AMO IL CALCIO...

IL LEVERKUSEN BEFFA LA ROMA E IL BOLOGNA

LEVERKUSEN (Germania) - Il Bayer, come rivela 'Eurosport', è riuscita a soffiare alla Roma ed al Bologna, il talentuoso centrocampista del Flamengo, Renato Augusto. Per il 20enne nelle ultime settimane c'erano stati gli interessamenti della squadra di Spalletti e soprattutto dell'ormai ex ds rosanero Foschi. I tedeschi sono riusciti a far firmare un contratto quadriennale al giocatore dopo aver sborsato la bellezza di 10 milioni di euro.

Sneijder tuona: Ronaldo, non ti vogliamo!

MADRID (Spagna) - L'atmosfera all'Old Trafford non è particolarmente rilassata in questo periodo per Cristiano Ronaldo. Le sue ultime dichiarazioni sulla sua condizione di 'schiavo' sono state recepite come una manifestazione di ingratitudine nei confronti del Manchester Utd. Gli stessi tifosi dei Red Devils non apprezzato il comportamento 'vittimista' del portoghese, invitandolo a girare i tacchi e ad andarsene a Madrid. Cosa che Ronaldo farebbe molto volentieri. Ma anche lì al Bernabeu è bene che il portoghese faccia attenzione: non tutti infatti vedono di buon occhio l'arrivo dell'attaccante. In particolare Wesley Sneijder esprime tutto il suo diniego all'operazione Ronaldo al Real Madrid. "Sarebbe un male per lo spogliatoio perchè lui guadagna molto di più che il resto della squadra. Non sarebbe un problema per me ma per alcuni miei compagni sì. Qui abbiamo giocatori del suo calibro - come Robben e Robinho ad esempio. Sicuramente io vorrei giocare con Cristiano ma l'armonia dello spogliatoio deve essere mantenuta" Sneijder poi rincara la dose: "Secondo me questo Real non ha bisogno di acquistare ancora. Noi siamo solidi e la squadra è già stata migliorata. Siamo piuttosto forti e lo saremo ancora di più l'anno prossimo". L'Olandese prova poi ad essere più diplomatico: " Cristiano è un grande giocatore e se venisse a Madrid sarebbe il benvenuto". Però l'orange ribadisce: "Adesso nessuno può dire niente ma parlare di lui è una mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori che abbiamo qui al Real. Io voglio che Robiho resti". Insomma Sneijder per quanto provi a fare il diplomatico preerirebbe che il portoghese restasse a distanza di sicurezza dal Bernabeu!

ECCO DINHO!!!

Il trasferimento di Ronaldinho al Milan è cosa fatta. Dopo 2 giorni di trattative Galliani e Laporta hanno trovato un accordo. Il brasiliano partirà nella mattinata di mercoledì in tempo per essere presentato al raduno dei rossoneri

Finalmente Ronaldinho! Milan e Barcellona hanno raggiunto "un principio di accordo" per il trasferimento di Ronaldinho al club rossonero. Ad annunciarlo è proprio la società di via Turati attraverso un comunicato sul sito ufficiale: "L'AC Milan e l'FC Barcelona - riporta il sito rossonero - hanno raggiunto un principio di accordo per il trasferimento di Ronaldinho alla Società rossonera. Il calciatore sarà domani a Milano per sottoporsi alle visite mediche e per firmare il contratto che lo legherà al Milan fino al 30 Giugno 2011".

Lo sforzo dei rossoneri è stato consistente: partito da un'offerta di poco superiore ai 10 milioni di euro al Barcellona, più un biennale da 6,5 l'anno a Ronaldinho, Galliani in due giorni (con l'ok ottenuta da Berlusconi) è arrivato progressivamente ai circa 20 milioni più bonus messi in serata sul piatto del presidente Joan Laporta. In più, il contratto di Ronaldinho è diventato triennale, per una cifra un po' più alta.

Bravo il dirigente catalano, e bravi i suoi collaboratori, a tirare finché hanno potuto in questa sorta di poker all'ultimo rilancio, agitando fino all'ultimo la minaccia di un 'no' che in fondo non li avrebbe fatti contenti. Perché dall'altra parte, cioé al Manchester City che offriva una trentina di milioni, Ronaldinho non ci sarebbe andato mai.

Il 'dentone' brasiliano voleva il Milan, lo voleva il suo fratello e procuratore Roberto de Assis. E in ultimo lo stesso Milan ha voluto Ronaldinho con una determinazione che è cresciuta di pari passo con le resistenze del Barcellona.

Intercettato al termine della lunga trattativa con il Barcellona, Adriano Galliani ha dichiarato: "Domani Ronaldinho si sottoporrà alle visite mediche, se le supererà, sarà un giocatore del Milan".

Parla anche il presidente Berlusconi: "Mi ha telefonato Galliani. Questa sera - dice - c'è stata una stretta di mano, della quale non ho ragione di dubitare, e domani mattina arriverà il contratto". Il giocatore oggi del Barcellona "inizierà la preparazione con il Milan insieme con gli altri giocatori"

L'amministratore delegato rossonero, il presidente del Barcellona Laporta, Roberto de Assis, Ronaldinho e Ernesto Bronzetti proseguiranno la serata in un noto ristorante di Barcellona per brindare all'accordo.

Poulsen snobba la Juve

Xabi Alonso dice sì. Al Liverpool.

La Juve si butta su Poulsen, Ranieri punta sui mediani. E i tifosi protestano

Magari bluffa. Magari ha le valigie nascoste in macchina e il motore acceso. Ma a sentirlo parlare l'idea che ci si fa è quella.

Xabi Alonso non sarà mai un giocatore della Juventus. Il Sun si sbilancia, riportando le ultime dichiarazioni del centrocampista spagnolo: "Al Liverpool sto bene, sono felice, sono convinto che possiamo vincere la Premier. Qui mi sono ormai inserito, amo questa gente e questi tifosi". Difficile che sia l'effetto di una serie di pinte. Più facile immaginare che la Juve abbia scaricato il "sor Tentenna", stufa di questo verbale giochino al massacro. Che comprende il tira e molla del club inglese sul prezzo: "Vogliamo 18,5 milioni di euro o non se ne fa niente", l'ultimo rilancio dei Reds.

E allora, pressata dalle scadenze europee (tra un mese c'è il preliminare di Champions), la Signora si butta su Christian Poulsen: 28 anni, mediano del Siviglia e della Danimarca. Ranieri fa una scelta di campo precisa: sarà una squadra di mediani. Muscoli in mezzo e fantasia (si fa per dire) sugli esterni. Per il grande nemico di Totti (ricordate lo sputo a Euro2004?), in corso Galileo Ferraris spenderanno 22 milioni: 10 per il cartellino, 12 per un quadriennale da top player. 

I tifosi sognavano più un Platini che un Bonini e non l'hanno presa benissimo. "E' un guerriero, lo ameranno subito", la risposta del presidente Cobolli Gigli. Che ha aggiunto: "Su Stankovic li abbiamo accontentati, il serbo non verrà". Ha piedi buoni, lui: non fa al caso di Ranieri.

Moratti predica calma: "Lampard? Può servire un po' di più alla squadra"

Lampard e Mancini sembrano a un passo dall'Inter, ogni giorno può essere quello buono per mettere la firma sull'accordo, rispettivamente con il Chelsea e con la Roma, che li dovrebbe portare in nerazzurro. Ma per ora non se ne è fatto nulla. E il presidente Massimo Moratti ha invitato a non avere fretta, a prendere il tempo "per quello che è". "Non abbiamo questa rabbia e furia di chiudere le cose" - ha detto Moratti, che con i suoi collaboratori vuole verificare quali sono anche le soluzioni economicamente più convenienti, visto che qualche altro nome, nell'agenda dei desideri, c'è. A cominciare da Schweinsteiger.

Per quanto riguarda Mancini, il presidente nerazzurro si è limitato a dire di credere che "si debba vedere in questi giorni quelli della Roma così come siamo anche su un altro paio di giocatori di quel ruolo. Ripeto, prendiamo il tempo per quello che è". Lampard fa sognare? Gli è stato chiesto. "Tutti i giocatori così, non solo lui, sono quelli che possono servire un po' di più per la squadra". Moratti ha anche commentato il gradimento manifestato dal papà di Messi a un futuro del figlio in maglia Inter. "Mi fa piacere, è una bella cosa. Quando l'ho pensato io, Messi non era molto conosciuto, se il suo valore fosse quello di allora mi andrebbe bene... ". C'è chi potrebbe arrivare e c'è chi è già qui, anche se di ritorno: Adriano. Sarà ancora utile alla causa nerazzurra? "Dipende dalla sua volontà, che credo che ci sia. Sarebbe una bellissima cosa che possa esserci utile veramente, vuole dire per uno come lui essere un grandissimo".

Il Toro bracca Klasnic, ma punta Crespo

Cairo intende chiedere l'argentino a Moratti in prestito.

Il Torino ha intenzione di riprovarci con Ivan Klasnic. Urbano Cairo l'ha detto recentemente, intende portare a casa un nome forte per la sua squadra. In realtà, però, contemporaneamente all'incontro tra il presidente e l'agente del croato, i granata porteranno avanti un'altra trattativa. L'alternativa a Klasnic, infatti, è Hernan Crespo. Cairo chiederà a Moratti il prestito dell'attaccante argentino.

E soprattutto gli chiederà di venirgli incontro, aiutandolo nel pagamento dell'ingaggio. Il numero uno nerazzurro potrebbe anche accontentarlo. Perché la rosa di attaccanti dell'Inter è fin troppo ampia e perché Mourinho non sembra aver manifestato un gradimento 'tout court' verso Valdanito. Questa settimana si avrà un quadro meno nebuloso sul nome del nuovo attaccante granata.

Milan, in attacco spunta BergessioBomber argentino, costa 14 milioni

Si chiama Gonzalo Rubén Bergessio il colpo a sorpresa che stanno preparando in casa Milan. Argentino, classe 1984, gioca nel San Lorenzo e nell'ultimo campionato ha collezionato 25 presenze mettendo a segno 11 gol. Classico centravanti sudamericano, costa 14 milioni di euro e al momento rappresenta la prima alternativa ad Adebayor, tuttora la prima (e onerosissima) scelta del tecnico rossonero, Carlo Ancelotti.

Considerate le difficoltà incontrate per arrivare all'attaccante togolese dell'Arsenal (sul quale da settimane è in atto ormai una sfida a due con il Barcellona) in via Turati hanno cominciato a guardarsi intorno alla ricerca di valide alternative e le attenzioni del ds Ariedo Braida sono cadute soprattutto sul 24enne bomber del San Lorenzo, Gonzalo Bergessio.

La stampa argentina ha riportato di un'offerta di 14 milioni già pervenuta al club argentino che, tra l'altro, ha appena festeggiato i 100 anni di storia. Il Milan, in realtà, non ha fretta di chiudere. Prima vuole provare un ultimo assalto ad Adenayor e valutare fino in fondo l'ipotesi Ronaldinho, ma se entrambi gli obiettivi dovessero sfumare, l'alternativa si chiamerbbe Gonzalo Bergessio.

"IL CHELSEA VUOLE KAKA'"

Il Chelsea ha chiesto Kakà al Milan ma non ha mai formulato l'offerta da circa 100 milioni di euro, come riportato dalla stampa inglese, semplicemente perché non ha avuto il tempo di farlo. Lo ha spiegato il vicepresidente rossonero, Adriano Galliani: "Posso confermare che il Chelsea ci ha dichiarato il suo interessamento per Kakà ma io ho risposto che il Milan non è interessato a cederlo. Ho stoppato tutto prima che arrivasse un'offerta, quindi non so se ci avrebbero fatto un'offerta da 94 milioni di euro.

TORINO: C'E' DAINELLI

I Glazer cedono: "Ok Ronaldo al Real"

Ferguson sempre più solo. Solo nella sua ostinazione a non voler perdere il suo gioiello più prezioso: quel Cristiano Ronaldo su cui lui per primo ha scommesso e creduto, fino a farlo diventare il futuro Pallone d'Oro. Sempre più solo perchè, come riporta il quotidiano spagnolo "As" nella sua edizione internet, persino Malcom Glazer e i figli - i proprietari americani del Manchester United - si sarebbero rassegnati alla cessione del fuoriclasse portoghese.

I Glazer avrebbero dato il via libera al direttore esecutivo del club, David Gill, per avviare la trattativa che deve portare il fenomeno dei Red Devils ad indossare la maglia del Real Madrid. A sbloccare quello che fino ad ora era stato un deciso "no" del Manchester alle avance spagnole, sarebbe stata proprio la ferma presa di posizione del giocatore che, per bocca del suo procuratore Jorge Mendes, avrebbe trasmesso ai vertici del Manchester l'intenzione di cambiare aria, chiedendo apertamente di intavolare un negoziato.

In attesa degli sviluppi, su consiglio del suo agente, Ronaldo avrebbe quindi rinunciato a proseguire le vacanze (doveva partire per Miami, dopo le sue vacanze in Sardegna), preferendo rimanere in Portogallo.

A questo punto i Glazer sono convinti che sarebbe pazzesco rinuciare a una cifra astronomica, quale quella promessa dal Real: intorno ai 75 milioni di euro. Una cifra ritenuta irrinunciabile. Irrinunciabile per chiunque, tranne che per il "comandante" Ferguson. Ostinato e orgoglioso, ma purtroppo, data la volontà del suo allievo, destinato alla rassegnazione.

Sheva: Marotta apre al suo arrivo

Il problema potrebbe essere l'ingaggio

Clamorosa rivelazione di Beppe Marotta. Durante la trasmissione "Calcio Mercato" andata in onda su Premium Calcio 24 e condotta da Paolo Bargiggia, il dg della Sampdoria ha detto che la società blucerchiata è fortemente interessata all'attaccante ucraino. Non c'è ancora nulla di ufficile ma pare che i contatti per portare a Genova l'ex milanista siano già stati avviati. Il vero problema è, però, l'ingaggio del giocatore.

In poche ore l'ad sampdoriano, ha davvero spiazzato tutti: poche ore prima della trasmissione di Premium Calcio 24, interrogato sul tema-Sheva, Marotta aveva sorriso, accennato a un'operazione di "fantacalcio". Poi, però, qualcosa può essere cambiato e, interrogato in merito da Paolo Bargiggia, il dirigente blucerchiato ha lasciato intendere, senza tanti giri di parole, che il futuro per Sheva potrebbe anche avere i colori della Sampdoria. Ipotesi suggestiva che potrebbe aprire, a questo punto, un nuovo e affascinante capitolo in casa dei liguri. Marotta non si è nascosto e ha lasciato le porte aperte, anzi spalancate, all'arrivo dell'ucraino. Insomma un Cassano bis davvero entusiasmante.

La trattativa, a questo punto, attende solo di essere avviata e si attendono buone nuove. Gli ostacoli? Due, l'ingaggio e, come ha detto con una battuta lo stesso Marotta, l'opinione della moglie Kristen.

Galliani a Barcellona per Dinho

L'ad del Milan in Spagna tra 7 giorni

Sull'agenda di Adriano Galliani c'è già un appuntamento per la settimana prossima. L'amministratore delegato del Milan ha in programma un volo a Barcellona per parlare di Ronaldinho. Galliani attende l'esito delle elezioni blaugrana (6 luglio) con grande trepidazione. Perché nel caso in cui dovesse confermarsi presidente Laporta, l'affare sarebbe più che possibile. Se a succedergli fosse Rosell, i piani si complicherebbero.

Con l'attuale numero uno dei blaugrana, infatti, c'è già un discorso avviato e i rapporti tra i due club sono ottimi. E' lo stesso Laporta che ha messo sul mercato il brasiliano. Nel caso invece il timone passasse nelle mani di Rosell, il fenomeno potrebbe anche restare. Perché Rosell è il principale sponsor 'umano' di Dinho a Barcellona ed è grazie a lui che il numero dieci lasciò Parigi per la Catalogna.

FRESCHE DI GIORNATA...

MILAN MINACCIATO DAI TIFOSI...

Post N° 18

ROMA (25 giugno) - Cagliari e Roma si sono accordate sul tornate Esposito che ora è tutto della Roma. Nell'ambito della stessa trattativa, il Cagliari ha annunciato di aver acquistato in comproprietà dalla società giallorossa il difensore Daniele Magliocchetti che ha giocato la scorsa stagione con la maglia rossoblù. Ancora riguardo alla Roma, da segnalare lo stallo per il passaggio di Mancini all'Inter. Parlando con l'emittente Radio Radio, l'amministratore delegato nerazzurro, Ernesto Paolillo, ha dichiarato: «Un conto è ricevere la disponibilità a venire da noi, un altro è valutare le condizioni economiche alle quali si può fare l'operazione. Non basta la disponibilità a venire da noi». Serve che la Roma abbassi la sue pretese, 15 milioni di euro cash: «Al momento siamo molto distanti, troppo distanti. Con la Roma per ora si è parlato solo di soldi cash ed è evident che la differenza è enorme, se le cose dovessero cambiare si valuterà».

Carrozzieri al Palermo. Moris Carrozzieri è un giocatore del Palermo. Il difensore, preso dall'Atalanta, ha firmato con i rosanero un contratto di 4 anni.

Paolucci al Catania. Michele Paolucci giocherà il prossimo campionato con il Catania. Paolucci, che nell'annata appena conclusa ha indossato le maglie dell'Udinese e dell'Atalanta, è nato a Recanati (Mc) il 6/2/1986 e giunge in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino.

TRIBUTO A DONADONI...

LIPPI TORNA IN SELLA CON AMAURI E NESTA...

Ora Marcello Lippi è pronto a tornare in nazionale, in quella che oramai è diventata la sua casa calcistica. «Se un giorno la nazionale dovesse richiamarmi, ne sarei ben felice», disse tre mesi fa il tecnico di Viareggio.
Al suo ritorno sulla panchina azzurra, Lippi varerà una mini-rivoluzione. La nazionale più vecchia dell'Europeo volta pagina, perchè finisce un ciclo. Del Piero potrebbe annunciare il ritiro dall'azzurro, come ha lasciato intendere lo stesso juventino dicendo: «Adesso pensiamo alle vacanze, poi vediamo». Cannavaro non ci pensa proprio a lasciare ma in Sud Africa ci arriverà a 36 anni.

La vecchia difesa azzurra non c'è più e anche se dovesse tornare Nesta è Giorgio Chiellini, l'uomo su cui puntare. In attacco ci si affiderà alla fantasia di Montolivo che intanto farà le Olimpiadi, mentre Toni vorrebbe restare ma qui ha deluso. Alle sue spalle poi incombe l'ombra di Amauri, l'attaccante su cui in federcalcio hanno intenzione di puntare forte, a prescindere da chi sia il nuovo allenatore. In Figc però devono affrettarsi: Dunga ha fatto capire che continuerà a non convocare il neo-juventino, ma l'ex mediano della Fiorentina presto potrebbe essere esonerato e allora Amauri potrebbe tornare in ballo per la Seleçao. Prima del Mondiale si giocherà la Confederations Cup a giugno dell'anno prossimo, a cui l'Italia è tenuta a partecipare in quanto campione del mondo in carica. I rivali saranno Brasile, Egitto, Usa, Iraq e i campioni di Euro 2008.

Prima di questo impegno ce ne saranno stati alcuni nelle qualificazioni mondiali (ma la prima partita della nuova stagione azzurra sarà l'amichevole del 20 agosto a Nizza contro l'Austria), in cui sono in palio due posti a girone per andare in Sudafrica nel 2010. I rivali più pericolosi sono l'Irlanda del Trap e la Bulgaria del cannoniere Berbatov. Alcuni giocatori faranno ancora parte del gruppo: Buffon, De Rossi, Chiellini, Aquilani, Pirlo e Cassano, carattere di quest'ultimo permettendo. Zambrotta, Perrotta e Grosso proveranno a restare nel gruppo, Ambrosini è un pallino di Donadoni, quindi se cambia tecnico non è detto che resti nel giro, mentre più chances ha Gattuso. Nel gruppo torneranno Bonera e forse Abbiati. In difesa Barzagli va a giocare in Germania, nel Wolfsburg, e ciò non lo aiuterà.

Al suo posto, oltre a Bonera, potrebbe essere preso in considerazione Bovo, ma se in panchina torna Lippi potrebbe esserci anche il clamoroso ripensamento di Nesta. È molto più difficile che ci ripensi Totti.
Per le fasce vengono tenuti in considerazione il giovane laziale De Silvestri e quel Dossena appena passato al Liverpool. Come esterno basso può tornare utile Cassetti se giocherà ancora a buoni livelli nella Roma. Materazzi è un uomo di Lippi e deve sperare che torni il tecnico della notte magica di Berlino, mentre fra gli attaccanti verrà preso in considerazione Gilardino. Riflettori anche su Giuseppe Rossi che gioca nel Villarreal, Balotelli e Pazzini.

FIERI DI ESSERE ITALIANI

I tre colori della bandiera italiana hanno un significato simbolico ben preciso:

Il VERDE rappresenta la speranza di libertà.
Il BIANCO la purezza degli ideali.
Il ROSSO il sangue versato nella conquista della libertà durante il Risorgimento.

La storia della nostra bandiera nasce nel 1767, anno della fondazione della Repubblica Cispadana, formata da Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia. La bandiera inizialmente è a strisce orizzontali verde, bianco e rossa.Nel 1798 la Repubblica Cisalpina adotta il vessillo per portarlo in battaglia, ma le bande passano da orizzontali a verticali.
Da allora, fino al 1948 nella fascia verticale bianca appare sempre un emblema, ultimo lo stemma Sabaudo, che scompare nel 1948 con l'avvento della Repubblica e della Costituzione.

L'articolo 12 della Costituzione recita: "la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di uguali dimensioni."

"Per ciò tutto, Reggio fu degno che da queste mura si elevasse e prima sventolasse in questa piazza, segnacolo dell'unico stato e della innovata libertà la bella la pura la santa bandiera dei tre colori"
(G. Carducci)

ITALIA A CASA: SOLO APPLAUSI... "LA GENTE HA CAPITO"

Solo applausi: questa l'accoglienza che i tifosi italiani alla Malpensa hanno riservato agli Azzurri reduci da Euro 2008. La Nazionale campione del mondo, fuori ai quarti di finale contro la Spagna dopo la lotteria dei rigori, non è uscita dal cuore degli appassionati.
"Non mi aspettavo un'accoglienza del genere". Le parole di Gigi Buffon sono emblematiche e dense di soddisfazione. "Vuol dire che la gente ha capito che ci siamo impegnati al massimo" ha sottolineato il portierone azzurro, uno dei migliori in campo in tutte le partite giocate nella rassegna continentale e tra i più applauditi al rientro in Italia.