Anilina days

Fritti


prepost "Dunque, parliamo di blog? Non viene in mente niente che non sia di solita avvelenata politica. Francamente non ne posso più. Sembriamo vecchie zie malmostose. Se leggi il giornale incazzi, se guardi la TV pure, se parli di politica non ne parliamo.Parlare d'amore non se ne parla. Si, piacerebbe parlare di poesia, di profumi e di primavera. Il glicine inebria, le rose sono rigogliose, infiorano grandi ciotoloni di fiori. In effetti siamo un po' a corto di argomenti"Ma se tutto questo fosse incubo, e se ti svegliassi e mi svegliassi, vecchia zia simpatica...ti racconterei , 'a zzia, che  
 post I fiori del glicine sono commestibili, fanno parte delle leguminose e quindi ben si prestano alla frittura, sia essa tradizionale o in esotica tempura soffice. Il glicine a intorcinatura oraria o antioraria, cinese o giapponese, ha fiori dolci, saturi di nettare, molto apprezzati da api e calabroni che ne fanno meta reiterata dei loro pic nic, in sciamio scomposto o ordinato, a seconda dei punti di vista, e pur senza disporre di tovaglietta quadrettata, nè cesto zeppo di leccornie, come all'uopo sai, si fà o converrebbe fare. Quella che segue è una ricetta, se ti pare, di mediobasso profilo culinario ma d'amore, adatta, se credi, a ristorare l'anima di nettari dimenticati, utile a rinvenire maleidee contronatura, o se si dovesse malcapitati, preferire in stampa, a far di ricorrenze mai imparate e dosi mielate di stagione, carta per volatili da gabbia di ordinaria attività sfinterica.Si posson friggere i fiori del suddetto glicine nella classica pastella pronta all'occorrenza, mescolando a qualche cucchiaio di farina un uovo di gallina, latte munto e un pochino di zucchero (volendo, aromatizzando con gocce di cognac o altro liquore per smorzare l'artiglio ferignodell'uovo), o semplicemente con una pastella, in tempura mode, di farina, sciolta con un liquido gassato freddo, a scelta tra acqua, birra o prosecco. Poi basterà intingere i grappoli di glicine, precedentemente recisi e mondati, nella pastella, quindi tuffarli carpiati in olio bollente per pochi minuti, finchè dorati adeguatamente, e congrui, con l'aspetto che conviene alle fritture in genere.  Quindi, dopo averli asciugati su carta da cucina, spolverare un po'con zucchero. Poi, senza tergiversare gustarli così, ad occhi chiusi. Ad occhi chiusi, meglio.postpost  (epitaffio)... per chi non parla d'amore, ora che non c'è ombra d'amore e tutto è avvelenato immangiabile e senza allegria dentro questa campana di vetro)Consapevoli che l'amore è una fiera belva che solo può essere addomesticata: affinchè più non ferisca,non sbrani brani a brani la consapevolezza e l'orgoglio.Consapevoli che l'amore debba essere ucciso perchè troppo tragiche le sue conseguenze nel mondo, perchè d'amore si muore davvero ogni istante che passa.Consapevoli che non si può sopportarne la luce e la purezza e non puoi sopportarne la lussuriaa meno che tu non ti sia allenato giorno per giorno a morirne.Consapevole postkriminal propostEach man kills the thing he loves... probabilmente ti ucciderei con il glicine (e se questo blog fosse terra, avresti mappe viola avvinghiate al mouse)