respirandoti

Un espediente


La meditazione, anche quando è azione, non è un'attività, non ha una finalità non ha una motivazione, è energia fluida allo stato puro. Ma è difficile capirne il valore perché noi siamo condizionati dalle motivazioni, perfino quando ci vogliamo rilassare siamo attivi: facciamo sforzi per rilassarci! Ma lo si deve alle abitudini meccaniche della mente. Solo la "non azione "vi conduce al vostro centro interiore, ma la mente non può concepire come essere non attiva. Che fare dunque? Ho creato un espediente: si tratta di spingere l'attività finché non cessi semplicemente; essere attivi alla follia, così la mente condizionata dall'attività viene espulsa dal vostro sistema. Solo così, dopo una catarsi profonda, puoi abbandonarti all'inazione ed avere l'intuizione di una spazio che non è quello dello sforzo. Una volta conosciuto questo spazio, puoi penetrarlo senza sforzo. Una volta che l'hai percepito, puoi fluire in quel mondo in ogni momento e giungerai infine a essere attivo all'esterno e dentro di te sarai profondamente inattivo. I metodi catartici sono invenzioni moderne. Ai tempi del Buddha non erano necessari perché la gente non era così repressa, viveva una vita primitiva, non civilizzata, spontanea, naturale, per cui il Buddha poteva consigliare a chiunque la meditazione "Vipassana" (discernimento). Ma oggi non puoi accedere direttamente al Vipassana. E i maestri che insegnano la pratica del Vipassana direttamente, non appartengono a questo secolo: sono arretrati di duemila anni. Ho introdotto i metodi catartici per demolire tutto ciò che la civiltà vi ha sovraimpresso, così che diventiate ancora una volta primitivi: da questa primitività, da questa innocenza primaria, fiorirà facilmente il discernimento. Un taglialegna, uno spaccatore di pietre non hanno bisogno di meditazioni catartiche: le praticano tutto il giorno; ma per l'uomo moderno le cose sono diverse."(dai discorsi di Osho pubblicati ne "Il libro arancione")