respirandoti

Il buchi dell anima


Non è mai piacevole incontrare uomini e donne col volto immobile come una maschera; una maschera che, naturalmente, ha funzione protettiva. Una protezione finta e illusoria, esattamente come quella di un amuleto. Quante volte ho ascoltato questo sfogo: “Non amerò mai più, non voglio più soffrire!”. Spesso il nostro linguaggio è freddo, taglia fuori le emozioni. Non sono parole che vengono dal cuore, ma da una freddezza interiore.La confusione del cuore è il disorientamento più grande che possa capitare ad un uomo. Un uomo è uomo quando il suo cuore è in movimento, quando ama. Questo è l’unico enigma svelato della nostra vita, l’unica nostra certezza.In certi momenti tempestosi, però, tutte le nostre fissazioni artificiali possono crollare miseramente. Il fiume dell’amore – malgrado i nostri argini di freddezza -, in certi momenti di piena, straripa e sconvolge tutto.Qualcuno entra nella nostra solitudine, percorre con noi i nostri sentieri oscuri. Non ci sentiamo più soli. Consolator optime (Consolatore perfetto), dice il Veni, Sancte Spiritus. Consolator significa essere con chi è solo. Lo Spirito Santo ci farà incontrare chi è capace di consolarci.“Ci sono sofferenze che scavano nella persona come i buchi di un flauto, e la voce dello spirito ne esce melodiosa”, ha scritto lo scrittore e sceneggiatore Brancati. Un bel concetto. Senza note, infatti, non si può comporre un brano musicale.Tutte le nostre sofferenze hanno, quindi, una logica. Potranno esserci tanti buchi neri nella nostra anima, spesso insopportabili, ma -  prima o poi – arriverà un abile musicista capace di comporre una bellissima melodia attraverso le note del nostro dolore. Nessun dolore sarà cancellato, ma ogni “buco-nota” della nostra anima avrà per noi un senso, sarà parte fondamentale della nostra canzone d’amore.La nostra durezza svanirà come d’incanto.Giuseppe Pani