A me piacciono gli anfratti buidelle osterie dormienti,dove la gente culmina nell’eccesso del canto,a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,e i calici di vino profondi,dove la mente esulta,livello di magico pensiero.Troppo sciocco è piangere sopra un amore perdutomalvissuto e scostante,meglio l’acre vapore del vino indenne,meglio l’ubriacatura del genio,meglio sì megliol’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;io amo le osterieche parlino il linguaggio sottile della lingua di Bacco,e poi nelle osterieci sta il nome di Charlesscritto a caratteri d’oro.A.Merini &&&&&&&&&&&&&&Sinceramente, niente mi cala di lui alla Certosa con Topolinik, nè se trattasi di satraposatiro bavoso, nè se si impasticca di viagrados, nè nè se pure a letto è quello "del fare" dopato di affaires, ceronato di fard nel fazzoletto.. Tra me e lui oltre al trucco, c'è distanza abissale: non mi faccio i minori, mi tira da sè, vado in campeggio a sa mesa scoada, e chi un po' è stato con me aveva altri amanti migliori, tant'è...Sono "del pensare" più che "del fare senza pensare", sebbene più ci penso e più non comprendo, non bevo e me ne impippo del comprendere chè qui c'è tutto compreso, niente più da chiarire, basta col tango, voto ripiego, viaggi sul ponte, cugine francesi, cucine à la carte, efficienza da nani, 7 o 13... dopati di fard, di botuli in saldo, decoder tronisti, veline col culo, pischelli pelati, glandi rasati, tous les verres cassez.A forza, causa assenza di bicchieri, mi trastullo col vino di un morto ancora caldo, vino doc italiano, ça va sans dire.
Viola & Liquirizia
A me piacciono gli anfratti buidelle osterie dormienti,dove la gente culmina nell’eccesso del canto,a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,e i calici di vino profondi,dove la mente esulta,livello di magico pensiero.Troppo sciocco è piangere sopra un amore perdutomalvissuto e scostante,meglio l’acre vapore del vino indenne,meglio l’ubriacatura del genio,meglio sì megliol’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;io amo le osterieche parlino il linguaggio sottile della lingua di Bacco,e poi nelle osterieci sta il nome di Charlesscritto a caratteri d’oro.A.Merini &&&&&&&&&&&&&&Sinceramente, niente mi cala di lui alla Certosa con Topolinik, nè se trattasi di satraposatiro bavoso, nè se si impasticca di viagrados, nè nè se pure a letto è quello "del fare" dopato di affaires, ceronato di fard nel fazzoletto.. Tra me e lui oltre al trucco, c'è distanza abissale: non mi faccio i minori, mi tira da sè, vado in campeggio a sa mesa scoada, e chi un po' è stato con me aveva altri amanti migliori, tant'è...Sono "del pensare" più che "del fare senza pensare", sebbene più ci penso e più non comprendo, non bevo e me ne impippo del comprendere chè qui c'è tutto compreso, niente più da chiarire, basta col tango, voto ripiego, viaggi sul ponte, cugine francesi, cucine à la carte, efficienza da nani, 7 o 13... dopati di fard, di botuli in saldo, decoder tronisti, veline col culo, pischelli pelati, glandi rasati, tous les verres cassez.A forza, causa assenza di bicchieri, mi trastullo col vino di un morto ancora caldo, vino doc italiano, ça va sans dire.