nazionale, ma che avrebbero dovuto fare corona all’unica bandiera che ci rappresenta tutti. Con infinito rispetto,                                                                           ANGET                                               Ass. Naz. Genieri e Trasmettitori d’Italia                                                           Sez. Ancona-Castelfidardo